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8.2 Proposta n. 2:<br />

“Ridefinire l’attuale assetto degli accordi b<strong>il</strong>aterali”<br />

L’azione proposta<br />

“Ripensare l’attuale quadro di riferimento degli accordi b<strong>il</strong>aterali che attualmente regolano <strong>il</strong><br />

settore <strong>del</strong> trasporto aereo in Italia alla luce <strong>del</strong> forte indebolimento dei presupposti logici che<br />

hanno in passato guidato la loro stesura”.<br />

Gli obiettivi <strong>del</strong>la proposta<br />

La situazione di grave crisi <strong>del</strong> vettore <strong>nazionale</strong> ha condotto ad un drastico indebolimento<br />

competitivo <strong>del</strong>l’intero settore e, soprattutto, ha fatto venire meno i presupposti di “difesa e protezione”<br />

<strong>del</strong> vettore stesso, sulla base dei quali gli accordi b<strong>il</strong>aterali esistenti erano stati scritti.<br />

La forza e la competitività <strong>del</strong> settore <strong>del</strong> trasporto aereo è infatti normalmente determinata dalla<br />

capacità competitiva <strong>del</strong> binomio vettore-sistema aeroportuale di riferimento che, alimentandosi a<br />

vicenda, contribuiscono in maniera determinante alla competitività <strong>del</strong>l’intero sistema.<br />

Lo scenario europeo, oggi completamente liberalizzato, tuttavia può consentire anche al solo<br />

sistema aeroportuale di attivare un percorso virtuoso di crescita, a patto che venga loro consentito<br />

di poter attrarre altri vettori dotati <strong>del</strong>la forza e competitività necessaria per attivare connessioni<br />

internazionali a livello globale. Ciò attualmente non è possib<strong>il</strong>e, come dimostra <strong>il</strong> caso di Malpensa,<br />

anche a causa degli accordi b<strong>il</strong>aterali in essere che prevedono dei vincoli in merito a:<br />

• frequenze;<br />

• numero di vettori;<br />

• punti intermedi;<br />

• vincoli di origine e destinazione;<br />

• vincoli ed accordi fra vettori operanti e vettori commerciali.<br />

37<br />

executive summary<br />

Gli impatti <strong>del</strong>la proposta<br />

A livello di impatto, nel Nord Italia è possib<strong>il</strong>e stimare un impatto a livello di incremento marginale <strong>del</strong>la<br />

crescita <strong>del</strong> numero di passeggeri sugli scali pari al 10% <strong>del</strong> totale dei passeggeri gestiti nel 2007.<br />

In aggiunta, considerando <strong>il</strong> caso di Malpensa, la ridefinizione degli accordi b<strong>il</strong>aterali consentirebbe<br />

l’effettivo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>lo scalo come grande hub inter<strong>nazionale</strong>, attraverso una presenza di un nuovo<br />

hub carrier.<br />

In termini numerici, con orizzonte temporale al 2025, è possib<strong>il</strong>e effettuare una quantificazione<br />

<strong>del</strong> futuro traffico gestito sullo scalo in termini differenziali rispetto ad uno sv<strong>il</strong>uppo come aeroporto<br />

point-to-point (caratterizzato da una forte presenza di traffico low cost prevalentemente intra-europeo).<br />

Secondo le nostre stime tale differenziale potrebbe essere quantificato in circa 20 m<strong>il</strong>ioni di<br />

passeggeri (di cui circa 15 rappresentati dai transiti) equivalenti, in termini di impatto occupazionale<br />

ed economico, a 70.000 posti di lavoro e 11,4 m<strong>il</strong>iardi di euro di valore aggiunto per <strong>il</strong> territorio.<br />

sea-aeroportim<strong>il</strong>ano.it

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