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F.1 - Italiaracing

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Vale<br />

Stefano Semeraro<br />

Guido Rancati<br />

Quelli che “Valentino ha scocciato”. Quelli che “Valentino Quelli che “Valentino è un campione cosmico”. Quelli che “Valentino<br />

corre i rally e l’endurance solo per farsi pubblicità”. Quelli<br />

illumina d’immenso”. Quelli che “Valentino è il Dottore che cura<br />

che non sono mai contenti, gli snob delle corse con la con la sua sola presenza tutti i mali”. Quelli che arrivano nei parchi<br />

puzza sotto il naso. Sbuffano, mugugnano, non sanno<br />

assistenza di qualche rally o nel paddock di qualche autodromo<br />

vedere oltre il loro recinto. Non si rendono conto che Valentino<br />

dove non ci sono moto e sembran contenti di confrontarsi con tirane,<br />

è un faro puntato su tutto ciò che è motore, passiopiedi<br />

e gorilla che di solito non ci sono. Eh già, perché Rossi si muo-<br />

velocità, che se il Doctor ieri si butta in un rally Mondiale,<br />

ve con un seguito da rockstar e non è che tutti i suoi cortigiani pos-<br />

oggi corre la 6 Ore di Vallelunga e domani sogna di sano sempre sapere cosa fare e cosa non fare. Così, nel dubbio,<br />

correre la 24 Ore di Le Mans fa solo del bene all’automobilismo.<br />

fanno sbarramento. Dappertutto, anche, per dire, a Hamilton, Nuo-<br />

L’hanno capito da tempo quelli veri, i piloti come va Zelanda profonda, dove di ragazzini a caccia di una foto e di un<br />

lui. Che non lo invidiano, che ne riconoscono la serietà, autografo ce n’erano proprio pochi. Dove di cronisti in fila per sentirsi<br />

la voglia di misurarsi con nuove sfide. “Ben venga Valentino”,<br />

dire che nei rally la sveglia suona troppo presto e che le stra-<br />

dice Dindo Capello. “Ogni volta che decide di correre<br />

de erano scivolose, ce n’erano una decina appena.<br />

in macchina è un favore che fa a tutto l’ambiente. “Ros-<br />

Vabbé, Valentino “fa notizia”. Sempre e comunque. La gente vuol<br />

si è un esempio”, ha detto Gabriele Tarquini. “per la serietà<br />

sapere tutto di lui e i media lo seguono e lo inseguono. Ne scrutapresi<br />

che mette in quello che fa è una lezione per tutti, comno<br />

i gesti, ne annotano le parole. Chiedono in giro pareri e ovvia-<br />

i tanti piloti di <strong>F.1</strong> che non fanno che lamentarsi”. mente ottengono le risposte che si aspettano. Perché come non si<br />

Sì, perché Vale è uno che ama le sfide, che non ha paura<br />

parlava male di Garibaldi, non si parla male del Fenomeno di Tavul-<br />

di confrontarsi con quello che non conosce. Chiaro: è lia. “Con due o tre stagioni di esperienza, potrebbe far bene anche<br />

uno dei quattro o cinque sportivi più famosi del mondo, e nel mondiale”, dice Malcolm Wilson. E non pare, non è, un gran<br />

magari se deve correre un rally punta subito al palcoscenico<br />

complimento. Ma tutto fa brodo, tutto va bene per celebrare le gesta<br />

più illuminato. E se vuole sognare la <strong>F.1</strong> lo fa usan-<br />

dell’Eroe. Anche un tempo mediocre nella gimkana all’interno del<br />

do la Ferrari come passepartout. Vogliamo fargliene una Millenium Stadium di Cardiff, esaltato sui giornali perché comunque<br />

colpa<br />

migliore di quello realizzato da Jari-Matti Latvala: il finlandese<br />

Valentino è una star, la gente vuole sapere tutto di lui, era senza frizione, ma nessuno lo scrisse. Quello che non serve<br />

logico (e inevitabile) che i media lo inseguano, mettendo alla causa, si omette. Non si dice che, sempre in Nuova Zelanda,<br />

sotto la lente ogni sua parola, ogni suo gesto. Forse anche nella sua penultima comparsata nella serie iridata, una ragazzina<br />

lui, giovanissimo gallinaccio di 31 anni, preferirebbe un di sedici anni con una Gruppo N più carica d’anni che di gloria gli<br />

po’ più di privacy, di silenzio sulle sue uscite. Ma ha capito<br />

alitò sul collo. Non si dice che ancora becca, quando va bene, due<br />

che non è possibile, e così dei criticoni, di chi non si è secondi al chilometro dai migliori.<br />

mai neppure sognato di vincere un millesimo di quello che Rossi sta al gioco, fa finta di credere a chi intinge la penna nell’incenso<br />

ha vinto lui, se ne frega. E’ uno che non si accontenta,<br />

e si lascia andare a proclami eccessivi, sconsiderati. Come<br />

uno abituato a uscire dal cortile e sfidare il mondo, a divertirsi<br />

quando butta lì che fra qualche anno potrebbe lasciare la MotoGP<br />

e divertire. E’ un pilota vero, almeno noi che amiamo per il Mondiale Rally. O l’Endurance. O la <strong>F.1</strong>. Ed è quello, che dà<br />

le corse trattiamolo come merita.<br />

fastidio.<br />

Sì oNo<br />

7

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