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impianti termotecnici - volume 3 - Dipartimento di Ingegneria ...

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IMPIANTI TERMOTECNICI – VOL.UME 3°<br />

40<br />

Figura 39: Reti a ritorno inverso<br />

1.9 DIMENSIONAMENTO DEI CIRCUITI CHIUSI<br />

Un circuito si <strong>di</strong>ce chiuso quando i punti iniziali e finali coincidono, come rappresentato in<br />

Figura 40. In essa con P si in<strong>di</strong>ca la pompa e V la valvola <strong>di</strong> intercettazione.<br />

L<br />

V<br />

H<br />

2<br />

1<br />

P<br />

Figura 40: Circuito chiuso<br />

L‟equazione <strong>di</strong> Bernoulli [14] porta ad avere (essendo 1 e 2 coincidenti):<br />

l l<br />

0 [64]<br />

m<br />

r<br />

e quin<strong>di</strong> il lavoro motore (effettuato dalla pompa) deve bilanciare il lavoro resistente (generato dagli<br />

attriti e dalle per<strong>di</strong>te localizzate). Le variazioni <strong>di</strong> quote e <strong>di</strong> velocità all‟interno dl circuito non<br />

influenzano questo bilancio. Per la valutazione del lavoro resistivo occorre utilizzare le relazioni <strong>di</strong><br />

Weissbach e Darcy. Vale ancora quanto detto a proposito dei circuiti aperti e sulle problematiche che si<br />

hanno nel <strong>di</strong>mensionamento dei circuiti. Anche in questo caso occorre rispettare <strong>di</strong>versi vincoli quali,<br />

la velocità massima, il lavoro fatto dalla pompa e, negli <strong>impianti</strong> termici, i bilanci energetici 14 relativi<br />

agli <strong>impianti</strong>, ….<br />

1.10 DIMENSIONAMENTO DI RETI PER ACQUA<br />

Spesso occorre progettare non un solo circuiti ma una rete complessa composta <strong>di</strong> più circuiti<br />

chiusi, caso tipico negli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> riscaldamento o <strong>di</strong> raffrescamento ad acqua. In Figura 41 si ha un<br />

semplice esempio schematico 15 <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione composta da due circuiti, ciascuno che alimenta<br />

<strong>di</strong> due ra<strong>di</strong>atori.<br />

14 Negli <strong>impianti</strong> termici per il riscaldamento per l‟e<strong>di</strong>lizia si hanno tre <strong>di</strong>stinte fasi da realizzare: generare il calore<br />

necessario a riscaldare gli ambienti, trasportarlo in modo che ogni ambiente abbia la quantità necessaria e infine cederlo<br />

agli ambienti. Ogni fase, apparentemente <strong>di</strong>stinta dalle altre, con<strong>di</strong>ziona il corretto funzionamento degli <strong>impianti</strong>. E‟<br />

perfettamente inutile generare più calore se non si è in grado <strong>di</strong> trasportarlo agli ambienti perché la rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione è<br />

sotto<strong>di</strong>mensionata. Così pure è inutile trasportare più energia <strong>di</strong> quanto i terminali (ad esempio i ra<strong>di</strong>atori) non riescono a<br />

cedere agli ambienti. Nei circuiti idrici questi problemi non si hanno perché le reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione debbono solamente<br />

trasportare quanto necessario per i fabbisogni nei singoli ambienti.<br />

15 L‟Allievo tenga presente che nella figura mancano molti componenti circuitali che per semplicità non sono stati<br />

aggiunti, quali, ad esempio, il vaso <strong>di</strong> espansione, le valvole <strong>di</strong> regolazione e <strong>di</strong> intercettazione, …..

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