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Come convenuto nella seduta del<br />
28 settembre del Consiglio<br />
Pastorale, vengono presentate alcune<br />
riflessioni circa l’attuazione del<br />
documento <strong>in</strong>dicato nel titolo.<br />
Lo scorso luglio, il santo Padre<br />
Benedetto XVI ha emesso una<br />
Lettera Apostolica motu proprio<br />
data (da qui la denom<strong>in</strong>zazione<br />
s<strong>in</strong>tetica di Motu proprio)<br />
nella quale dichiara che l’uso<br />
del Rito romano anteriore alla<br />
riforma conciliare può essere<br />
legittimamente usato da coloro<br />
che <strong>in</strong> esso hanno trovato e<br />
cont<strong>in</strong>uano a trovare alimento<br />
alla propria fede e vita spirituale,<br />
a determ<strong>in</strong>ate condizioni.<br />
Il provvedimento di Benedetto<br />
XVI prevede che il<br />
Messale di Paolo VI – quello<br />
che siamo abituati ad usare da<br />
quasi quarant’anni - rimanga<br />
la «forma normale» e «ord<strong>in</strong>aria»<br />
della liturgia eucaristica; il<br />
Papa afferma chiaramente che,<br />
<strong>in</strong>vece, il Messale romano<br />
secondo il rito stabilito dal<br />
Concilio di Trento, promulgato<br />
da s. Pio V e vigente f<strong>in</strong>o al<br />
1970 nella edizione rivista dal beato<br />
Giovanni XXIII nel 1962, può essere<br />
usato come forma «straord<strong>in</strong>aria»<br />
(per comodità, d’ora <strong>in</strong> poi lo chiameremo<br />
Rito trident<strong>in</strong>o o di s. Pio V o<br />
di papa Giovanni).<br />
Tale forma di celebrazione è possibile<br />
nei giorni feriali e, <strong>in</strong> ragione di<br />
una sola volta ogni s<strong>in</strong>gola<br />
Domenica, anche <strong>in</strong> quelli festivi.<br />
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - vita parrocchiale<br />
Il Motu proprio “Summorum Pontificum”<br />
1 - nella nostra Parrocchia<br />
Una vecchia immag<strong>in</strong>e della Pieve, <strong>in</strong>teressante da vari punti di vista; nel<br />
nostro caso, si notano l’assenza della Mensa per la celebrazione rivolta verso<br />
il popolo e le “carteglorie” per la Messa secondo il Rito trident<strong>in</strong>o<br />
di don Giovanni<br />
Non occorre che ci addentriamo<br />
<strong>in</strong> valutazioni o giustificazioni<br />
riguardo a un provvedimento che il<br />
Papa ha ritenuto necessario o utile<br />
per il bene della Chiesa: Roma locuta<br />
est, causa f<strong>in</strong>ita est, si diceva una volta<br />
(Roma ha parlato, la questione è f<strong>in</strong>ita),<br />
e tanto basta.<br />
Ci domandiamo <strong>in</strong>vece: quale attuazione<br />
si potrà avere nella nostra<br />
Parrocchia di tale facoltà?<br />
Amodo di premessa, sgomberiamo<br />
il campo da un equivoco,<br />
giornalistico, ma non solo: il dilemma<br />
non è “lat<strong>in</strong>o sì-lat<strong>in</strong>o no”: quella<br />
della l<strong>in</strong>gua è una falsa questione,<br />
poiché è sempre stato possibile celebrare<br />
la Messa <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o - ben<strong>in</strong>teso,<br />
secondo il rito di Paolo VI (1970) – e,<br />
<strong>in</strong>fatti, la Domenica, <strong>in</strong> Cattedrale,<br />
una delle Messe d’orario viene celebrata<br />
nella l<strong>in</strong>gua suddetta.<br />
Il problema è la forma del rito utilizzato.<br />
Chi ha fatto a tempo a sperimentarla,<br />
ricorda almeno<br />
vagamente che il modo con<br />
cui la Messa veniva celebrata<br />
f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e degli anni ’60,<br />
<strong>in</strong> alcune cose più o meno<br />
secondarie, differiva dall’attuale.<br />
Esso, comunque, ha<br />
sempre compreso la sequenza:<br />
atto penitenziale – <strong>in</strong>no di<br />
lode – Liturgia della Parola –<br />
Liturgia Eucaristica (<strong>in</strong>tesa<br />
come memoriale del Sacrificio<br />
di Cristo, sua Presenza<br />
reale e Comunione).<br />
Mons. A. Plotti, vescovo<br />
di Pisa, già amico del<br />
nostro don Tarcisio e, per<br />
questo, più volte venuto tra<br />
noi per amm<strong>in</strong>istrare la<br />
Cresima durante il parrocchiato<br />
di lui, ha <strong>in</strong>dicato alla<br />
sua diocesi i criteri per la corretta<br />
attuazione del Motu proprio;<br />
non <strong>in</strong> senso restrittivo<br />
rispetto a quanto il Papa ha <strong>in</strong>dicato,<br />
ma precisamente a partire da<br />
quanto egli Lourdes ha scritto. Qua e là, nelle<br />
frasi tra virgolette (“ ”), ci riferiamo<br />
al suo documento che, a motivo del<br />
grande equilibrio, sento di condividere,<br />
anche <strong>in</strong> seguito alla discussione<br />
fatta <strong>in</strong> Consiglio Pastorale.<br />
Una prima condizione per l’utilizzo<br />
della forma straord<strong>in</strong>aria<br />
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