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Antonio Sabatino intervistato da Fabrizio Borghini per Toscana TV durante l'inaugurazione<br />
tutte queste esperienze e dall’aver avuto<br />
come illustratori dei suoi libri molti amici<br />
pittori, Sabatino ha maturato l’idea di cimentarsi<br />
in una nuova forma di espressione<br />
artistica che tenesse conto della sua vena<br />
poetica e del fascino esercitato nei suoi<br />
confronti dall’arte.<br />
L’assessore alla cultura Marco Capaccioli e<br />
il presidente della Pro Lastra Mario Del Fante<br />
hanno accolto con entusiasmo la sua proposta<br />
mettendo a disposizione della mostra<br />
la sede più prestigiosa della città, l’antico<br />
Spedale progettato nientemeno che da Filippo<br />
Brunelleschi.<br />
Nato a Petralia Soprana in provincia di Palermo,<br />
Sabatino si è trasferito a Lastra a Signa<br />
nel 1954; dal 1971 scrive poesie di intensa<br />
e commovente umanità. Ha pubblicato<br />
numerosi libri e partecipato a concorsi nazionali<br />
ed esteri riportando premi e riconoscimenti.<br />
Nel 1989 è stato acclamato “Poeta<br />
dell’amore” al Circolo Borghese di Firenze<br />
e una sua lirica è stata declamata nel Salone<br />
dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per la<br />
famiglia Green durante una manifestazione<br />
promossa dall’A.I.D.O. Italiana. Nel 2005 a<br />
Viterbo, l’Accademia Francesco Petrarca gli<br />
ha conferito il titolo di “Poeta dell’anno”,<br />
nel 2010, a Ameglia, ha avuto un riconoscimento<br />
come “Poeta di pace” e nel 2011 al<br />
Festival di poesia dell’amore ha vinto il Gran<br />
Premio Europeo dell’Amore.<br />
La mia terra<br />
Mia adorata terra<br />
ove ho visto la luce<br />
e vissuto l’adolescenza,<br />
rivederti<br />
è tornare indietro<br />
di quarant’anni.<br />
Partii verso una meta<br />
che il destino m’aprì<br />
una mattina di giugno,<br />
il grano era nei granai<br />
ed io avrei voluto contarne<br />
tutti i chicchi che loro contenevano<br />
non ebbi tempo!<br />
Ora sono tornato<br />
con i capelli imbiancati<br />
ed una lunga strada percorsa<br />
alle spalle,<br />
ricca di ricordi<br />
e piena di malinconia.<br />
Eravamo cinque,<br />
ora siamo tre.<br />
Quanto tempo<br />
passerà ancora<br />
prima di rivederti<br />
Cara mia terra<br />
t'ho nel cuore,<br />
nelle vene,<br />
nei pori della pelle,<br />
ti sento,<br />
scalpito ogni volta<br />
che il sole sorge<br />
e guardo a levante.<br />
Etna,<br />
eterna poesia<br />
d’un bimbo che parte,<br />
d’un adulto che ritorna.<br />
Antonio Sabatino 21