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Villa Immacolata si racconta - Giuliocesaro.it

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<strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>, la mia seconda casa<br />

(a colloquio con Sante Poggese)<br />

Vuoi sapere qualcosa di <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong> Chiedi a Sante.<br />

Chi è quella persona nella foto Chiedi a Sante. Dove sono<br />

gli interruttori della luce nel parco Chiedi a Sante. E via<br />

continuando ... l'elenco non avrebbe mai fme. Sante è per<br />

<strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong> un'ist<strong>it</strong>uzione, un fac totum, una memoria<br />

vivente, un custode di tanti ricordi. Ma soprattutto,<br />

Sante Poggese, 60 anni, è un grande appas<strong>si</strong>onato di <strong>Villa</strong><br />

<strong>Immacolata</strong>. Ci è entrato, per la prima volta, il 19 marzo<br />

1970: e «sub<strong>it</strong>o mi sono innamorato di <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>»,<br />

<strong>racconta</strong>. Aveva 20 anni, da quattro apparteneva alla<br />

Gioventù Francescana (nel 1971 ha fatto la profes<strong>si</strong>one di<br />

francescano secolare), nella sua parrocchia - San Giorgio<br />

delle Pertiche - seguiva il bar, ma da poco era stato licenziato<br />

ed era in cerca di lavoro. Il giorno di san Giuseppe<br />

del 1970 don Dino Bia<strong>si</strong>betti, anch'egli originario di San<br />

Giorgio delle Pertiche e al tempo vicedirettore di <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>, gli disse che nella<br />

Casa di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à di Torreglia cercavano del personale di servizio perché i cor<strong>si</strong> e le<br />

persone erano molte e le neces<strong>si</strong>tà aumentavano.<br />

«Ricordo - dice Sante Poggese - che la strada fmiva proprio davanti all'ingresso di<br />

<strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>, poi c'era solo un sentiero che portava su al Rua». Il primo impatto fu<br />

una sensazione bellis<strong>si</strong>ma di .Iuogo di <strong>si</strong>lenzio, preghiera, med<strong>it</strong>azione». A distanza di<br />

40 anni, Sante sente di aver trovato la realizzazione della sua v<strong>it</strong>a a <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong><br />

grazie soprattutto alle molte relazioni d'amicizia intrecciate e agli incontri. Ora, in<br />

pen<strong>si</strong>one dal l° maggio 2010 (il direttore, don Federico Giacomin, infatti, ha accettato<br />

le sue dimis<strong>si</strong>oni a patto che rimanesse a <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>), Sante continua la sua v<strong>it</strong>a<br />

di «volontario a tempo pieno» - come <strong>si</strong> defmisce - per <strong>Villa</strong> <strong>Immacolata</strong>. È direttore<br />

di sala, ma anche giardiniere, addetto alla portineria, "istruttore" dei volontari, ma<br />

soprattutto è un riferimento per le persone che passano e per gli "Amici" della Casa.<br />

Aveva 20 anni e iniziò sub<strong>it</strong>o a lavorare come cameriere (di cui aveva già esperienza)<br />

e per le pulizie delle camere. Ad affIancarlo c'era già dal 1957 Giovanni Simioni di<br />

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