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impianti termotecnici - volume 3 - Dipartimento di Ingegneria ...

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IMPIANTI TERMOTECNICI – VOL.UME 3°<br />

46<br />

RamiCircuito<br />

p<br />

L [70]<br />

d i i<br />

i1<br />

Si osserva imme<strong>di</strong>atamente che, se conoscessimo a priori p d potremmo scrivere, per ogni<br />

circuito:<br />

pd<br />

<br />

me<strong>di</strong>a<br />

<br />

[71]<br />

RamiCircuito<br />

L<br />

<br />

i1<br />

La sommatoria a denominatore è la lunghezza geometrica complessiva del circuito esaminato e<br />

quin<strong>di</strong> un dato <strong>di</strong> progetto poiché la <strong>di</strong>mensione della rete <strong>di</strong>pende dall‟architettura dell‟e<strong>di</strong>ficio che è<br />

nota a priori. La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>stribuita totale possiamo stimarla, inizialmente, supponendo che essa sia<br />

un‟aliquota della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> pressione totale p, ad esempio si può supporre che sia il 50% della per<strong>di</strong>ta<br />

totale. Allora, essendo p d noto 17 , avendo scelto già la pompa (e quin<strong>di</strong> le sue curve caratteristiche<br />

sono note), ne segue che la [71] definisce univocamente la me<strong>di</strong>a del circuito.<br />

L‟abaco delle per<strong>di</strong>te specifiche <strong>di</strong> pressione <strong>di</strong> Figura 35 consente <strong>di</strong> calcolare, note le portate e<br />

la me<strong>di</strong>a , sia il <strong>di</strong>ametro teorico che la velocità del fluido. In realtà si ha sempre la necessità <strong>di</strong> dovere<br />

scegliere un <strong>di</strong>ametro commerciale che solo poche volte coincide con quello teorico. Pertanto si<br />

procede come già detto con il precedente metodo: si sceglie il <strong>di</strong>ametro maggiore nei tratti che hanno<br />

maggiore portata e il <strong>di</strong>ametro minore per quelli terminali.<br />

In Figura 43 si ha la schematizzazione esemplificativa del metodo. Si è tracciata una linea<br />

verticale corrispondente alla me<strong>di</strong>a calcolata con la [71]. Per varie portate si sono in<strong>di</strong>viduati i punti <strong>di</strong><br />

intersezione con questa retta: ogni punto in<strong>di</strong>vidua un <strong>di</strong>ametro teorico e per uno <strong>di</strong> essi si sono<br />

in<strong>di</strong>cate le possibili scelte <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametri maggiore e minore con l‟evidenziazione delle per<strong>di</strong>te specifiche e<br />

delle velocità reali corrispondenti.<br />

Eseguite queste operazioni per tutti i rami dei circuiti si possono calcolare le per<strong>di</strong>te concentrati<br />

reali e quin<strong>di</strong> le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> pressione totali sia dei rami che dei circuiti me<strong>di</strong>ante le equazioni del tipo<br />

[71] e quin<strong>di</strong> si avranno i p i <strong>di</strong> tutti i percorsi della rete.<br />

Anche in questo caso, a seguito della <strong>di</strong>scretizzazione dei <strong>di</strong>ametri commerciali, si hanno in<br />

genere valori non coincidenti con il p scelto della pompa ma gli scostamenti sono <strong>di</strong> gran lunga<br />

inferiori rispetto al metodo a velocità costante per effetto della scelta della me<strong>di</strong>a iniziale che porta ad avere<br />

valori sensibilmente vicini a quanto in<strong>di</strong>cato dalla [71]. I vantaggi del metodo sono evidenti nel<br />

momento in cui lo si applica veramente e i risultati ottenuti portano quasi sempre ad un minor lavoro<br />

<strong>di</strong> equilibratura della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione. La scelta iniziale della pompa, inoltre, garantisce da<br />

eventuali eccessi <strong>di</strong> potenza <strong>di</strong> pompaggio richiesta.<br />

I collettori complanari<br />

Da qualche decennio si è imposta una tecnica <strong>impianti</strong>stica per la <strong>di</strong>stribuzione dell‟acqua calda<br />

e fredda negli <strong>impianti</strong> sia termici che sanitari che utilizza i collettori complanari, ve<strong>di</strong> Figura 44. Questi<br />

sono grossi tratti <strong>di</strong> condotti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro grande dai quali si <strong>di</strong>partono (o arrivano, nel caso del ritorno<br />

dell‟acqua in circuiti chiusi) i condotti che alimentano i ra<strong>di</strong>atori, fan coils, …, ve<strong>di</strong> in Figura 45.<br />

La rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione risulta maggiormente semplificata e più razionalmente <strong>di</strong>sposta risposta<br />

ad altri tipi. Il primo vantaggio è che un collettore complanare può avere da 2 a 8 uscite e pertanto si<br />

può centralizzare la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> un appartamento, ve<strong>di</strong> Figura 48.<br />

La rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione principale, pertanto, si occupa <strong>di</strong> alimentare i collettori complanari (uno<br />

o più) dei singoli appartamenti e da questi, solitamente con tubazioni in rame (facilmente flessibile e<br />

quin<strong>di</strong> comodo per la posa in opera) o in plastica opportunamente irrigi<strong>di</strong>ta (Wirsboflex o similare), si<br />

alimentano i terminali.<br />

i<br />

17 Si ricor<strong>di</strong> che noto il p della pompa e fissata la percentuale presunta per le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong>stribuite, ad esempio il<br />

40%, si determina univocamente p d <strong>di</strong>sponibile.

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