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Relazione Programmatica - Unione dei Comuni del Pratomagno

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Comune di Empoli<br />

<strong>Relazione</strong> <strong>Programmatica</strong><br />

Secondo Regolamento Urbanistico<br />

3.3 Ripianificazione <strong>del</strong>le aree con vincoli espropriativi decaduti e<br />

aggiornamento <strong>del</strong>lo strumento urbanistico relativo alle richieste <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

LL.PP., e rete <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

Il Quadro previsionale strategico, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 55 <strong>del</strong>la legge regionale<br />

1/2005, dimensiona tutte le trasformazioni degli assetti insediativi ed anche le<br />

infrastrutture (opere pubbliche e dotazioni di servizi) da realizzare e le relative aree,<br />

nonché individua i beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi per pubblica utilità.<br />

Il secondo Regolamento Urbanistico dovrà formarsi in coerenza con le “Disposizioni<br />

per la tutela e valorizzazione degli insediamenti” contenute nel Regolamento di<br />

attuazione <strong>del</strong>l’articolo 37, comma 3, <strong>del</strong>la legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, in<br />

particolare per quanto attiene al dimensionamento, localizzazione e qualità <strong>del</strong>le<br />

dotazioni di infrastrutture per la mobilità, parcheggi, verde urbano e di connettività<br />

urbana, percorsi pedonali e ciclabili, infrastrutture per il trasporto pubblico, arredo<br />

urbano ed altre opere di urbanizzazione.<br />

Tali previsioni saranno definite di concerto con gli altri Uffici comunali, in maniera<br />

coordinata con la programmazione <strong>dei</strong> lavori pubblici e <strong>dei</strong> piani di<br />

acquisizione/dismissione <strong>del</strong> patrimonio comunale. Nel capitolo 4 <strong>del</strong>la relazione di<br />

monitoraggio è evidenziato lo stato di attuazione <strong>del</strong>le opere pubbliche previste nel 1°<br />

RU, la consistenza e la localizzazione <strong>del</strong>le aree il cui vincolo preordinato all’esproprio<br />

risulta ad oggi decaduto, ai sensi <strong>del</strong> comma 5 <strong>del</strong>l’art. 55 <strong>del</strong>la L.R.T. n. 1/2005 e per le<br />

quali non è ancora stato avviato il relativo procedimento di acquisizione.<br />

Nei cinque anni di “vita” <strong>del</strong> primo Regolamento Urbanistico alcune <strong>del</strong>le opere<br />

pubbliche previste non hanno trovato la loro realizzazione, sia per la necessità di<br />

risolvere preventivamente problematiche di carattere tecnico-progettuale, sia perché è<br />

stato necessario garantire la congruità con la programmazione degli investimenti<br />

finanziari ed il controllo <strong>del</strong>la spesa <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Una nuova previsione urbanistica da attribuire alle aree per le quali si è verificata la<br />

perdita di efficacia, comporta la necessità di un atto urbanistico di ripianificazione <strong>del</strong>le<br />

stesse, anche se ciò si rappresenta solo nella riconferma <strong>del</strong>la previsione precedente.<br />

Per alcune di esse l’amministrazione comunale dovrà valutare lo loro utilità ed attualità e,<br />

nel caso di ri-conferma, sarà necessaria la reiterazione <strong>del</strong> vincolo preordinato<br />

all’esproprio, prevedendone anche il relativo indennizzo al proprietario.<br />

L’istituto <strong>del</strong>l’esproprio, che trova il suo fondamento costituzionale nell'art. 42 terzo<br />

comma <strong>del</strong>la Costituzione, se da una parte garantisce al Comune l’acquisizione di<br />

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