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n. 249 - Amici di Monte Mario

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(gennaio – febbraio)<br />

“Ospedali cattolici Sacrifici per<br />

tutti”, Corriere della Sera, 11 gennaio<br />

Il Papa chiede ai vertici della Regione<br />

che i tagli previsti nel Piano concordato<br />

con il Governo per risanare le Asl del<br />

Lazio non siano rivolti solo alla sanità<br />

religiosa e Marrazzo <strong>di</strong>ce: il Pontefice<br />

ha ragione. La situazione è drammatica,<br />

ma per questo abbiamo previsto<br />

sacrifici per tutti. Si dovrà risparmiare<br />

un miliardo e 98 milioni <strong>di</strong> euro e i tagli<br />

al Policlinico Gemelli, secondo fonti<br />

sindacali, ammontano a circa 20 milioni.<br />

Abbiamo dovuto, per far vivere le<br />

eccellenze, e fra queste c’è il Policlinico<br />

Gemelli, ha spiegato Marrazzo, definire<br />

la politica del fabbisogno. Si manterranno<br />

le eccellenze, si manterranno i<br />

livelli <strong>di</strong> assistenza. Manterremo il<br />

sistema ma dovremo certamente ridurre<br />

la spesa. Diminuiranno le risorse per<br />

tutti, anche per il Policlinico Gemelli,<br />

non mettendo mai in <strong>di</strong>scussione la sua<br />

importanza. Lo facciamo, ha detto, per<br />

garantire la sanità nel Lazio. Resta alto<br />

il rischio che i privati non accettino <strong>di</strong><br />

stringere la cinghia.<br />

Baracche con luce, gas e parabola<br />

alle pen<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Monte</strong>mario, Il Messaggero,<br />

5 febbraio<br />

Fra cumuli <strong>di</strong> rifiuti nascosti, una cinquantina<br />

<strong>di</strong> stranieri hanno ripreso a<br />

farsi le case con tavole <strong>di</strong> legno e<br />

lamiere nella zona da dove erano stati<br />

cacciati mesi fa. Gli sgomberi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />

abusivi costano all’amministrazione<br />

pubblica e non si riesce a trovare<br />

una via d’uscita. Quello <strong>di</strong> adesso<br />

è come un villaggio ma attorno ci sono<br />

rifiuti. Quell’area fa parte <strong>di</strong> Romanatura,<br />

<strong>di</strong>ce il presidente del XVII municipio,<br />

Antonella De Giusti, ci vorrebbero<br />

più controlli, abbiamo fatto tanti<br />

sgomberi ma siamo sempre al punto <strong>di</strong><br />

partenza. Bisogna trovare vere soluzioni<br />

e pensare ai più piccoli. Barbera,<br />

rappresentante del Prc al Municipio, è<br />

preoccupato per la notizia <strong>di</strong> uno sgombero,<br />

anche in considerazione delle<br />

basse temperature <strong>di</strong> questi giorni..<br />

Trionfale, nuovo mercato più “city”,<br />

Corriere della sera, 8 febbraio<br />

Il mercato <strong>di</strong> Ponte Milvio si inaugurerà<br />

il 3 aprile e sulla piazza, liberata<br />

dai banchi nascerà un giar<strong>di</strong>no. In via<br />

Andrea Doria si prevede che il cantiere<br />

chiuda dopo l’estate. Sarà un mercato<br />

con una piccola “City”, il sogno del<br />

presidente del XVII municipio. Al lato<br />

del piazzale sorgeranno due gran<strong>di</strong><br />

serre in vetro e acciaio. Vi saranno<br />

anche la sede dei vigili urbani e un<br />

asilo, una vera conquista per i 240 bambini<br />

in lista d’attesa.<br />

“Svendono il Foro” Corriere della<br />

Sera, 31 gennaio<br />

Dopo la damnatio memoriae subita nel<br />

dopoguerra, essendo nato per volontà<br />

del fascismo, il Foro Italico tornò in<br />

auge nel 1960 per le Olimpia<strong>di</strong> con il<br />

suo sta<strong>di</strong>o. L’obelisco accartocciato da<br />

un anno e mezzo senza lavori in corso<br />

in<strong>di</strong>ca l’uso che si è voluto fare del complesso<br />

museale: una macchina da sol<strong>di</strong>.<br />

Progettato dai maggiori architetti del<br />

Novecento, da Del Debbio a Moretti, in<br />

area sottoposta a vincoli architettonici e<br />

paesaggistici, è stato ideato per dotare<br />

14<br />

Roma <strong>di</strong> una cittadella dello sport. Quattro<br />

anni fa una convenzione firmata dal<br />

Ministero dei beni culturali, dal Campidoglio<br />

veltroniano, dalla Regione storaciana<br />

e dal Coni ha affidato ad una<br />

società del Coni stesso la gestione del<br />

complesso uno scempio ha travolto il<br />

Foro Italico. Ora Italia Nostra chiede <strong>di</strong><br />

salvarlo. Intanto la Coni Servizi Spa, in<br />

base ad un decreto berlusconiano del<br />

2002 che offre al Coni l’usufrutto degli<br />

immobili anche vincolati, progetta una<br />

utilizzazione che prevede supermercati,<br />

garage sotterranei, piscina olimpica, ecc.<br />

E c’è una proposta: la serie A lasci l’Olimpico<br />

e si costruisca un altro sta<strong>di</strong>o<br />

alla Magliana o al Casilino e il Coni sposti<br />

gli altri sport altrove, a Tor <strong>di</strong> Quinto,<br />

per esempio nei quaranta ettari espropriati<br />

dal Comune per fare un parco.<br />

Alunni o consumatori, Corriere della<br />

Sera, 2 febbraio<br />

Come è possibile che all’asilo nido<br />

comunale sia stato dato un nome simile<br />

a quello del centro commerciale <strong>di</strong><br />

zona. Accade a Ottavia<br />

Detenuti classe 1990 e oltre Nella prigione<br />

dei bambini, Corriere della Sera,<br />

16 febbraio<br />

Per la cronaca sono “piccoli rapinatori”,<br />

“mini ladri” e, a volte, purtroppo, “ baby<br />

assassini”. Nei do<strong>di</strong>ci mila metri quadri<br />

<strong>di</strong> spazio <strong>di</strong> Casal del Marmo si cresce in<br />

fretta. Qui non si entra mai al primo<br />

reato, spiega la <strong>di</strong>rettrice dell’Istituto,<br />

Maria Laura Grifoni. Gli arcangeli non<br />

abitano qui, si pensa, ma una volta entrati<br />

si cambia punto <strong>di</strong> vista. Casal del<br />

Marmo è la chiara fotografia della<br />

società in cui viviamo, come spiega la<br />

vice<strong>di</strong>rettrice, Liana Gianbartolomei<br />

anche se è una fotografia mutevole. Fino<br />

a tre anni fa i detenuti stranieri erano in<br />

gran parte albanesi, ora sono romeni. Ci<br />

sono ragazzine, per lo più rom con gravidanze<br />

alle spalle e ragazzini padri, 41<br />

maschi su una popolazione <strong>di</strong> 50-60<br />

ospiti e la situazione cambia <strong>di</strong> frequente.<br />

A Casal del Marmo finiscono anche<br />

ragazzi <strong>di</strong> Roma e del Lazio. Qui la giornata<br />

è scan<strong>di</strong>ta dalla sveglia, dalla scuola,<br />

dai laboratori e lo sport <strong>di</strong> pomeriggio.<br />

L’unica libertà è quella <strong>di</strong> “pensare,<br />

sognare <strong>di</strong> uscire e innamorarsi”.<br />

<strong>Monte</strong>mario e Gianicolo, vista incantevole<br />

sulla città. E sui rifiuti, Il Messaggero,<br />

16 febbraio<br />

Il panorama che si può ammirare è<br />

incantevole, ma non si può <strong>di</strong>re altrettanto<br />

per come si presentano alcune<br />

aree: cumuli <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zia <strong>di</strong> ogni<br />

genere. Teatro <strong>di</strong> incontri romantici il<br />

Parco <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> ospita i lucchetti<br />

dell’amore, stile Ponte Milvio, in un<br />

vialetto degli innamorati tra cartoni e<br />

bottiglie, cerchioni abbandonati e resti<br />

<strong>di</strong> scooter.<br />

Roma nord, ora è allarme criminalità,<br />

Il Messaggero, 16 febbraio<br />

I quartieri del XX Municipio stanno<br />

vivendo un’emergenza sicurezza. A<br />

Ponte Milvio, spiega l’assessore ai<br />

Lavori Pubblici, Clarke, non c’è solamente<br />

l’effetto Moccia e il fenomeno<br />

dei lucchetti degli innamorati, ma c’è<br />

una situazione critica. Una ragazza è<br />

stata appena aggre<strong>di</strong>ta in pieno giorno<br />

da un immigrato, l’area <strong>di</strong> via Cortina<br />

d’Ampezzo è presa <strong>di</strong> mira da malviventi,<br />

scippi e rapine si ripetono con<br />

allarmante frequenza. Nei mesi scorsi<br />

sono stati effettuati sgomberi degli<br />

inse<strong>di</strong>amenti abusivi ma, spiega<br />

Clarke, gli sbandati che vi abitano sono<br />

tornati. Per questo, aggiunge, chie<strong>di</strong>amo<br />

un rafforzamento delle forze <strong>di</strong><br />

polizia, più volanti, più carabinieri.<br />

Via al raddoppio della Trionfale.<br />

Corriere della Sera, 17 febbraio<br />

Dalla prossima settimana inizieranno i<br />

lavori nel tratto tra via Stresa e via Chiarugi:<br />

due chilometri <strong>di</strong> strada, 5 milioni<br />

<strong>di</strong> euro <strong>di</strong> spesa e quin<strong>di</strong>ci mesi <strong>di</strong><br />

tempo. Terminate le procedure burocratiche<br />

per quest’opera, <strong>di</strong>ce l’Assessore<br />

D’Alessandro, c’è “molto attesa per il<br />

contributo che darà alla funzionalità del<br />

sistema viario del quadrante nordovest”.<br />

I tempi <strong>di</strong> percorso lungo il tratto<br />

saranno ridotti <strong>di</strong> almeno 10-15 minuti<br />

per le 5 mila auto che vi passano nelle<br />

ore <strong>di</strong> punta. Previsto il raddoppio della<br />

sede stradale con due corsie per senso <strong>di</strong><br />

marcia, marciapie<strong>di</strong> laterali e nuove gallerie<br />

<strong>di</strong> servizio. Il primo tratto va da via<br />

Stresa a via degli Scolopi (500 metri), ed<br />

è stato ideato per “assicurare la compatibilità<br />

tra il traffico <strong>di</strong> attraversamento e<br />

quello interessato agli inse<strong>di</strong>amenti del<br />

territorio, come la scuola Nazario Sauro,<br />

Forte Trionfale e gli istituti privati” Il<br />

secondo tratto va da via Monfortani a<br />

via Chiarugi per 1500 metri.<br />

Gra, lo svincolo della <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>a, La<br />

Repubblica, 18 febbraio<br />

Già parzialmente aperto, dovrebbe<br />

Ritratto <strong>di</strong> Gadda, l’Ingegnere in blu<br />

I letterati del Trenta e del Quaranta lo<br />

consideravano un “eccentrico…arrivato<br />

tar<strong>di</strong> alla letteratura”, un “umorista”<br />

molto “faticoso e cincischiato”.<br />

A più <strong>di</strong> sessanta anni Carlo Emilio<br />

Gadda non aveva ancora pubblicato in<br />

volume il Pasticciaccio ed era ormai<br />

<strong>di</strong>menticato e ignorato quando trova<br />

improvvisamente in una piccola<br />

schiera <strong>di</strong> scrittori irregolari e sperimentali<br />

giovani ammiratori entusiasti.<br />

Fra loro c’è Alberto Arbasino che<br />

sembra aver ere<strong>di</strong>tato la cultura eclettica,<br />

l’humor e la scrittura <strong>di</strong> Gadda. A<br />

lui, all’Ingegnere immancabilmente in<br />

abito blu ben stirato, camicia bianca e<br />

“deplorevoli” cravatte, Arbasino ha<br />

de<strong>di</strong>cato questo suo lavoro, in cui<br />

mescola ricor<strong>di</strong> anche personali,<br />

riporta brandelli <strong>di</strong> conversazioni, tra<br />

Milano, Firenze e Roma, quando,<br />

seduti ai tavolini dei caffè e dei ristoranti,<br />

si lasciavano andare a “briosi<br />

calemburs, ironiche filologie e fonologie,<br />

piccole gare linguistiche”.<br />

La sera – ricorda – talvolta Gadda,<br />

sedeva a tavolate più ampie e vocianti<br />

con Moravia e Morante, Pasolini,<br />

Parise, Siciliano.<br />

Data la propensione <strong>di</strong> Parise agli<br />

scherzi e la vicinanza delle abitazioni<br />

a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> dove da Prati Gadda<br />

si era trasferito alla Camilluccia,<br />

c’era con lui qualche grattacapo…<br />

S’incontravano spesso sul piazzale<br />

perché ogni mattina l’Ingegnere<br />

andava dal barbiere a farsi radere; e<br />

più <strong>di</strong> una volta osservò preoccupato<br />

essere pronto entro due mesi e con l’abbassamento<br />

del piano viabile della<br />

nuova carreggiata, ha il primato <strong>di</strong><br />

costo per gli svincoli dell’anello. Boom<br />

<strong>di</strong> proteste da parte <strong>di</strong> sette associazioni:<br />

invece <strong>di</strong> essere costruito a quadrifoglio<br />

sembra “una piovra o un labirinto”,<br />

con la conseguenza che per raggiungere<br />

il raccordo si deve percorrere<br />

un groviglio <strong>di</strong> sali e scen<strong>di</strong>. La stessa<br />

Trionfale, anche raddoppiata, non potrà<br />

reggere il traffico. Prima dello svincolo<br />

sarebbe stato meglio trasformare la<br />

Trionfale, spiega un docente <strong>di</strong> Ingegneria<br />

delle strutture viarie alla Sapienza,<br />

Alessandro Ranzo.<br />

Per la riserva <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> la<br />

Regione approva il piano, La Repubblica,<br />

23 febbraio<br />

La riserva naturale, <strong>di</strong>ce l’assessore<br />

all’Ambiente, Filiberto Zanatti, fa parte<br />

del sistema delle aree naturali protette<br />

del Comune <strong>di</strong> Roma, gestite dall’ente<br />

regionale Roma Natura. Il piano prevede<br />

la riqualificazione della riserva con<br />

il recupero <strong>di</strong> alcuni casali, punto d’incontro<br />

per i citta<strong>di</strong>ni, e percorsi <strong>di</strong> grande<br />

suggestione. Il piano va ora all’approvazione<br />

del Consiglio regionale.<br />

Via Trionfale L’incuria due anni<br />

dopo il <strong>di</strong>sastro, Corriere della Sera,<br />

24 febbraio<br />

Ancora non è stata rimossa la rete <strong>di</strong><br />

plastica e la protezione <strong>di</strong> cemento che<br />

furono piazzati in via Trionfale al posto<br />

del muro travolto dal pullman <strong>di</strong> turisti<br />

turchi che precipitò causando do<strong>di</strong>ci<br />

morti e venti feriti.<br />

l’autore del Prete bello recarsi all’ufficio<br />

postale con “equivoci involti in<br />

forma <strong>di</strong> salume” confezionati col<br />

nuovo formato dell’ “Europeo”.<br />

Arbasino ricorda quando scendeva da<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, per i tornanti <strong>di</strong> quella<br />

“fungagione e<strong>di</strong>lizia”con la sua spider<br />

che guidava adagiassimo e Gadda<br />

aggrappato con le due mani al freno a<br />

mano, pronto a bloccare se avesse<br />

tentato un sorpasso in curva.<br />

Ricorda anche che risalendo verso<br />

casa amava chiedere <strong>di</strong> fermarci<br />

ancora “al nuovissimo e deplorato”<br />

Hilton su <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, per riesaminare<br />

tecnicamente le tubature e i serramenti<br />

e gli ascensori, dai seminterrati<br />

al tetto, coi prelati, la piscina e<br />

tutto…Conosceva un ingegnere incaricato<br />

della manutenzione dell’albergo<br />

e con lui era già andato ad esaminarne<br />

i finimenti. E lì, vedendo sul<br />

roof garden un prelato americano che<br />

leggeva il breviario passeggiando,<br />

<strong>di</strong>ceva: “Ecco, dovevo nascere americano,<br />

farmi prete e vivere all’Hilton<br />

bevendo spremute d’arancia”.<br />

Nella sua casa <strong>di</strong> via Blumensthil alla<br />

Camilluccia – ricorda ancora Arbasino<br />

– traboccavano da scaffali, cassetti,<br />

scatole e bauli fogli e quaderni <strong>di</strong><br />

lavori cominciati, da valigie e valigette<br />

racconti e riflessioni sulla lingua,<br />

mescolati ai testi che hanno<br />

nutrito lo scrittore-ingegnere.<br />

Alberto Arbasino, L’Ingegnere in<br />

blu, Adelphi, 2008.<br />

Silvia Giordani

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