marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Cultura<br />
Il federalismo cattolico<br />
di Gioberti<br />
Durante il Risorgimento<br />
italiano le idee federaliste furono rappresentate da<br />
varie correnti, alcune importanti altre meno; era pensiero<br />
di molti che un’organizzazione federale potesse<br />
rappresentare una soluzione ed un naturale sbocco<br />
per il processo di unitá nazionale.Infatti la<br />
possibilità di salvaguardare alcune autonomie di vecchia<br />
origine sembrava la soluzione ai molti dissidi che<br />
dividevano i rappresentanti regionali.<br />
Alcuni pensatori come il Gioberti, rappresentatnte e<br />
portavoce di un federalismo cattolico e cristiano,<br />
vedevano il pontefice a capo di una lega degli Stati<br />
esistenti, (federazione neoguelfa) altri, come il Balbo,<br />
esponenti di un federalismo laico, individuavano il<br />
monarca piemontese come autorità in grado di rappresentare,<br />
in uno stato federale, gli interessi di tutti<br />
gli Stati italiani.<br />
Al pieno rispetto dell’autonomia e della differenza<br />
degli Stati regionali preunitari in senso democratico e<br />
repubblicano si indirizzava invece il federalismo di<br />
Carlo Cattaneo e <strong>Giuseppe</strong> Ferrari.<br />
In realtà , peró, il nuovo Stato unitario<br />
che si venne a costituire dopo il 1861<br />
si caratterizzó per il forte centralismo,<br />
sotto la forte guida sabauda, cosa che<br />
causò aspre polemiche e critiche<br />
riguardo a quella che fu definita una<br />
“piemontesizzazione” dell’Italia.<br />
Nel 1833 fu improvvisamente arrestato con l’accusa<br />
di complottare contro la monarchia ; dopo quattro<br />
mesi di carcere, fu esiliato senza processo. Gioberti<br />
andò prima a Parigi e, un anno dopo, a<br />
Bruxelles dove vi restò fino al 1845 per insegnare filosofia<br />
. Essendo stata dichiarata un'amnistia da Carlo<br />
Alberto nel 1846, Gioberti ritornò a Torino il 29 aprile<br />
1848 . Successivamente rappresentò la sua città<br />
natale nella Camera dei deputati della quale fu presto<br />
eletto presidente. Nell'ottobre di quell'anno diresse<br />
i lavori del Congresso organizzato, a Torino, dalla<br />
Società nazionale per la confederazione italiana,<br />
che lui stesso aveva creato.<br />
Entro la fine del 1848 fu formato un nuovo ministero<br />
capeggiato da Gioberti, ma con l’incoronazione di<br />
Vittorio Emanuele II nel <strong>marzo</strong> del 1849 la sua vita<br />
attiva giunse alla fine. Per un breve periodo infatti<br />
ebbe un posto nel consiglio dei ministri, anche se senza<br />
portafoglio, ma un diverbio irriconciliabile non tardò<br />
a venire e il suo trasferimento da Torino fu completato<br />
da un suo incarico in missione a Parigi,<br />
da cui non fece più ritorno. Morì improvvisamente<br />
di un colpo apoplettico il 26 ottobre<br />
1852.<br />
PENSIERO. La frase seguente, tratta da un<br />
fitto scambio epistolare con Terenzio<br />
Mamiani della Rovere e <strong>Giuseppe</strong> Massari<br />
, rappresenta l’essenziale del pensiero<br />
giobertiano:<br />
VITA . Vincenzo Gioberti nacque a Torino<br />
il 5 aprile 1801 .Fu un sacerdote, politico<br />
e filosofo italiano e il primo Presidente della<br />
Camera dei deputati del Regno di Sardegna, tra le<br />
principali figure del Risorgimento italiano. Fu educato<br />
dai padri dell'Oratorio alla prospettiva del sacerdozio<br />
e ordinato nel 1825.<br />
All'inizio condusse una vita ritirata, ma gradualmente<br />
acquisì sempre più interesse negli affari del suo Paese<br />
e nelle nuove idee politiche, tanto che la liberazione<br />
dell’Italia dal giogo straniero divenne per lui<br />
lo scopo principale della sua esistenza. L’autonomia<br />
italiana era associata nella sua mente alla supremazia<br />
papale.<br />
28ÿ<br />
ÿ