SUONO n° 478
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
STEFANO BATTAGLIA<br />
di Maurizio Favot - foto Caterina Di Pierri<br />
Il mio canto semplice<br />
Classe 1965, Stefano Battaglia è stato uno schietto enfant prodige del jazz italiano: alla fine<br />
degli anni ’70 era già nel giro creativo milanese. Precoce anche nel raggiungere una peculiare<br />
maturità espressiva, non ha mai smesso di cercare strade nuove.<br />
La sua scelta più recente è quella di una coinvolgente, fascinosa semplicità.<br />
Dopo una solida preparazione accademica, Battaglia ha imboccato<br />
con entusiasmo i sentieri dell’improvvisazione,<br />
Things Ain’t<br />
What They Used To Be<br />
esperienze e oltre sessanta titoli alle spalle, è uno dei pianisti di punta<br />
-<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Quando hai cominciato a suonare<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
-<br />
<br />
Studiare uno strumento. Quello che alle volte per i bambini<br />
è un po’ una costrizione, per te era piacevole.<br />
<br />
<br />
<br />
È dunque partito in tenera età un iter accademico che è<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
molto importanti, perché mentre mia nonna era assolutamente incen-<br />
<br />
34 <strong>SUONO</strong> luglio 2013