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numero 10 2011 - Diocesi di Nola

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12<br />

Tra<strong>di</strong>tio Natalis<br />

anno XXVI <strong>numero</strong> <strong>10</strong> <strong>di</strong>cembre <strong>2011</strong><br />

Natale con i tuoi…<br />

Una riflessione sulla famiglia ricordando i trent'anni della Familiaris Consortio<br />

<strong>di</strong> don Francesco Stanzione<br />

C'è un modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re abbastanza <strong>di</strong>ffuso<br />

dalle nostre parti che, forse più ieri<br />

che oggi, rappresenta una regola non<br />

scritta per la pianificazione delle vacanze:<br />

“Natale con i tuoi, Pasqua con<br />

chi vuoi”.<br />

“Natale con i tuoi” vuole <strong>di</strong>re che a Natale<br />

si sta in famiglia, la più allargata<br />

possibile: nonni, zii, cugini, parenti<br />

prossimi vicini e lontani, amici stretti e<br />

vicini <strong>di</strong> casa. Avviene così che, a ridosso<br />

delle vigilie, si assiste ad un via<br />

vai <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e, tavoli e tavolini per i più<br />

piccoli, piatti e quant'altro, presi a prestito<br />

per qualche giorno, perché c'è<br />

da preparare le sale da pranzo che<br />

per l'occasione si <strong>di</strong>latano come non<br />

mai contro ogni legge fisica. In verità,<br />

e questo è un mio desiderio, vorrei<br />

che questo fosse ancora e sempre così!<br />

Sì, perché c'è un connubio stretto,<br />

speciale ed intimo tra il vivere la festa<br />

e la famiglia. In effetti possiamo <strong>di</strong>re,<br />

senza ombra <strong>di</strong> essere smentiti, che<br />

non c'è festa, non c'è Natale vero, senza<br />

la famiglia. E questo lo sanno molto<br />

bene, un esempio su tutti, gli anziani<br />

“alloggiati” negli ospizi (o se volete<br />

nelle case <strong>di</strong> riposo, per non essere<br />

troppo tranchant). Il Natale allora ci<br />

dà, tra le altre tante cose, la possibilità<br />

<strong>di</strong> pensare alla famiglia e in maniera<br />

particolare alla bellezza della famiglia.<br />

Il Natale <strong>di</strong> quest'anno, poi, lo fa<br />

in maniera ancora più incisiva perché<br />

ci fa ricordare anche il trentennale del<br />

primo grande documento sulla bellezza<br />

della famiglia cristiana degli ultimi<br />

tempi e che è la Familiaris Consortio<br />

(FC). Oggi, e tutti possono intuirne il<br />

perché, è proprio importante riba<strong>di</strong>re<br />

lo splendore e la bellezza della famiglia<br />

fondata sul matrimonio. Di questo<br />

se ne era già accorto un grande profeta<br />

dei nostri giorni il Papa, e ora beato,<br />

Giovanni Paolo II che nel 1981 (data a<br />

Roma il 22 Novembre, solennità <strong>di</strong> Cristo<br />

Re) pubblicò quest'esortazione<br />

apostolica sui compiti della famiglia<br />

cristiana nel mondo <strong>di</strong> oggi. Con un<br />

appello molto eloquente scrisse:<br />

“L'avvenire dell'umanità passa attraverso<br />

la famiglia!” (FC 86). A<br />

quest'appello fece seguire un compito<br />

“in<strong>di</strong>spensabile ed urgente” per tutti<br />

gli uomini <strong>di</strong> buona volontà (e quin<strong>di</strong><br />

non solo cristiani): impegnarsi “a salvare<br />

ed a promuovere i valori e le esigenze<br />

della famiglia” (FC 86). E con la<br />

richiesta <strong>di</strong> “un particolare sforzo “ai figli<br />

della Chiesa” <strong>di</strong> “amare in modo<br />

particolare la famiglia”, annunciando<br />

“con gioia e convinzione la buona novella<br />

della famiglia” (FC 86). Amare<br />

ed annunciare la famiglia, dunque.<br />

Ma cosa significa amare la famiglia<br />

“Amare la famiglia significa saperne<br />

stimare i valori e le possibilità, promuovendoli<br />

sempre. Amare la famiglia significa<br />

in<strong>di</strong>viduare i pericoli ed i mali<br />

che la minacciano, per poterli superare.<br />

Amare la famiglia significa adoperarsi<br />

per crearle un ambiente che favorisca<br />

il suo sviluppo. E, ancora, è forma<br />

eminente <strong>di</strong> amore ridare alla famiglia<br />

cristiana <strong>di</strong> oggi, spesso tentata<br />

dallo sconforto e angosciata per le accresciute<br />

<strong>di</strong>fficoltà, ragioni <strong>di</strong> fiducia in<br />

se stessa, nelle proprie ricchezze <strong>di</strong><br />

natura e <strong>di</strong> grazia, nella missione che<br />

Dio le ha affidato. «Bisogna che le famiglie<br />

del nostro tempo riprendano<br />

quota! Bisogna che seguano Cristo!»”.<br />

Da quest'amore segue e lo accompagna<br />

l'annuncio del Vangelo della<br />

famiglia che è Vangelo della vita in<br />

pienezza, via <strong>di</strong> salvezza per tutti gli<br />

uomini, per ogni società, via preferenziale,<br />

si ba<strong>di</strong> bene, per la realizzazione<br />

del bene comune. In tutto questo la<br />

famiglia è chiamata a <strong>di</strong>ventare ciò<br />

che è: “Famiglia, <strong>di</strong>venta ciò che sei!”<br />

(FC 17). Risalendo al “principio”, al “<strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> Dio Creatore e Redentore”,<br />

la famiglia scopre la sua altissima vocazione<br />

ad essere il luogo per eccellenza<br />

dell'amore umano, dell' “intima<br />

comunità <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> vita”, segno<br />

inequivocabile dell'amore <strong>di</strong>vino. Per<br />

questo la famiglia riceve la missione<br />

<strong>di</strong> “custo<strong>di</strong>re, rivelare e comunicare<br />

l'amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione<br />

dell'amore <strong>di</strong> Dio per<br />

l'umanità e dell'amore <strong>di</strong> Cristo Signore<br />

per la Chiesa sua sposa”. Da ciò<br />

scaturiscono poi quattro compiti generali<br />

per la famiglia: “1) la formazione <strong>di</strong><br />

una comunità <strong>di</strong> persone; 2) il servizio<br />

alla vita; 3) la partecipazione allo sviluppo<br />

della società; 4) la partecipazione<br />

alla vita e alla missione della Chiesa”<br />

(FC 17). Ognuno <strong>di</strong> questi compiti<br />

andrebbe me<strong>di</strong>tato con la guida del<br />

documento della FC, soprattutto nei<br />

punti (da18 a 64) a loro de<strong>di</strong>cati, ma<br />

anche attraverso i vari aggiornamenti<br />

che la stessa Chiesa offre attraverso<br />

incontri, libri e documenti, come lo è<br />

stato negli ultimi tempi.<br />

E allora, che Natale è senza famiglia<br />

Quel Gesù che aspettiamo, che viene,<br />

e che verrà è già venuto, concepito<br />

e <strong>di</strong>venuto poi bambino, perché accolto<br />

da una famiglia, la Santa famiglia<br />

<strong>di</strong> Nazareth. A questa, allora, e a<br />

tutti il coro degli angeli e dei Santi, tra<br />

cui il Beato Giovanni Paolo II, ci rivolgiamo<br />

perché possano intercedere<br />

per tutte le famiglie affinchè ci possa<br />

essere veramente un buon e vero Natale.<br />

Chissà poi che questa crisi economica<br />

possa trasformarsi in risorsa<br />

e farci comprendere le realtà più essenziali<br />

della vita, come la comunione<br />

tra le persone che avviene in modo mirabile<br />

nella famiglia e alla quale certamente<br />

pensava il detto “Natale con i<br />

tuoi…”. Che tutti poi possano sentirsi<br />

ed essere in definitiva famiglia <strong>di</strong> Dio<br />

anche quando la famiglia umana non<br />

sembra <strong>di</strong>rci questo perché vuole<br />

smettere <strong>di</strong> essere ciò che è. Gesù è<br />

pronto ad aiutarci, viene per questo!

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