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Roberta<br />
Degl’Innocenti<br />
<strong>La</strong> “Fata fanciulla” della poesia<br />
e della narrativa italiana è tra i protagonisti<br />
del panorama culturale fiorentino<br />
di Carmelo Consoli<br />
Leggere le opere di Roberta<br />
Degl'Innocenti, una tra le scrittrici<br />
più importanti e originali della<br />
letteratura italiana di oggi, equivale<br />
a scoprire un mondo dove non esiste un<br />
confine netto tra il sogno e la realtà, ma un<br />
luogo ideale che ognuno di noi dovrebbe abitare<br />
per non sconfinare nei deserti delle solitudini<br />
e nelle voragini delle illusioni.<br />
Roberta entra nella poetica del sogno dalla<br />
porta della quotidianità, come esigenza vitale<br />
nello scorrere di un cammino esistenziale,<br />
con un universo di parole di cui è impossibile<br />
decodificare la sorgente, la logica costruzione,<br />
i segreti processi trasmutativi.<br />
Non resta che classificare la sua poetica<br />
come appartenente al surreale dove questo<br />
termine sta per invenzione, sortilegio, favola,<br />
sospensione nell'onirico, nella magia; un irrazionale<br />
che tuttavia presenta una connotazione<br />
finale salvifica e rigenerante della vita,<br />
e riesce a depositare da una eterogenea capacità<br />
visionaria e incontenibile emotività un<br />
distillato prezioso di esistenza e di aperture a<br />
nuova speranza. E allora chi può, armato di<br />
bacchetta magica, riuscire a fermare il tempo<br />
e affrancarci dalla morte, chi può creare incantesimi<br />
dialogando in elegia iniziatica con<br />
la coralità degli elementi naturali, accendere<br />
e modulare sinfonie musicali misteriose, creare<br />
scenari aperti alla meraviglia, alla riconversione<br />
da un irreversibile destino<br />
Roberta Degl'Innocenti, la "Fata fanciulla" alla libreria Edison<br />
Foto Rodolfo Malquori<br />
Eugenio Giani, Roberta Degl'Innocenti e Lia Bronzi in Palazzo Vecchio alla presentazione dell'opera omnia della poetessa<br />
Solo una fata, una di quelle particolarmente<br />
buone e generose, dalle lenti delicatissime,<br />
dalle unghie e dalle labbra sempre rigorosamente<br />
rosse, immersa costantemente in un<br />
candido stupore, in un sorriso di fanciulla.<br />
Oggi Roberta Degl'Innocenti è la fata fanciulla<br />
della poesia e della narrativa italiana<br />
poiché nessuno come lei, riesce a creare rapporti<br />
sensazionali con la natura intera, emettendo<br />
suoni e parole che sono quelle del<br />
mare, degli uccelli, dei boschi, delle naiadi,<br />
delle streghe; dalle sue corde poetiche sgorgano<br />
mondi onirici popolati da maghi, elfi, re<br />
e regine, fiabe deliziose e finissime per grandi<br />
e piccini, storie a lieto fine che scavalcano<br />
il limite del dolore e della sofferenza.<br />
<strong>La</strong> sua scrittura è una meticolosa ricerca di<br />
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