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Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
di Paolo VI, l’Ecclesiam suam, troviamo il retroterra <strong>in</strong> cui<br />
com<strong>in</strong>ciò a germogliare quella che sarebbe poi diventata la<br />
“consegna”, il mandato affidato alla Chiesa per il nuovo<br />
millennio: “Prendi il largo” – Duc <strong>in</strong> altum; con esso<br />
Giovanni Paolo II apriva la NMI, al par. 1:<br />
“Riecheggiano nel nostro cuore le parole con cui un giorno Gesù,<br />
dopo aver parlato alle folle dalla barca di Simone, <strong>in</strong>vitò<br />
l'Apostolo a « prendere il largo » per la pesca: « Duc <strong>in</strong> altum »<br />
(Lc 5,4) [….].<br />
Duc <strong>in</strong> altum! Questa parola risuona oggi per noi, e ci <strong>in</strong>vita a<br />
fare memoria grata del passato, a vivere con passione il presente,<br />
ad aprirci con fiducia al futuro:<br />
«Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e<br />
sempre!» (Eb 13, 8)”.<br />
Èuna s<strong>in</strong>tesi mirabile tra<br />
passato, presente, futuro e<br />
di atteggiamenti: gratitud<strong>in</strong>e<br />
nel fare memoria, passione nel<br />
vivere l’oggi, fiducia nei confronti<br />
del domani. È la stessa<br />
consegna di Cristo Gesù a<br />
Pietro e ai suoi amici: al Papa e<br />
a tutti i cristiani: “Prendi il<br />
largo”. Non rivolge un <strong>in</strong>vito<br />
suo, il Papa: ci ripete quello,<br />
perenne, di Cristo. Con esso<br />
riecheggia l’altro <strong>in</strong>vito, quello<br />
che ha caratterizzato l’<strong>in</strong>tero pontificato di Giovanni<br />
Paolo II: “Non abbiate paura!”.<br />
A dirci che <strong>in</strong> questo <strong>in</strong>vito del suo Signore la Chiesa è<br />
chiamata a trovare la l<strong>in</strong>ea guida di s<strong>in</strong>tesi del suo camm<strong>in</strong>o,<br />
è il medesimo <strong>in</strong>vito di Gesù, posto anche a chiusura<br />
della “nostra” Lettera apostolica; <strong>in</strong> questo modo tutto il<br />
contenuto del documento si trova racchiuso nel mandato<br />
missionario, capace di evocare tutto quanto Giovanni<br />
Paolo II ha scritto (e non a caso elemento del simbolo grafico<br />
della nostra rubrica) e convogliato con s<strong>in</strong>golare - ma<br />
non <strong>in</strong>genuo - slancio entusiastico nella conclusione; <strong>in</strong><br />
essa, tra l’altro, il Papa ci ricordava che ad accompagnarci<br />
c’è la grazia dello Spirito: è Lui che ci sosp<strong>in</strong>ge verso il<br />
largo, perché siamo testimoni di Risurrezione.<br />
Ascoltiamo dunque la<br />
Un’immag<strong>in</strong>e della vocazione missionaria della Chiesa: l’adorazione dei<br />
Magi, primizie dei popoli chiamati a Cristo.<br />
CONCLUSIONE: DUC IN ALTUM!<br />
. Andiamo avanti con speranza! Un nuovo millennio si<br />
58 apre davanti alla Chiesa come oceano vasto <strong>in</strong> cui avventurarsi,<br />
contando sull'aiuto di Cristo. Il Figlio di Dio, che si è <strong>in</strong>carnato<br />
duemila anni or sono per amore dell'uomo, compie anche<br />
oggi la sua opera: dobbiamo avere occhi penetranti per vederla, e<br />
10<br />
soprattutto un cuore grande per diventarne noi stessi strumenti.<br />
Non è stato forse per riprendere contatto con questa fonte viva<br />
della nostra speranza, che abbiamo celebrato l'Anno giubilare?<br />
Ora il Cristo contemplato e amato ci <strong>in</strong>vita ancora una volta a<br />
metterci <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o: «Andate dunque e ammaestrate tutte<br />
le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e<br />
dello Spirito Santo» (Mt 28, 19). Il mandato missionario ci<br />
<strong>in</strong>troduce nel terzo millennio <strong>in</strong>vitandoci allo stesso entusiasmo<br />
che fu proprio dei cristiani della prima ora: possiamo contare sulla<br />
forza dello stesso Spirito, che fu effuso a Pentecoste e ci sp<strong>in</strong>ge oggi<br />
a ripartire sorretti dalla speranza «che non delude» (Rm 5, 5).<br />
Il nostro passo, all'<strong>in</strong>izio di questo<br />
nuovo secolo, deve farsi più spedito<br />
nel ripercorrere le strade del<br />
mondo. Le vie sulle quali ciascuno<br />
di noi, e ciascuna delle nostre<br />
Chiese, camm<strong>in</strong>a, sono tante, ma<br />
non v'è distanza tra coloro che<br />
sono stretti <strong>in</strong>sieme dall'unica<br />
comunione, la comunione che ogni<br />
giorno si alimenta alla mensa del<br />
Pane eucaristico e della Parola di<br />
vita. Ogni domenica il Cristo risorto<br />
ci ridà come un appuntamento<br />
nel Cenacolo, dove la sera del<br />
«primo giorno dopo il sabato»<br />
(Gv 20, 19) si presentò ai suoi per<br />
«alitare» su di loro il dono vivificante dello Spirito e <strong>in</strong>iziarli alla<br />
grande avventura dell'evangelizzazione.<br />
Ci accompagna <strong>in</strong> questo camm<strong>in</strong>o la Verg<strong>in</strong>e Santissima […]<br />
«Stella della nuova evangelizzazione» […].<br />
. Carissimi Fratelli e Sorelle! […] Dobbiamo imitare lo<br />
59 slancio dell'apostolo Paolo: «Proteso verso il futuro,<br />
corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama<br />
a ricevere lassù, <strong>in</strong> Cristo Gesù» (Fil 3, 13-14). Dobbiamo<br />
imitare <strong>in</strong>sieme la contemplazione di Maria, che, dopo il pellegr<strong>in</strong>aggio<br />
alla città santa di Gerusalemme, ritornava nella casa di<br />
Nazareth meditando nel suo cuore il mistero del Figlio (cfr Lc 2,<br />
51).<br />
Gesù risorto, che si accompagna a noi sulle nostre strade, lasciandosi<br />
riconoscere, come dai discepoli di Emmaus « nello spezzare<br />
il pane » (Lc 24,35), ci trovi vigili e pronti per riconoscere il suo<br />
volto e correre dai nostri fratelli a portare il grande annuncio:<br />
«Abbiamo visto il Signore!» (Gv 20, 25).<br />
È questo il frutto tanto auspicato del Giubileo dell'Anno Duemila.<br />
[…] Salga al Padre, attraverso Cristo, nello Spirito Santo, la lode e<br />
il r<strong>in</strong>graziamento di tutta la Chiesa […].<br />
F<strong>in</strong>e