Domenico A. Nesci, Tommaso A. Poliseno ... - Doppio Sogno
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ealtà ci smentisce, d accordo, ma almeno ci proviamo. È stato sempre così, ogni<br />
volta che si è proposto di fare qualcosa, modificando lo stato politico della società,<br />
eccetera eccetera sono stati elaborati dei modelli di pensiero se poi i medici si<br />
comportano diversamente è un altra storia! Se poi le regole della vita vanno da<br />
un altra parte è un altra cosa! Ma questa è la nostra utopia, va bene Qualcuno<br />
riesce a creare con il morituro un rapporto così intenso... Ecco, su questo punto<br />
insisterei, cosa significa conoscere il morituro Significa entrare nel suo universo<br />
mentale; non è facile perché perchè la nostra società è una società estremamente<br />
complessa. Non c è soltanto un modello culturale ci sono tanti modelli che si<br />
incrociano, quello competitivo, quello solidaristico, adesso nelle culture altre,<br />
dall Africa all Asia e allora entrare in questi mondi, capire i loro sistemi di valori<br />
per approntare un intervento giusto, è difficile. È quella che si chiama condivisione<br />
totale, ma anche [costruire] strumenti di conoscenza che ci facciano capire come<br />
pensa [un altro] anche se diverso da noi [è difficile.] Il problema è quindi centrare<br />
questo abbreviare, alleviare, la sofferenza umana, questo è il punto di arrivo.<br />
Dott. <strong>Poliseno</strong><br />
Bene, quest ultima battuta per chiudere questa prima fase di lavoro. Riporterei al<br />
gruppo questo aggancio che sottolineava adesso il professore, il fatto di pensare a<br />
qualcosa per chi muore. Mi sembra un aggancio forte, che ci riporta al nostro ruolo<br />
di operatori, ad un ruolo professionale ancora più ampiamente culturale e ai<br />
pensieri che stiamo producendo adesso insieme. Un altra cosa che volevo farvi<br />
notare, e su cui dopo lavoreremo sicuramente, è questo interrogativo: cosa ci spinge<br />
ad anticipare l inizio di questo gruppo così come abbiamo cominciato parlando di<br />
un anticipazione, di un sogno fatto all arrivo di una lettera che annunciava questo<br />
lavoro, quasi ad anticipare delle conclusioni e a me viene in mente il titolo di un<br />
libro che è cronaca di una morte annunciata Evidentemente le emozioni sono<br />
fortemente evocate dal fatto forte, che è anche legato al film, di sapere prima<br />
qualcosa che deve accadere.<br />
Direi di fermarci una decina di minuti come avevamo previsto ci rivediamo alle 12<br />
meno dieci.<br />
Rivista internazionale di psicoterapia e istituzioni numero 7 copyright©2005 2