marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode

di per sostenerlo nelle sue battaglie. A nostro avviso
è anche da sottolineare l’ umiltà con la quale Garibaldi
, per il bene della sua Patria, consegna tutti i
territori faticosamente liberati alla famiglia Savoia a
quel tempo sovrana del Regno di Sardegna, che si
trasformerà in Regno d’ Italia. Ciò è apprezzabile perchè
lo ha fatto per evitare ulteriori problemi alla già
straziata popolazione Italiana.
Si sono sollevate numerose polemiche sulle attenzioni,
secondo molti eccessive, che si stano dedicando
a questo speciale giorno, forse perché a molti italiani
risulta difficile immaginare la situazione in cui si trovavano
i nostri antenati essendo nati già in un paese
unito ormai da tempo. In tutta Italia per l’occasione si
festeggia in modo diverso: a Roma è stata aperta una
mostra sui pittori risorgimentali che trattano appunto
delle conquiste garibaldine e non solo (mostra alla
quale abbiamo assistito con la scuola); a Torino sono
stati organizzati 250 giorni di mostre, esposizioni
tematiche, convegni e spettacoli, che dal 17 marzo
al 20 novembre, presenteranno quanto l’Italia ha di
meglio da offrire al mondo: bellezze artistiche e culturali,
creatività e made in Italy, innovazione, qualità
della vita, storia, enogastronomia; a Quarto, luogo
in cui iniziò la spedizione di Garibaldi, inizierà e si
concluderà la commemorazione della Unità d’ Italia
e verrà eretto un monumento sul quale verranno scolpiti
i nomi dei mille volontari garibaldini; a Napoli,
invece, un gruppo di 600 ragazzi riprodurrà al palazzo
reale la forma dello stivale italiano con una memorabile
coreografia umana.
In conclusione quello che noi possiamo consigliarvi
è di festeggiare questo evento per rispetto della
fatica e della morte di migliaia di persone che
hanno lottato per garantire un futuro migliore alla
nostra nazione.
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