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marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode

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Cultura<br />

Alla scoperta del<br />

“Canto degli<br />

Goffredo Mameli<br />

Goffredo Mameli è nato a<br />

Genova il 5 settembre del<br />

1827 ed è morto a Roma il 6<br />

luglio 1849.<br />

E’ stato un poeta, uno scrittore e<br />

anche un insegnante e, per aver<br />

partecipato, come patriota all’unità d’Italia, il suo busto<br />

è al Gianicolo.<br />

Durante la difesa della Villa Il Vascello fu<br />

ferito per caso dalla baionetta di un suo E’ stato una persona<br />

intelligentissima<br />

commilitone e morì poco dopo per un’infezione.<br />

Aveva solo 21 anni.<br />

e di grande coraggio.<br />

Purtroppo è morto per<br />

Fu sepolto al Verano, poi nel 1941 le una sciocchezza.<br />

sue spoglie furono spostate al Gianicolo,<br />

nel Monumento ai caduti per la causa Gimmillaro<br />

Gabriele<br />

di Roma italiana.<br />

Oggi è così importante perché ha scritto<br />

le parole dell’Inno d’Italia o “Canto<br />

degli Italiani” .<br />

Il 10 novembre del 1847 inviò il testo<br />

al maestro Michele Novaro, anche lui<br />

genovese, che di getto ci fece la musica.<br />

Il 10 dicembre l’inno fu presentato a tutti i<br />

Genovesi in occasione del centenario della<br />

cacciata degli Austriaci dalla città.<br />

In quel periodo era stata eliminata una legge<br />

che vietava le riunioni di più di dieci persone:<br />

sul piazzale del <strong>San</strong>tuario della Nostra<br />

Signora di Loreto, a Oregina, c’erano<br />

30.000 persone che ascoltarono l’inno e lo<br />

impararono.<br />

I patrioti cominciarono a usarlo per tutte<br />

le manifestazioni, perché le sue<br />

Grazie al suo<br />

infinito amore per la<br />

patria è un modello. Noi<br />

diamo per scontato che l’Italia<br />

sia unita da sempre e non pensiamo<br />

alle persone che hanno<br />

dato la vita per realizzare<br />

questo loro sogno, che per<br />

noi è realtà.<br />

Lorenzo Roma<br />

parole chiedevano l’Italia unita.<br />

Diventò l’inno del Risorgimento.<br />

Durante le cinque giornate<br />

di Milano i ribelli lo cantarono<br />

a squarciagola.<br />

Insieme a Goffredo<br />

Mameli c’erano Luciano<br />

22ÿ<br />

ÿ<br />

Manara ed Enrico Dandolo.<br />

Più tardi, Mameli era già morto, Garibaldi con i Mille lo<br />

cantò durante la spedizione per conquistare il Regno delle<br />

Due Sicilie.<br />

<strong>Giuseppe</strong> Verdi lo inserì, accanto alla Marsigliese e all'Inno<br />

Nazionale inglese, nell'Inno delle Nazioni, da lui<br />

composto in occasione dell'Esposizione Universale di<br />

Londra del 1864. I Bersaglieri lo intonarono mentre aprivano<br />

la breccia di Porta Pia.<br />

All’inizio di ogni lezione sul Risorgimento anche noi lo<br />

abbiamo intonato con la mano sul petto, con entusiasmo<br />

e commozione, sentondoci tutti uniti in<br />

questo paese che amiamo, che ci impegneremo<br />

a conservare, a far crescere perché<br />

sia sempre bello com’è adesso.<br />

Grazie Goffredo Mameli! Grazie a tutti<br />

quelli che hanno lottato<br />

per l’Italia!<br />

Gli italiani<br />

della V B<br />

Ha avuto un<br />

coraggio inimitabile.<br />

Ha fatto tantissime<br />

cose in ventanni che<br />

altri non fanno neanche<br />

in settant’anni.<br />

Beatrice Pirri

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