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marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode

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Cultura<br />

Bersaglieri<br />

I Bersaglieri sono dei soldati della fanteria italiana.<br />

I bersaglieri furono creati in Piemonte dal fondatore<br />

Alessandro La Marmora il 18 giugno 1836. Erano<br />

soldati molto coraggiosi che contribuirono alla unità d’<br />

Italia. I bersaglieri erano duramente allenati per andare<br />

sempre dritti al bersaglio.<br />

Questi soldati indossano un bellissimo cappello piumato<br />

di penne di gallo cedrone<br />

Poi quando sfilano indossano la garibaldina che è una<br />

tasca dove prima veniva messa la polvere da sparo.<br />

Hanno anche dei guanti neri per ricordare la morte del<br />

fondatore La Marmora.<br />

A volte portano il fez . E’ più comodo del cappello piumato<br />

ma anche questo molto bello per la particolarità<br />

di essere rosso con un pon pon blu come il mare. Il fez<br />

venne regalato dai soldati del Marocco ai bersaglieri<br />

in segno di ammirazione per come combattevano.Molto<br />

importante è la fanfara. E’ un gruppo di soldati che<br />

suonano mentre corrono. Nella loro musica si unisce<br />

tutta l’ Italia.Grazie ai bersaglieri e alle camicie rosse<br />

di Garibaldi fu possibile unificare l’ Italia intera. Il loro<br />

coraggio rimase famoso nella storia. Furono i primi a<br />

entrare a Roma dalla breccia di Porta Pia. Il monumento<br />

al bersagliere è proprio a Roma.<br />

Ecco un tipico combattimento dove i bersaglieri<br />

mostrano tutto il loro coraggio nella liberazione di<br />

Roma.<br />

francesi si scontrarono con i<br />

garibaldini a Mentana ed a<br />

Monterotondo, ma le giubbe<br />

rosse, dopo aspra lotta, furono<br />

sconfitte. Dopo tale impresa i<br />

francesi tornarono a<br />

difendere Roma, ma durò<br />

poco. Difatti, per problemi<br />

legati alla guerra contro la Prussia i francesi<br />

ritirarono la loro divisione. Il governo italiano colse<br />

quell’occasione per deliberare l’occupazione delle<br />

province romane. lI 12 settembre, forti di 60.000<br />

uomini, le truppe italiane passarono il confine.<br />

Diciassette battaglioni bersaglieri parteciparono<br />

all’operazione. L’attacco, principale si ebbe a Roma,<br />

a Porta Salaria e a Porta Pia; era il 20 settembre del<br />

1870. lI 12° battaglione, in un impetuoso assalto si<br />

gettò sulla braccia aperta dal tiro dell’artiglieria a<br />

Porta Pia. Nelle prime ore del pomeriggio Roma<br />

venne occupata interamente, e col plebiscito del 2<br />

ottobre andò a far parte del Regno d’Italia.<br />

Giulio Gallotti V B<br />

Nel 1864, una convenzione stipulata tra il Governo<br />

italiano e quello francese obbligava il primo a<br />

non attaccare lo Stato Pontificio ed ad impedire<br />

qualunque attacco dall’esterno. Per contro la Francia<br />

ritirò, entro due anni dal patto, il presidio di Roma,<br />

che il Papa sostituì mano a mano con un esercito<br />

proprio di mercenari. Nel 1867, a seguito di<br />

provocazioni dell’esercito pontificio, Viterbo si ribellò.<br />

Garibaldi tentò allora di marciare su Roma ma fu<br />

arrestato dalle truppe italiane e confinato a Caprera<br />

da dove fuggì per prendere il comando dei volontari<br />

dirigendosi sulla capitale. Il Papa chiese aiuto ai<br />

francesi che inviarono una divisione. Le truppe<br />

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