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marzo 2011.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode

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Cultura<br />

L’inno degli italiani<br />

Un inno è un testo poetico che si canta nelle manifestazioni<br />

ufficiali e ogni nazione ne ha uno. Il nostro è<br />

stato scritto a vent’anni da Goffredo Mameli, nato a<br />

Genova da una famiglia di origine sarda, nel settembre<br />

1827. Studente poeta scrisse il Canto degli Italiani,<br />

trasformato poi in Fratelli d’Italia nel 1847.<br />

Mameli partecipò alla lotta per liberare l’Italia dagli<br />

stranieri e per renderla unita. Quando Roma fu assediata<br />

dai Francesi partecipò, benché malato, in prima<br />

linea alla sua difesa. Morì il 6 luglio 1849 due<br />

mesi prima di compiere 22 anni.<br />

Il Canto degli Italiani è stato musicato da Michele<br />

Novaro nato a Genova nel 1822. Studiò composizione<br />

e canto e mise il suo talento a servizio della<br />

causa italiana. Fondò una scuola corale popolare.<br />

Morì molto povero nel 1885.<br />

Quando l’autore scrisse il testo dell’Inno l’Italia, come<br />

la conosciamo noi, era ancora un sogno. La nostra<br />

penisola era frammentata in vari stati soggetti a diversi<br />

governi. Era giunta l’ora di essere un popolo, di<br />

creare e vivere l’Unità d’Italia<br />

Indubbiamente tutti noi conosciamo<br />

benissimo la prima<br />

strofa perché la sentiamo<br />

frequentemente nelle manifestazioni<br />

sportive, ma è stato<br />

bello sentire e cantare le<br />

altre strofe capendo, con<br />

l’aiuto della maestra, il loro<br />

significato.<br />

Quando sentiamo le prime note<br />

dell’Inno proviamo una grande<br />

emozione; dentro di noi ci sentiamo italiani<br />

al cento per cento e siamo fieri di esserlo.<br />

Ora conoscendo un po’ la storia e<br />

capendo le parole ci immaginiamo i soldati<br />

che lottano, le loro fatiche e speranze<br />

e tutto quello che hanno passato per<br />

unire dalle Alpi alla Sicilia, la nostra<br />

bella Italia.<br />

E’ bello pensare che nelle nostre case<br />

quando si sente l’Inno ci si mette la<br />

mano sul cuore e si canta con entusiasmo o si can-<br />

ticchia sottovoce emozionati oppure lo si ascolta<br />

lasciandosi trasportare dalla musica.<br />

Il nostro inno ci piace e per noi con la nostra bandiera<br />

tricolore è il simbolo della nostra Patria.<br />

L’argomento affrontato ci ha portato a riflettere sull’unità<br />

in generale e sui valori che essa comporta.<br />

Essere uniti non significa appiattirsi ed essere tutti<br />

uguali. Ognuno di noi ha tante qualità che deve far<br />

emergere e tutti, in un modo o nell’altro, sono utili per<br />

il bene comune.<br />

Abbiamo riflettuto sulle regole che secondo noi sono<br />

alla base di una convivenza che porta all’unità. Questo<br />

è ciò che abbiamo elaborato insieme:<br />

DECALOGO PER CONTINUARE A VIVERE NELL’UNITA’<br />

1 Scoprire le proprie capacità e sapere che tutti siamo<br />

importanti;<br />

2 Accettare e capire gli altri;<br />

3 Rispettare tutti, le loro idee, le<br />

loro scelte;<br />

4 Continuare a collaborare lavorando<br />

insieme per<br />

uno scopo comune;<br />

5 Cercare sempre il modo di<br />

migliorare;<br />

6 Mantenere un atteggiamento<br />

di fiducia e sincerità<br />

gli uni con gli altri;<br />

7 Sostenersi a vicenda nei<br />

momenti di difficoltà;<br />

8 Non sfruttare gli altri, ma<br />

amarli e saperli<br />

perdonare quando<br />

occorre;<br />

9 Ripudiare qualsiasi forma<br />

di violenza;<br />

10 Pensare positivo.<br />

Celebrare il 150° anniversario<br />

dell’unità d’Italia vuol dire<br />

festeggiare e che ve ne pare<br />

se vi diamo la ricetta per un ottimo<br />

dolce<br />

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