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SUONO n° 478

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STEFANO BATTAGLIA<br />

di Maurizio Favot - foto Caterina Di Pierri<br />

Il mio canto semplice<br />

Classe 1965, Stefano Battaglia è stato uno schietto enfant prodige del jazz italiano: alla fine<br />

degli anni ’70 era già nel giro creativo milanese. Precoce anche nel raggiungere una peculiare<br />

maturità espressiva, non ha mai smesso di cercare strade nuove.<br />

La sua scelta più recente è quella di una coinvolgente, fascinosa semplicità.<br />

Dopo una solida preparazione accademica, Battaglia ha imboccato<br />

con entusiasmo i sentieri dell’improvvisazione,<br />

Things Ain’t<br />

What They Used To Be<br />

esperienze e oltre sessanta titoli alle spalle, è uno dei pianisti di punta<br />

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Quando hai cominciato a suonare<br />

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Studiare uno strumento. Quello che alle volte per i bambini<br />

è un po’ una costrizione, per te era piacevole.<br />

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È dunque partito in tenera età un iter accademico che è<br />

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molto importanti, perché mentre mia nonna era assolutamente incen-<br />

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34 <strong>SUONO</strong> luglio 2013

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