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verbale13 settembre - Città di Seriate

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COPIA<br />

Seduta Consiglio comunale<br />

13 <strong>settembre</strong> 2012<br />

VERBALE DI DIBATTITO DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Seconda seduta per esame delle osservazioni e approvazione definitiva del<br />

piano <strong>di</strong> governo del territorio ai sensi della legge regionale 12/2005. Punto 1<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno. Verbale <strong>di</strong> Consiglio comunale relativo alla deliberazione n.<br />

28 del 15 <strong>settembre</strong> 2012.<br />

Il Presidente riprende la seduta dall’osservazione n. 21, che <strong>di</strong>ce sarà trattata<br />

singolarmente come in<strong>di</strong>cato nella seduta precedente e poi <strong>di</strong>ce che si proseguirà nella<br />

<strong>di</strong>scussione a gruppi <strong>di</strong> osservazioni omogenee. Il consigliere Amaglio propone <strong>di</strong> fare<br />

una pausa <strong>di</strong> cinque o <strong>di</strong>eci minuti alle 22.30. Il Presidente prende atto della richiesta e<br />

procede all’esame dell’osservazione n. 21 dando la parola all’architetto Cerea che<br />

introduce l’osservazione che è relativa alla via Marconi e in particolare all’area<br />

dell’impianto produttivo Mazzoleni. Dice che la previsione del Pgt in<strong>di</strong>vidua quest’area<br />

nell’ambito <strong>di</strong> trasformazione numero otto, che vede una volumetria attuale <strong>di</strong><br />

centomila metri cubi. Prosegue <strong>di</strong>cendo che la proposta <strong>di</strong> piano è <strong>di</strong> circa la metà della<br />

volumetria attualmente esistente, con la previsione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> servizi. L’osservante<br />

chiede un incremento della capacità e<strong>di</strong>ficatoria <strong>di</strong> altri tremila metri quadri <strong>di</strong> superficie<br />

lorda <strong>di</strong> pavimento che corrispondono a circa <strong>di</strong>ecimila metri cubi <strong>di</strong> carico e <strong>di</strong> peso<br />

inse<strong>di</strong>ativo. Dice che la proposta dell’Amministrazione è quella del non accoglimento. Il<br />

Presidente cede la parola per le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto al consigliere Finazzi che <strong>di</strong>ce che<br />

il suo gruppo aveva presentato un’osservazione nella quale si chiedeva che quest’area<br />

non fosse e<strong>di</strong>ficata e quin<strong>di</strong> dato che c’è la volontà dell’Amministrazione <strong>di</strong> procedere in<br />

tal senso, chiede <strong>di</strong> non concedere altro spazio al fine <strong>di</strong> non consumare altre aree e altro<br />

suolo come per l’ AT9 e l’ AT10. Chiede <strong>di</strong> concedere <strong>di</strong> più a chi realizza in questo luogo<br />

evitando in questo modo <strong>di</strong> utilizzare nuovo territorio del Comune. Il Presidente cede la<br />

parola al consigliere Amaglio il quale chiede quale sia l’estensione dell’area relativa<br />

all’osservazione n. 21. Dice che le motivazioni esposte nelle controdeduzioni sono<br />

con<strong>di</strong>visibili. Sostiene che è un’area importante e strategica. Dice che si tratta <strong>di</strong> un’area<br />

ad alta densità abitativa e in termini <strong>di</strong> servizi comuni sarà fondamentale svilupparla nel<br />

modo migliore. Afferma che si cerca <strong>di</strong> trovare un equilibrio tra la giusta copertura <strong>di</strong><br />

suolo e la realizzabilità da parte del privato. Crede sia interesse della collettività che<br />

quest’area proceda e possa avere uno sviluppo, sia come bonifica che come offerta <strong>di</strong><br />

servizi. Vuole capire la proporzione della richiesta del privato e gli interessi della<br />

collettività. Il Presidente cede la parola al consigliere Reseghetti il quale chiede <strong>di</strong><br />

valutare insieme le osservazioni che interessano quest’area, anche se attengono a


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 2 <strong>di</strong> 25<br />

<strong>di</strong>verse richieste tra <strong>di</strong> loro e non sempre coerenti. Propone <strong>di</strong> ragionare insieme poiché<br />

dalle valutazioni fatte, anche dai colleghi consiglieri, emergono delle considerazioni<br />

generali. Il Presidente risponde che si è deciso <strong>di</strong> utilizzare un criterio <strong>di</strong> omogeneità<br />

“geografica” per la trattazione congiunta <strong>di</strong> alcune osservazioni. Dice che questa<br />

osservazione verrà trattata singolarmente e in caso dovessero emergere altre<br />

osservazioni inerenti questa stessa zona, verranno trattate congiuntamente. Il<br />

consigliere Reseghetti <strong>di</strong>ce che sarebbe utile fare questo tipo <strong>di</strong> scelta, sia per snellire i<br />

lavori del Consiglio, sia per creare una <strong>di</strong>scussione più corposa e opportuna. Il Presidente<br />

cede la parola al consigliere Cristian Vezzoli che intende fare una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto<br />

su questa osservazione. Dice che l’area in questione ha goduto già <strong>di</strong> un ampliamento in<br />

sede <strong>di</strong> Vas rispetto ai parametri iniziali, che i costi legati alla bonifica dell’area non sono<br />

da far ricadere sulla comunità e sono a suo parere imputabili alla destinazione che è<br />

stata attribuita. Prosegue <strong>di</strong>cendo che a suo avviso non ha senso che la proprietà<br />

richieda un aumento della volumetria in ragione del sostenimento dei costi per la<br />

bonifica. Dice che la sostenibilità dell’operazione va valutata anche tenendo conto che<br />

l’area si trova nel centro <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>. Esprime parere favorevole al rigetto dell’osservazione<br />

per i motivi espressi nella controdeduzione. L’architetto Cerea precisa il dato della<br />

superficie che è <strong>di</strong> 32.300 metri <strong>di</strong> area. Il Presidente apre la votazione sulla<br />

controdeduzione all’osservazione n. 21, presentata da Pagnoncelli Giovanni per conto<br />

della <strong>di</strong>tta Mazzoleni Industriale Commerciale S.p.A. protocollo 11299, con proposta <strong>di</strong><br />

non accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n.<br />

22. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che l’osservazione riguarda la riconferma <strong>di</strong> una previsione<br />

urbanistica e <strong>di</strong> una situazione e<strong>di</strong>lizia già esistente, consistente in un impianto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione carburante sulla statale che collega <strong>Seriate</strong> a Zanica. Dice che era già<br />

prevista nel Prg ed ha subito una riduzione con il Pgt. Dice che l’Amministrazione gli<br />

riconferma la previsione. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio il quale<br />

chiede se la volontà dell’utente era quella <strong>di</strong> installare impianti per gpl e metano.<br />

L’architetto Cerea conferma che l’intenzione del richiedente era quella espressa dal<br />

consigliere, con l’istallazione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> metano e gas, anche<br />

perché afferma che, in questo momento, la Regione sta incentivando l’installazione <strong>di</strong><br />

questa tipologia <strong>di</strong> impianti. Il consigliere Amaglio sottolinea la nota positiva <strong>di</strong> questo<br />

nuovo possibile intervento, perché l’impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> metano più vicino a<br />

<strong>Seriate</strong> è situato in via Gavazzeni e quin<strong>di</strong> c’è richiesta in zona. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 22 presentata da Rossi Cesare in<br />

nome e per conto della Ke.Ro Impianti protocollo 11494, con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata all’unanimità. Il Presidente<br />

cede la parola all’architetto Cerea per la trattazione congiunta delle osservazioni n. 17 e<br />

n. 135. L’architetto Cerea spiega che le due osservazioni riguardano un’area posta in<br />

prossimità del confine con Brusaporto, in una collaterale <strong>di</strong> via Brusaporto. Dice che<br />

l’area ricade in parte nella fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale e rispetto alla previsione del Prg<br />

vigente, nel Pgt è stata inserita tutta come area a verde privato. Prosegue <strong>di</strong>cendo che<br />

nel Prg vigente parte <strong>di</strong> quest’area era classificata a zona residenziale. Dice che i<br />

richiedenti, anche a seguito del contenzioso in atto, chiedono <strong>di</strong> non ridurre la previsione<br />

rispetto al Prg, e che gli sia almeno mantenuta quella capacità urbanistica. L’altro aspetto<br />

è relativo alla fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale, che nel vecchio Prg era tracciata a meno <strong>di</strong><br />

cinquanta metri rispetto al cimitero <strong>di</strong> Brusaporto. Spiega invece che nel Pgt è stata<br />

ripristinata la fascia <strong>di</strong> rispetto corretta e si ripristina la capacità e<strong>di</strong>ficatoria che si potrà<br />

solo realizzare al <strong>di</strong> fuori dalla fascia <strong>di</strong> rispetto, <strong>di</strong>scorso che vale per entrambe le


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 3 <strong>di</strong> 25<br />

osservazioni. Dice che l’osservazione n. 17 è stata presentata dal legale della proprietà,<br />

mentre l’osservazione n. 135 è stata implementata e presentata dalla proprietà stessa. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Finazzi il quale chiede all’architetto Cerea quale<br />

sia la <strong>di</strong>fferenza, in termini quantitativi, <strong>di</strong> capacità e<strong>di</strong>ficatoria in metri quadri o in metri<br />

cubi, se viene ripristinato l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità previsto nel Prg rispetto a quello previsto<br />

nell’adozione del Pgt. L’architetto Cerea risponde che si concederà la volumetria che<br />

era prevista nel Prg, perché <strong>di</strong> fatto in quest’area si è già costruito e l’Amministrazione<br />

andrà solo a confermare le volumetrie che erano contenute nel Prg. Il consigliere<br />

Finazzi chiede <strong>di</strong> sapere quale impatto si possa creare sulle cifre del Pgt adottato,<br />

rispetto a quello approvato con le osservazioni pervenute. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che<br />

non c’è <strong>di</strong>fferenza, perché quest’area è già e<strong>di</strong>ficata ed è stata anche oggetto <strong>di</strong><br />

un’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> demolizione perché la proprietà ha costruito parte dell’e<strong>di</strong>ficio all’interno<br />

dei cinquanta metri della fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale. Il consigliere Finazzi chiede<br />

quin<strong>di</strong> se con l’approvazione del Pgt gli si evita la demolizione. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce<br />

che c’è un contenzioso aperto in proposito e l’Amministrazione conferma una determinata<br />

volumetria per poter costruire, ma <strong>di</strong>ce anche che tale volumetria deve essere e<strong>di</strong>ficata<br />

interamente al <strong>di</strong> fuori della fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale e il Comune non può ridurre<br />

questa fascia <strong>di</strong> qualche metro perché la proprietà non ha rispettato il limite prescritto.<br />

Sottolinea che questo limite <strong>di</strong> cinquanta metri è contenuto in una norma del testo unico<br />

sanitario, e pertanto è inderogabile. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Reseghetti che chiede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la posizione dell’e<strong>di</strong>ficato. Il Presidente specifica<br />

che si tratta <strong>di</strong> via Montanara. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che sarà a cavallo con il<br />

perimetro e si metterà una superficie corrispondente in modo che moltiplicata per 1,5<br />

possa generale quella volumetria. Riba<strong>di</strong>sce quin<strong>di</strong> che quella volumetria sarà<br />

confermata, con l’accortezza che si dovrà costruire fuori da quel perimetro. Il<br />

consigliere Reseghetti chiede se questo potrà essere fattibile. L’architetto Cerea<br />

conferma quanto detto, perché se una capacità e<strong>di</strong>ficatoria è inserita all’interno <strong>di</strong> una<br />

fascia <strong>di</strong> rispetto o <strong>di</strong> un limite <strong>di</strong> arretramento, può anche essere realizzata al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong><br />

quel perimetro. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio che chiede se è<br />

fattibile sviluppare questa volumetria nella parte <strong>di</strong> spazio in<strong>di</strong>cato. Dice che per<br />

comprendere la cosa occorre conoscere la vicenda nel suo insieme e inoltre chiede se il<br />

volume che si riconosce può essere traslato altrove, secondo le regole in vigore.<br />

L’architetto Cerea specifica che la volumetria residua può essere trasferita e se il lotto<br />

in parte non è e<strong>di</strong>ficato, potrebbe concentrare tutta la volumetria nel lotto a fianco,<br />

sommarla a quella e realizzare la sua costruzione. Il Presidente passa la parola al<br />

consigliere Vallenzasca che chiede un chiarimento sulle fasce <strong>di</strong> rispetto. Chiede qual’è<br />

l’autorità che stabilisce il limite delle fasce, perché gli pare <strong>di</strong> capire che poi talvolta<br />

qualcuno chiede delle deroghe. L’architetto Cerea risponde che ci sono <strong>di</strong>sposizioni<br />

normative a livello nazionale che fissano dei limiti <strong>di</strong> arretramento e che sono<br />

inderogabili, perché nascono da norme nazionali che non possono essere mo<strong>di</strong>ficate né<br />

dalla Regione né dal Comune essendo <strong>di</strong> esclusiva competenza dello Stato. Porta ad<br />

esempio i cinquanta metri della fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale, che rappresentano il<br />

minimo, perché <strong>di</strong>ce che le fasce <strong>di</strong> rispetto in linea teorica, dovrebbero essere <strong>di</strong><br />

duecento metri. Spiega che ci sono delle fasce <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> tipo ambientale che non<br />

<strong>di</strong>scendono da specifiche normative, come la fascia <strong>di</strong> rispetto ambientale introdotta nel<br />

Pgt, che rappresenta una scelta <strong>di</strong> questa Amministrazione. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 17 presentata dall’avvocato Ferrari<br />

Italo protocollo 11202 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento dell’Amministrazione. La<br />

controdeduzione viene approvata. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 4 <strong>di</strong> 25<br />

all’osservazione n. 135 presentata da Filippoli Giorgio in nome e per conto della <strong>di</strong>tta F.lli<br />

Filippoli s.r.l. protocollo 12377 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione delle osservazioni n. 58 e n. 59 caratterizzate<br />

da una omogeneità. In riferimento alla n. 58 <strong>di</strong>ce che la stessa è relativa a via Volta, una<br />

collaterale <strong>di</strong> via Sottoripa e <strong>di</strong>ce che è strettamente collegata all’osservazione n. 59.<br />

L’osservante chiede che venga ripristinata la situazione convenzionata nel 2009 come<br />

area e<strong>di</strong>ficabile, come da Prg. Cerea <strong>di</strong>ce che gli uffici comunali hanno commesso una<br />

<strong>di</strong>sattenzione in quanto lo stesso stava procedendo con la presentazione <strong>di</strong> un permesso<br />

<strong>di</strong> costruire. Riba<strong>di</strong>sce infine che verrà confermata la previsione che aveva<br />

convenzionato. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi che rimarca l’errore<br />

dell’Amministrazione. Chiede se la volumetria è la stessa o se è variata rispetto<br />

all’adozione del Pgt. Domanda inoltre se il peso inse<strong>di</strong>ativo era stato previsto al momento<br />

dell’adozione del Pgt. L’architetto Cerea risponde che la volumetria è identica perché è<br />

già stata attuata e l’area è stata recepita in termini numerici dall’estensore e per tanto<br />

già calcolata. Dice infatti che non si tratta <strong>di</strong> nuove aree o nuove volumetrie non attuate.<br />

Il consigliere Finazzi specifica che pensava, che non fosse stata inserita in fase <strong>di</strong><br />

adozione e quin<strong>di</strong> che la stessa andasse aggiunta. L’architetto Cerea risponde che il<br />

calcolo sul peso inse<strong>di</strong>ativo riguarda ciò che è nuovo e non ciò che già è convenzionato in<br />

fase attuativa. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio il quale afferma che<br />

in quest’area erano stati posti servizi pubblici e che quin<strong>di</strong> non poteva generare un<br />

quantitativo volumetrico calcolato ai fini della popolazione. Chiede però se l’errore è <strong>di</strong><br />

natura cartografica e quin<strong>di</strong> numericamente quantificato correttamente. L’architetto<br />

Cerea riba<strong>di</strong>sce che l’errore è meramente cartografico. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Morgan Cortinovis che chiede se questo errore va ad influire sul calcolo<br />

delle nuove volumetrie. L’architetto Cerea risponde che questo piano era già e<strong>di</strong>ficabile<br />

e quasi tutto già e<strong>di</strong>ficato, quin<strong>di</strong> mancando solo questo lotto, il peso inse<strong>di</strong>ativo era già<br />

stato considerato nel vecchio Prg, e tra adozione ed approvazione non cambia nulla. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 58 presentata da<br />

Oberti Alberto & C. s.n.c. Costruzioni E<strong>di</strong>li protocollo 12161 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 59 presentata da Oberti Alberto & C.<br />

s.n.c. Costruzioni E<strong>di</strong>li protocollo 12162 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione delle osservazioni n. 118 e n. 122. L’architetto<br />

Cerea <strong>di</strong>ce che le due osservazioni sono identiche e riguardano la via Lunga ed il confine<br />

con Bergamo, quin<strong>di</strong> l’area in prossimità della fiera. Spiega che l’osservante chiede <strong>di</strong><br />

essere escluso dall’ambito <strong>di</strong> trasformazione 7 in quanto quest’area, già <strong>di</strong> loro proprietà,<br />

è già destinata all’impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti. Ritiene corretta questa<br />

osservazione. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n.<br />

118 presentata da Zorzi Irene Maria Giovanna per conto della <strong>di</strong>tta Shell Italia S.p.A.<br />

protocollo 12314 con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione<br />

viene approvata. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione<br />

n. 122 presentata da Zorzi Irene Maria Giovanna per conto della <strong>di</strong>tta Shell Italia S.p.A.<br />

protocollo 12329 con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione<br />

viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

delle osservazioni n. 75 e n. 143 che hanno due osservanti <strong>di</strong>versi. L’architetto Cerea<br />

<strong>di</strong>ce che le due osservazioni riguardano la zona <strong>di</strong> Comonte. Per quanto riguarda la<br />

numero 75 l’osservante chiede che venga trasformata la sua area attualmente a verde,


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 5 <strong>di</strong> 25<br />

riperimetrando tutto un ambito e facendone uno unico; mentre per la numero 143<br />

l’osservante chiede la riperimetrazione dell’ambito <strong>di</strong> trasformazione, in quanto parte<br />

dell’area all’interno <strong>di</strong> questa previsione urbanistica <strong>di</strong> piano attuativo convenzionato non<br />

è <strong>di</strong> sua proprietà, e quin<strong>di</strong> chiede che venga stralciata una piccola striscia che fa parte<br />

dell’osservazione numero 75. L’Amministrazione propone il non accoglimento della n. 75<br />

ed il parziale accoglimento della n. 143 relativa alla fascia della n. 75, mentre per ciò che<br />

concerne la perimetrazione viene confermata la situazione <strong>di</strong> fatto. Il Presidente dà la<br />

parola al consigliere Finazzi il quale fa notare che nel vecchio Prg entrambe le aree<br />

erano e<strong>di</strong>ficabili, mentre ora l’Amministrazione ha deciso che una parte <strong>di</strong>venta e<strong>di</strong>ficabile<br />

mentre l’altra rimane ad area verde. Chiede quale sia il criterio adottato<br />

dall’Amministrazione in questa scelta e vuole capire perché questi citta<strong>di</strong>ni hanno subito<br />

un trattamento <strong>di</strong>verso. Ricorda che il lotto a verde rimane vicino all’area residenziale,<br />

mentre il lotto che viene e<strong>di</strong>ficato a sinistra rimane vicino ad un’area industriale e <strong>di</strong>ce<br />

che forse avrebbe avuto più senso fare il contrario, quin<strong>di</strong> mantenere una striscia <strong>di</strong><br />

verde tra l’inse<strong>di</strong>amento residenziale e l’area industriale. Vuole sapere quali sono le<br />

scelte dell’Amministrazione in sede <strong>di</strong> adozione. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Amaglio che chiede quali conseguenze negative porti la richiesta <strong>di</strong><br />

riperimetrazione del privato, e <strong>di</strong> contro chiede quali siano i vantaggi per la collettività<br />

che l’Amministrazione in<strong>di</strong>vidua nel respingere entrambe le osservazioni. Il Presidente<br />

cede la parola all’architetto Cerea che <strong>di</strong>ce per quest’area era già prevista<br />

un’e<strong>di</strong>ficazione, ma non è mai partita perché non c’è mai stato l’accordo tra i richiedenti<br />

per poter poi dare l’attuazione a questa previsione. La scelta <strong>di</strong> mantenere quella<br />

previsione a parcheggio è perché questa ha una facile accessibilità rispetto alla via<br />

Comonte, mentre l’altro è un lotto intercluso e la proprietà mai ha messo in gioco la<br />

possibilità <strong>di</strong> poter entrare o passare all’interno della sua abitazione e <strong>di</strong> creare un<br />

collegamento o un’accessibilità che permettesse poi <strong>di</strong> entrare all’interno del suo lotto.<br />

Dice che questo lotto sul lato sinistro ha una facile accessibilità e dà la possibilità <strong>di</strong><br />

realizzare dei parcheggi e pertanto è più confacente a questa previsione, mentre l’altra<br />

no. In questo processo sono nate un po’ <strong>di</strong> polemiche, ma <strong>di</strong>ce che alla fine<br />

l’Amministrazione deve operare delle scelte e se il proprietario non e<strong>di</strong>fica in <strong>di</strong>eci o<br />

vent’anni e non trova un accordo, l’Amministrazione giustamente fa delle scelte. Anche in<br />

questo caso, <strong>di</strong>ce Cerea, a parte la piccola striscia che coinvolge l’altra proprietà, rimane<br />

come in fase <strong>di</strong> adozione. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 75 presentata da Valoti Ottavio, Clau<strong>di</strong>o e Morelli Lucia, protocollo<br />

12213 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 143<br />

presentata dagli architetti Clivati Guglielmo e Cortesi Lodovico Guido in nome e per conto<br />

<strong>di</strong> Clivati Mario, Valoti Beniamino, Valoti Benedetto protocollo 12404, con proposta <strong>di</strong><br />

parziale accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente passa la parola all’architetto Cerea per la presentazione delle osservazioni n.<br />

131 e n. 133. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che afferiscono alla zona <strong>di</strong> Comonte e che sono<br />

legate poiché è lo stesso osservante che chiede venga ripristinata quella previsione <strong>di</strong><br />

strada affinché si ritorni alla situazione del Prg rispetto all’adozione del Pgt, in quanto si<br />

tratta <strong>di</strong> area privata. Entrambe le aree relative all’osservazione n. 131 e n. 133 verranno<br />

mo<strong>di</strong>ficate nella previsione <strong>di</strong> zona R1 e zona residenziale come era nel Prg. Il Presidente<br />

cede la parola al consigliere Luigi Vezzoli che chiede la previsione d’uso dell’area<br />

interna. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che resta invariata. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Amaglio che chiede delucidazioni in merito alla cartografia delle due<br />

osservazioni. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n.


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 6 <strong>di</strong> 25<br />

131 presentata da Gregis Celestino protocollo 12366 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 133 presentata da Gregis Celestino in<br />

qualità <strong>di</strong> titolare dell’azienda agricola Alce protocollo 12372 con proposta <strong>di</strong><br />

accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente<br />

cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 24. Dice che<br />

l’osservazione riguarda gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione AT9 e AT10 e specifica che<br />

l’osservante richiede la riduzione del peso inse<strong>di</strong>ativo all’interno <strong>di</strong> questi due ambiti e<br />

l’impegno <strong>di</strong> soluzioni progettuali attinenti al paesaggio agricolo. Dice che in tutti gli<br />

ambiti <strong>di</strong> trasformazione vengono garantiti così come tutti gli ambiti <strong>di</strong> compensazione<br />

ambientale e che già tutte le valutazioni volumetriche erano già state ampiamente<br />

<strong>di</strong>scusse in sede si adozione. L’Amministrazione propone il non accoglimento,<br />

mantenendo la previsione <strong>di</strong> questi due ambiti <strong>di</strong> trasformazione così come in sede <strong>di</strong><br />

adozione del Pgt. Il Presidente cede la parola al consigliere Morgan Cortinovis il quale<br />

afferma che si tratta <strong>di</strong> un’osservazione presentata su in<strong>di</strong>cazione del partito <strong>di</strong><br />

Rifondazione Comunista e ritiene che l’area <strong>di</strong> via Nullo e via Garibal<strong>di</strong> è l’area <strong>di</strong><br />

incisione più importante presente nel Pgt. Dice che si tratta <strong>di</strong> un’area agricola e <strong>di</strong>ce che<br />

questa scelta si poteva evitare. Sottolinea che è vero che era già presente nella variante<br />

al Prg, ma come c’è stata la variazione relativa alla piana <strong>di</strong> San Giuseppe, si sarebbe<br />

potuto intervenire anche in quest’ambito. A suo avviso questa operazione rappresenta<br />

l’ennesimo consumo <strong>di</strong> suolo agricolo e verde della città <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> ed è per questo che<br />

nell’osservazione si chiede <strong>di</strong> stralciare quest’intervento dal Piano <strong>di</strong> governo del<br />

territorio. Dice che sono quin<strong>di</strong>cimila metri quadrati, quin<strong>di</strong> un’area molto importante,<br />

anche se l’Amministrazione ha sostenuto che si tratta <strong>di</strong> un’area e<strong>di</strong>ficabile che va a<br />

completamento <strong>di</strong> ciò che è già stato costruito. Dice che applicando questo<br />

ragionamento si procede all’e<strong>di</strong>ficazione infinita e lo spazio verde che da <strong>Seriate</strong> va verso<br />

Grassobbio si sta sempre più riducendo. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Amaglio che fa una considerazione <strong>di</strong> carattere generale relativa alla controdeduzione,<br />

nel punto in cui si giustifica la scelta definendola come compatibile con le <strong>di</strong>namiche<br />

demografiche <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> e con gli obiettivi complessivi del piano stesso. Dice che fa<br />

piacere che si evidenzi come le previsioni delle <strong>di</strong>namiche demografiche siano un valore<br />

da considerare atten<strong>di</strong>bile e che l’Amministrazione le abbia tenute presenti per la scelta<br />

fatta, che va a sod<strong>di</strong>sfare una previsione <strong>di</strong> domanda. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Vallenzasca il quale <strong>di</strong>ce che il suo gruppo è favorevole ad accogliere<br />

l’osservazione n. 24 e contrario quin<strong>di</strong> alla controdeduzione all’osservazione proposta<br />

dall’Amministrazione. Ricorda che anche il suo gruppo ha proposto un’osservazione molto<br />

restrittiva su questi due ambiti <strong>di</strong> trasformazione e <strong>di</strong>ce che gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione<br />

sono stati il motivo per cui, in generale, hanno votato contro l’adozione del Pgt. Spiega<br />

che sugli ambiti <strong>di</strong> trasformazione hanno presentato puntualmente tutte le osservazioni e<br />

sugli stessi non hanno proposto solo la riduzione del carico inse<strong>di</strong>ativo, ma ad<strong>di</strong>rittura<br />

hanno chiesto <strong>di</strong> mantenere la destinazione a terreno agricolo o verde. Fa una riflessione<br />

in generale sull’urbanistica che può valere anche per le altre osservazioni presentate dal<br />

suo gruppo e <strong>di</strong>ce che guardando la cartina, gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione sono tutti nel<br />

perimetro esterno della città. A supporto <strong>di</strong> quanto appena detto, sottolinea che quattro<br />

ambiti sono al confine con Gorle, il n. cinque è al confine con Pedrengo, il numero sei e il<br />

numero sette sono al confine con Bergamo, l’otto dell’area ex Mazzoleni in centro alla<br />

città e il nove e il <strong>di</strong>eci nell’area sud, al confine con le aree ver<strong>di</strong> tangenti l’asse<br />

interurbano. Prosegue <strong>di</strong>cendo che al suo gruppo sembra che, da un punto <strong>di</strong> vista<br />

urbanistico, ci sia la città che si espande e contemporaneamente erode le zone <strong>di</strong> confine


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 7 <strong>di</strong> 25<br />

con le altre città e le aree ver<strong>di</strong>. Dice che si tratta <strong>di</strong> una caratteristica tipica degli<br />

hinterland delle città, dove non si <strong>di</strong>stingue più il capoluogo dalla prima fascia<br />

dell’hinterland. Sottolinea che non si <strong>di</strong>stingue più Bergamo da <strong>Seriate</strong> o da Curno o da<br />

Ponteranica, e rileva che si stia intaccando anche la seconda cintura, non <strong>di</strong>stinguendo<br />

più <strong>Seriate</strong> da Gorle, <strong>Seriate</strong> da Pedrengo. Ritiene che sarebbe bello <strong>di</strong>stinguere le città e<br />

i paesi attraverso un’area verde che rimarchi l’in<strong>di</strong>vidualità <strong>di</strong> una determinata citta<strong>di</strong>na,<br />

ma qui ritiene non ci sia più soluzione <strong>di</strong> continuità. Dichiara che quanto appena<br />

enunciato sarà il criterio che il suo gruppo adotterà al fine <strong>di</strong> votare contro tutte le<br />

proposte <strong>di</strong> controdeduzione alle osservazioni presentate dall’Amministrazione negli<br />

ambiti <strong>di</strong> trasformazione. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi che chiede<br />

un chiarimento su chi debba preparare il documento <strong>di</strong> inquadramento che includa gli<br />

ambiti, in modo tale da stabilire delle linee guida che consentano una pianificazione<br />

complessiva della macroarea volta anche alla tutela del contesto agricolo circostante, e<br />

chiede chi lo approverà. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea, il quale<br />

risponde che il documento <strong>di</strong> inquadramento relativo agli ambiti nove e <strong>di</strong>eci dovrà<br />

essere fatto dal primo operatore che parte e che pone le basi ad una progettazione<br />

unitaria <strong>di</strong> questa zona. Pensa che il primo ambito a partire sarà l’AT9, poiché l’AT10<br />

presenta altre peculiarità con un’azienda già esistente. Dice che sarà compito<br />

dell’Amministrazione comunale, in particolare della Giunta approvare il documento <strong>di</strong><br />

inquadramento, in quanto con le mo<strong>di</strong>fiche regionali, la competenza dell’approvazione dei<br />

piani attuativi per i Comuni superiori ai quin<strong>di</strong>cimila abitanti è passata dal Consiglio<br />

comunale alla Giunta comunale. Il Presidente dà la parola al consigliere Cristian<br />

Vezzoli che esprime delle osservazioni generiche sugli ambiti e specifiche a<br />

quest’osservazione, legandole al <strong>di</strong>scorso fatto dal consigliere Vallenzasca. Dice che<br />

l’Amministrazione ha l’obiettivo <strong>di</strong> riqualificare le aree poste all’interno degli ambiti 1, 2,<br />

3 e 4, ma senza trasformarle da agricole a residenziali, perché non si tratta <strong>di</strong> aree<br />

agricole. Per l’AT9 infatti, è prevista una ridefinizione dei confini, mentre per l’AT10 è<br />

prevista la riconversione <strong>di</strong> un’area industriale. Sottolinea che la riconversione porterà un<br />

miglioramento alla città e ciò fa parte del programma politico dell’Amministrazione. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Reseghetti che riba<strong>di</strong>sce quanto già<br />

sottolineato dal collega che lo ha preceduto. Ritiene che la riqualificazione dei primi<br />

quattro ambiti, a confine con Gorle creano <strong>di</strong>scontinuità, poiché quest’area <strong>di</strong> Gorle ha<br />

una vocazione artigianale ed industriale, mentre la previsione <strong>di</strong> riqualificazione dell’area<br />

prossima <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> porterà a ridefinire la tipologia e<strong>di</strong>ficatoria, dotando le aree <strong>di</strong> servizi<br />

e <strong>di</strong> standard <strong>di</strong> verde, con possibilità <strong>di</strong> fruizione anche parzialmente della sponda<br />

destra del fiume. Continua <strong>di</strong>cendo che da un lato ci sarebbero le industrie e dall’altro ci<br />

sarebbe la città <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> con una <strong>di</strong>scontinuità. Conclude <strong>di</strong>cendo che la riqualificazione<br />

dell’AT9 e dell’AT10 quin<strong>di</strong> crea, se attuata in questi termini dagli operatori, un percorso<br />

urbanistico corretto della città con una fascia verde importante che a sud rimane. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 24 presentata da<br />

Maltempi Mario protocollo 11506 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento dell’Amministrazione.<br />

La proposta viene approvata. Il Presidente passa la parola all’architetto Cerea per la<br />

presentazione dell’osservazione n. 25 che riguarda l’AT6. Dice che l’osservante richiede<br />

che il Pgt in<strong>di</strong>vidui tutta l’area a funzione pubblica. L’architetto <strong>di</strong>ce che la maggior parte<br />

delle aree dell’ambito dovranno essere cedute all’Amministrazione con una previsione <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>ficazione molto contenuta e in considerazione <strong>di</strong> ciò l’Amministrazione propone il non<br />

accoglimento dell’osservazione. Il Presidente cede la parola al consigliere Morgan<br />

Cortinovis il quale rende noto che si tratta <strong>di</strong> un’osservazione presentata per conto del<br />

suo partito. Dice che via Machiavelli è stata negli ultimi quin<strong>di</strong>ci anni una zona


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 8 <strong>di</strong> 25<br />

fortemente urbanizzata, quin<strong>di</strong>, pur ammettendo che l’intervento non sia pesantissimo,<br />

chiede <strong>di</strong> ridurlo perché comunque si va a costruire. Il suo gruppo chiede<br />

all’Amministrazione se c’è una reale esigenza <strong>di</strong> abitazioni, perché ritengono nuovamente<br />

che queste case saranno costruite per rimanere invendute nei prossimi anni, come è<br />

accaduto a tantissime nuove abitazioni a <strong>Seriate</strong>. Dice che si chiedevano funzioni<br />

pubbliche perché si deve costruire la scuola, anche se è prevista dall’altra parte <strong>di</strong> via<br />

Italia e fa sempre parte dello stesso quartiere a nord <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>, oppure si <strong>di</strong>ce che<br />

potrebbe esserci un ufficio postale che tanto sta caro al Sindaco. Chiede perché si debba<br />

sempre includere un po’ <strong>di</strong> residenziale in una zona fortemente urbanizzata. Il Presidente<br />

cede la parola al consigliere Vallenzasca il quale fa riferimento alla precedente seduta<br />

quando si è analizzata l’osservazione n. 4 proposta dall’Arpa, ed in particolare al<br />

sottopunto sette, relativo all’ambito <strong>di</strong> trasformazione n. 6. In proposito ricorda che<br />

l’Arpa chiedeva attenzione alla fascia <strong>di</strong> rispetto della ferrovia, e quin<strong>di</strong> chiede se questa<br />

osservazione è stata fatta perché non prevista dalle previsioni <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione del Pgt o se<br />

chiesta come rafforzativo. Domanda inoltre se sia previsto un sottopasso pedonale che<br />

sbuchi in zona fiera e richiede se il Comune <strong>di</strong> Bergamo abbia fornito aggiornamenti<br />

relativi alla tangenziale che doveva arrivare dalla Cela<strong>di</strong>na alla zona Fiera, in quanto<br />

ritiene che questa zona sia già fortemente e<strong>di</strong>ficata. Sottolinea anche l’intenso traffico<br />

che quin<strong>di</strong> si riversa su via Italia. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea il<br />

quale precisa che questo ambito è stato creato come una previsione e con un<br />

ragionamento al pari degli ambiti 1, 2, 3 e 4. Attualmente <strong>di</strong>ce che è presente una zona<br />

industriale e la previsione al quale si è pervenuti prevede uno scenario relativo al caso in<br />

cui queste aziende dovessero <strong>di</strong>smettere la loro attività e trasferirsi in altra zona. Dal<br />

punto <strong>di</strong> vista volumetrico riba<strong>di</strong>sce che la previsione fatta è stata ridotta ai minimi<br />

termini. Ritiene improbabile e tecnicamente inattuabile che una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong>smetta la propria<br />

attività e <strong>di</strong> sua iniziativa possa cedere o regalare un’area <strong>di</strong> trentamila metri quadri a<br />

fronte anche <strong>di</strong> costi <strong>di</strong> demolizione da sostenere. Nella previsione quin<strong>di</strong><br />

l’Amministrazione ha cercato <strong>di</strong> capire quale possa essere il filo conduttore <strong>di</strong> tutto il<br />

processo, stu<strong>di</strong>ando la zona. Prosegue <strong>di</strong>cendo che inserire una volumetria contenuta è il<br />

risultato <strong>di</strong> un’analisi complessiva. Dice che è vero che parte <strong>di</strong> via Machiavelli è stata<br />

e<strong>di</strong>ficata e che la viabilità dovrà essere valutata, anche in collaborazione con il Comune <strong>di</strong><br />

Bergamo nonostante la bretella sia più spostata rispetto alla fiera e contribuirebbe a non<br />

far gravare il traffico <strong>di</strong> Bergamo nel Comune <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>. Parla <strong>di</strong> atteggiamento<br />

prudenziale attuato dall’Amministrazione in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione delle attività industriali<br />

dell’area. Per quanto riguarda il punto sette dell’osservazione dell’Arpa, <strong>di</strong>ce che lo stesso<br />

deve essere visto come un rafforzativo. Il limite <strong>di</strong> arretramento per le fasce <strong>di</strong> rispetto<br />

ferroviario è <strong>di</strong> venti metri, ma poi entra in gioco la parte normativa legata all’acustica<br />

che impone <strong>di</strong> costruire anche al <strong>di</strong> là dei venti metri con determinate caratteristiche<br />

tecniche. Il Presidente cede la parola al Sindaco il quale interviene sottolineando che, se<br />

tutti questi ambiti dovessero essere trasformati a parchi e servizi pubblici, bisognerebbe<br />

farlo nei prossimi cinque anni e non crede che i finanziamenti pubblici attuali potrebbero<br />

consentire le acquisizioni e le realizzazioni necessarie. Dichiara che sono ipotesi ottime e<br />

che contribuirebbero alla realizzazione <strong>di</strong> una città più bella, ma tuttavia irrealizzabili.<br />

Dice che due sono le ipotesi: o non si interviene o si regolamenta con poca volumetria, e<br />

<strong>di</strong>ce che se le realtà industriali dovessero concludere la loro funzione artigianale, la<br />

seconda ipotesi menzionata, contribuirebbe alla realizzazione <strong>di</strong> un’area residenziale con<br />

una capacità <strong>di</strong> costruzione ridotta. Tale previsione dell’Amministrazione contribuisce<br />

inoltre a rendere l’area omogenea al contesto laterale. Dice che non sono questi i tempi<br />

in cui ci si può permettere <strong>di</strong> acquisire terreni <strong>di</strong> pagarli e <strong>di</strong> costruire. Comprende il


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 9 <strong>di</strong> 25<br />

desiderio del Consigliere Morgan Cortinovis, ma <strong>di</strong>ce che bisogna confrontarsi con la<br />

realtà. Per quanto riguarda la bretella, <strong>di</strong>ce non c’è stata la possibilità <strong>di</strong> partire con i<br />

lavori nonostante la <strong>di</strong>sponibilità dell’Amministrazione a cedere gratuitamente il proprio<br />

terreno per la costruzione. Ricorda che si sono anche tenuti moltissimi incontri con<br />

l’Amministrazione Bruni. Dice che ora Bergamo, come tutte le amministrazioni, è bloccata<br />

dal rispetto del patto <strong>di</strong> stabilità. Dice che il progetto vedrà la luce poiché il progetto era<br />

definito, ma tutto il contesto appare in sofferenza. Assicura che tale realizzazione non è<br />

stata tolta dal progetto delle opere, tuttavia il suo avvio rimane a tutt’oggi incerto. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Reseghetti che fa due tipi <strong>di</strong> considerazioni<br />

oltre a quanto già sottolineato dal Sindaco. La prima <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico e <strong>di</strong>ce infatti<br />

che il costo da far sostenere all’Amministrazione per l’acquisto in quest’area <strong>di</strong> trentamila<br />

metri quadri, a fronte <strong>di</strong> un costo per metro quadro vicino ai cento euro, può arrivare a<br />

tre milioni <strong>di</strong> euro. La seconda considerazione riguarda invece la tipologia <strong>di</strong> intervento.<br />

Dice che è ovvio che la previsione è fatta ipotizzando il momento in cui dovesse venir<br />

meno l’attività presente in quest’area. C’è un’attività <strong>di</strong> stoccaggio <strong>di</strong> carpenteria<br />

metallica e quin<strong>di</strong> sostanzialmente un’attività non pesante ed inquinante, attività che è<br />

più vicina al commercio all’ingrosso che non industriale vera e propria. Dice che le attività<br />

<strong>di</strong> lavorazione sono molto modeste e non inquinanti. L’altra attività che menziona si trova<br />

nell’area verso est, già interessata dalla legge Adamoli, cioè da un piano integrato <strong>di</strong><br />

recupero, ed afferisce ad una attività svolta <strong>di</strong> tipo parame<strong>di</strong>co, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualità e<br />

altrettanto non inquinante. Gli sembra quin<strong>di</strong> che tali attività, anche se dovessero<br />

rimanere, non hanno creato e continuerebbero a non creare situazioni critiche nella zona.<br />

Sostiene che, il confermare l’area come industriale potrebbe dar a<strong>di</strong>to, nel momento in<br />

cui le attività presenti si trasferissero o venissero meno, all’inserimento <strong>di</strong> altre attività <strong>di</strong><br />

tipo industriale o artigianale che potrebbero essere non del tutto compatibili con il resto<br />

del contesto residenziale. Dice che l’aver previsto uno sviluppo <strong>di</strong> questo comparto con<br />

attività <strong>di</strong> tipo residenziale o eventualmente commerciale fino al trenta per cento, gli<br />

sembra che <strong>di</strong>a l’idea <strong>di</strong> una previsione oculata, anche se non è necessariamente detto<br />

che <strong>di</strong> fatto verrà realizzata. Il Presidente rammenta ai consiglieri che non è possibile<br />

fare delle osservazioni politiche in questa fase <strong>di</strong> approvazione del Pgt, e suggerisce <strong>di</strong><br />

limitarsi alla <strong>di</strong>scussione dell’osservazione nei termini dell’osservazione stessa, altrimenti<br />

<strong>di</strong>venta un <strong>di</strong>battito molto più esteso e corposo. Questo per evitare <strong>di</strong> ripetere gli stessi<br />

concetti più volte. Il Presidente dà la parola al consigliere Morgan Cortinovis il quale<br />

<strong>di</strong>ce che sarà contrario al <strong>di</strong>niego dell’osservazione prevista nella controdeduzione<br />

dell’Amministrazione. Ricorda al Sindaco che la bretella che doveva congiungere la zona<br />

fiera a Cela<strong>di</strong>na era già in una fase <strong>di</strong> iter molto avanzato con la precedente<br />

Amministrazione Bruni a Bergamo, tant’è che sottolinea come nell’ultima seduta del<br />

Consiglio comunale del mandato 2004-2009 si è votato il parere al nuovo progetto che<br />

avrebbe interessato dei terreni <strong>di</strong> proprietà comunale. Dice che è stata la Giunta Tentorio<br />

che ha bloccato tutto. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 25 presentata da Intraina Mario protocollo 11509 con proposta <strong>di</strong> non<br />

accoglimento. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 27. L’architetto <strong>di</strong>ce che<br />

l’area interessata si trova in zona Comonte ed è una richiesta <strong>di</strong> introdurre delle serre<br />

temporanee e stagionali su un’area sottoposta a salvaguar<strong>di</strong>a ambientale. Dice che la<br />

norma vieta la realizzazione <strong>di</strong> serre <strong>di</strong> natura industriale. In questo caso si chiede<br />

appunto che sia consentita la realizzazione <strong>di</strong> queste strutture smontabili per il periodo<br />

invernale al fine <strong>di</strong> avere la possibilità <strong>di</strong> coltivare questi terreni. Si è proposto <strong>di</strong><br />

integrare l’articolo dando la possibilità <strong>di</strong> realizzare queste serre che non necessitano <strong>di</strong>


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 10 <strong>di</strong> 25<br />

una normativa specifica in quanto non si e<strong>di</strong>fica. Il Presidente apre la votazione sulla<br />

controdeduzione all’osservazione n. 27 presentata da Federici Delfina e Gregis Celestino<br />

protocollo 11549 con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione<br />

viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 28. Spiega che l’osservante chiede che venga tolta la previsione <strong>di</strong><br />

pista ciclopedonale all’interno della proprietà che è in<strong>di</strong>viduata nella tavola del piano dei<br />

servizi, poiché già realizzata al confine dell’area Iper. L’architetto ricorda che esiste già<br />

l’altra pista che si collega a Comonte, e quin<strong>di</strong> non avrebbe senso inserire un’altra<br />

previsione tra la viabilità esistente e la pista ciclopedonale che porta all’ingresso <strong>di</strong> Iper e<br />

a Comonte. Dice che è stato un errore rispetto alla reale situazione <strong>di</strong> fatto. Il<br />

consigliere Luigi Vezzoli fa notare che a fianco <strong>di</strong> via Stella Alpina, a partire dalla<br />

Metro all’ingresso dell’Iper ne manca una parte. Propone la costruzione <strong>di</strong> una rete più<br />

completa da dove è ubicato il lavaggio dell’Agip, all’ingresso dell’Iper stando sulla destra<br />

e dando le spalle alle montagne, per una maggiore sicurezza dei ciclisti. Il Presidente<br />

apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 28 presentata da Federici<br />

Delfina e Gregis Celestino protocollo 11551 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 29. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce<br />

che l’osservazione insiste sull’ambito <strong>di</strong> trasformazione n.8. L’osservante chiede che<br />

prima <strong>di</strong> arrivare all’osservazione <strong>di</strong> questo piano, si possa procedere all’istituzione <strong>di</strong> un<br />

bando <strong>di</strong> progettazione trattandosi <strong>di</strong> un’area delicata, all’interno della città <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>.<br />

Dice che il documento <strong>di</strong> Piano prevede questa possibilità. La controdeduzione<br />

dell’Amministrazione è <strong>di</strong> parziale accoglimento in quanto propone <strong>di</strong> inserire ed integrare<br />

l’articolo 16 delle norme del documento <strong>di</strong> piano con una prescrizione <strong>di</strong> istituire nell’iter<br />

attuativo un concorso <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> iniziativa privata, i cui risultati siano sottoposti<br />

all’Amministrazione. Il Presidente passa la parola al consigliere Morgan Cortinovis il<br />

quale afferma che si tratta <strong>di</strong> un’osservazione presentata da alcuni sostenitori del suo<br />

partito. Dice che in questa osservazione si chiede all’Amministrazione il concorso <strong>di</strong> idee<br />

tra i citta<strong>di</strong>ni e i professionisti perché anche il suo gruppo considera strategica quest’area<br />

per il futuro <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> e quin<strong>di</strong> ritiene giusto che ci siano opinioni <strong>di</strong>verse su quest’area<br />

fornite dai professionisti e dagli esperti del settore. Il loro voto sarà quin<strong>di</strong> favorevole alla<br />

controdeduzione. Il Presidente dà la parola al consigliere Finazzi che chiede perché<br />

l’osservazione viene accolta parzialmente nella proposta <strong>di</strong> controdeduzione da parte<br />

dell’Amministrazione. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che si è cercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una norma<br />

<strong>di</strong> carattere tecnico che consentisse poi una snellezza procedurale. Dice che il bando <strong>di</strong><br />

progettazione verrà fatto e i privati si dovranno adoperare se vorranno vedere attivato il<br />

loro piano attuativo, senza il <strong>di</strong>battito pubblico. Il Presidente apre la votazione sulla<br />

controdeduzione all’osservazione n. 29 presentata da Gussago Rita protocollo 11561 con<br />

proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 30 che prevede la richiesta <strong>di</strong> eliminare l’ambito <strong>di</strong> trasformazione.<br />

Spiega che si fa riferimento al Cassinone ed in particolare all’area <strong>di</strong> fronte a Decathlon.<br />

La controdeduzione all’osservazione prevede l’accoglimento della stessa. Il Presidente<br />

cede la parola al consigliere Amaglio che chiede cosa viene accolto dell’osservazione<br />

dall’Amministrazione. Il Presidente cede la parola al consigliere Morgan Cortinovis il<br />

quale afferma che il suo gruppo richiede lo stralcio dell’ambito, perché anche in questo<br />

caso si tratta <strong>di</strong> territorio agricolo, e in secondo or<strong>di</strong>ne richiede la verifica sulla qualità<br />

della progettazione architettonica. Afferma che il suo voto sarà contrario alla<br />

controdeduzione perché la richiesta è <strong>di</strong> stralcio dell’ambito dal Pgt. L’architetto Cerea


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 11 <strong>di</strong> 25<br />

risponde ad Amaglio <strong>di</strong>cendo che l’osservazione è accolta per la seconda parte della<br />

richiesta relativa al vincolo <strong>di</strong> verifica, in quanto si adotteranno particolari controlli. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 30 presentata da<br />

Gussago Rita protocollo 11562 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 31. Dice che l’area<br />

dell’osservazione è relativa a via Lombar<strong>di</strong>a, a nord <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>, nell’ambito <strong>di</strong><br />

trasformazione 5 e <strong>di</strong>ce che l’osservante ne richiede la cancellazione. Si propone il non<br />

accoglimento dell’osservazione. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi il<br />

quale afferma che quanto previsto in questo ambito sembra essere una forzatura, perché<br />

ritiene eccessivo il voler e<strong>di</strong>ficare a tutti i costi su un’area verde, in cui anche l’Arpa<br />

sottolinea l’attenzione che deve essere mantenuta per via della linea elettrica e<br />

dell’elettrodotto. Dice quin<strong>di</strong> che accoglieranno favorevolmente l’osservazione presentata.<br />

Il Presidente cede la parola al consigliere Morgan Cortinovis che sottolinea come<br />

anche in quest’area ci sarà l’ennesimo consumo <strong>di</strong> territorio agricolo. Dice che<br />

aumenteranno gli abitanti in un’area a rischio, dove è presente un elettrodotto. Chiede al<br />

Sindaco che necessità ci sia <strong>di</strong> costruire anche in questa zona. Il Presidente cede la<br />

parola al consigliere Vallenzasca che con<strong>di</strong>vide le osservazioni fatte dai colleghi e <strong>di</strong>ce<br />

che l’osservazione n. 87 è simile a quella in <strong>di</strong>scussione. Riguardo a questo ambito <strong>di</strong><br />

trasformazione <strong>di</strong>ce che l’Asl <strong>di</strong> Bergamo rileva la presenza <strong>di</strong> un pozzo chiamato “Pozzo<br />

Roncaglino” e sottolinea l’esistenza sia <strong>di</strong> una delibera <strong>di</strong> Giunta regionale, sia <strong>di</strong> un<br />

decreto ministeriale che impongono delle fasce <strong>di</strong> rispetto anche per la presenza degli<br />

elettrodotti. Il Presidente cede la parola al Sindaco il quale risponde al consigliere<br />

Morgan Cortinovis a proposito della costruzione <strong>di</strong> nuove abitazioni. Dice che i costruttori<br />

costruiranno solo in caso <strong>di</strong> richiesta e ritiene che, data la forte quantità <strong>di</strong> invenduto,<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato nessuno procederà in questo. Dice che la riduzione è stata fatta e ciò si<br />

comprende anche dalla riduzione dei numeri del Pgt rispetto alla variante del Prg e <strong>di</strong>ce<br />

anche che il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> proprietà e il <strong>di</strong>ritto della comunità sono due <strong>di</strong>ritti sacrosanti.<br />

Sostiene che questo piano è stato ridotto moltissimo e c’è stata una sorta <strong>di</strong> forte<br />

contrattazione. Sottolinea che si ha una ridotta capacità e<strong>di</strong>ficatoria con numerosi vincoli,<br />

compresa una parte a verde. Non crede <strong>di</strong> avere l’autorevolezza <strong>di</strong> bruciare una risorsa <strong>di</strong><br />

una persona che ha acquisito un <strong>di</strong>ritto in passato e che gli è stato ulteriormente ridotto.<br />

Ritiene si debba parlare anche in maniera corretta anche del rispetto <strong>di</strong> alcune linee<br />

mantenute nella redazione del pgt. La <strong>di</strong>minuzione è presente. Ritiene che questa possa<br />

essere una risposta generale, ma definitiva rispetto alle domande poste dal consigliere<br />

Morgan Cortinovis. Il Presidente interviene <strong>di</strong>cendo che dopo l’osservazione n. 31 verrà<br />

trattata l’osservazione n. 88 perché omogenea, con la stessa natura ed insistente sulla<br />

stessa parte del territorio. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 31 presentata da Bonicchio Bruno protocollo 11573 con proposta <strong>di</strong><br />

non accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata.<br />

L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che per la presentazione non si ripete perché <strong>di</strong>rebbe le stesse<br />

cose dette per l’osservazione precedente. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Finazzi il quale <strong>di</strong>ce che questa osservazione è stata presentata da alcuni citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

<strong>Seriate</strong> appartenenti al circolo PD e <strong>di</strong>ce che ricalca le criticità che avevano osservato in<br />

sede <strong>di</strong> adozione del Pgt. Capisce la situazione in cui si trova l’Amministrazione, ma<br />

sostiene anche che è una situazione in cui si è infilata l’Amministrazione stessa. Afferma<br />

che si doveva pensare prima a sostenere il privato e la citta<strong>di</strong>nanza attraverso le scelte<br />

fatte, come l’approvazione della variante del 2007, poco lungimirante dal punto <strong>di</strong> vista<br />

del territorio. Il Presidente cede la parola al consigliere Morgan Cortinovis che


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 12 <strong>di</strong> 25<br />

rivolgendosi al Sindaco <strong>di</strong>ce che come è stata fatta una mo<strong>di</strong>fica alla variante del piano<br />

regolatore con il Pgt <strong>di</strong> un’area molto grande <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong>, lo stesso poteva essere fatto in<br />

questo caso, continuando a seguire il medesimo criterio su tutte le aree agricole che<br />

passano e<strong>di</strong>ficabili. Riconosce al Sindaco <strong>di</strong> avere avuto il coraggio <strong>di</strong> cambiare sotto la<br />

pressione generata da tutte le forze politiche che in questi anni hanno combattuto molto<br />

sulla scelta sbagliata <strong>di</strong> quell’area. Chiede perché non sia stata altrettanto coraggiosa da<br />

azzerare l’e<strong>di</strong>ficabilità per tutte quelle aree che con questo Pgt passano ad essere da<br />

agricole a e<strong>di</strong>ficabili. Dice che il <strong>di</strong>ritto dei privati esiste ed esiste anche il <strong>di</strong>ritto della<br />

comunità, che in alcuni passaggi è prevalso a suo parere giustamente. Chiede al Sindaco<br />

<strong>di</strong> continuare su questa linea <strong>di</strong> rispetto per la comunità, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> non rendere e<strong>di</strong>ficabili<br />

alcuni ambiti agricoli molto importanti, perché non ne vede la necessità, perché c’è<br />

invenduto. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 88<br />

presentata da Dal Lago Carlo, Bonfanti Giuseppe e Pedrini Angiolino protocollo 12228 con<br />

proposta <strong>di</strong> non accoglimento dell’Amministrazione. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 32 che si riferisce<br />

all’ambito <strong>di</strong> trasformazione 11, nelle zone collaterali <strong>di</strong> via Nazionale. La richiesta è <strong>di</strong><br />

eliminare l’ambito <strong>di</strong> trasformazione 11. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Morgan Cortinovis il quale <strong>di</strong>ce che è l’ultima delle osservazioni legate al suo gruppo.<br />

Dice che si tratta anche in questo caso <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> terreno agricolo ed anche qui si<br />

costruisce. Puntualizza che “una migliore ridefinizione del margine orientale” non implica<br />

necessariamente la costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e può rimanere anche un margine <strong>di</strong> natura<br />

agricola. Il Presidente passa la parola al consigliere Amaglio il quale <strong>di</strong>ce che un<br />

chiarimento in merito all’esatto significato della frase citata dal consigliere Morgan<br />

Cortinovis, poteva essere fatta anche dagli estensori, che non sono presenti in seduta.<br />

Chiede inoltre quale sia il grande parco verde e chiede perché si associa e si giustifica<br />

all’intervento e<strong>di</strong>ficatorio <strong>di</strong> quest’area. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Finazzi il quale aggiunge che in sede <strong>di</strong> Vas si era evidenziata come criticità, l’aspetto<br />

della scarpata <strong>di</strong> via Levata che a loro avviso andava tutelata. Continua <strong>di</strong>cendo che una<br />

delle linee guida del piano del Pgt che l’Amministrazione ha proposto, era quella <strong>di</strong><br />

valorizzare gli elementi naturali del territorio, e ritiene che in questo caso tale scarpata,<br />

che continua anche verso il paese <strong>di</strong> Pedrengo, viene <strong>di</strong> fatto annullata dall’inse<strong>di</strong>amento<br />

residenziale previsto. Dice che il suo gruppo fa fatica a riconoscere nel piano, come<br />

vengano valorizzati gli elementi del territorio perché quando presenti, come in questo<br />

caso, poi vengono annullati. Il Presidente prende la parola per ricordare al Consiglio che<br />

questa sera gli estensori non sono presenti perché impegnati nella presentazione <strong>di</strong> un<br />

altro Pgt, ma che saranno presenti nella seduta successiva. Il Presidente cede poi la<br />

parola al consigliere Reseghetti il quale auspica che l’aspetto della parte sud <strong>di</strong> questo<br />

piano, a ridosso della via Levata, venga salvaguardato. Il Presidente apre la votazione<br />

sulla controdeduzione all’osservazione n. 32 presentata da Bonicchio Bruno protocollo<br />

11574 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 33 relativa a via Nazionale, con una previsione <strong>di</strong> trasformazione <strong>di</strong><br />

quest’area da residenziale in commerciale e <strong>di</strong>ce che l’osservante chiede <strong>di</strong> avere una<br />

maggiore capacità e<strong>di</strong>ficatoria rispetto a quella previgente già prevista all’interno del Prg.<br />

La proposta nei termini <strong>di</strong> incremento volumetrico è per l’Amministrazione non<br />

accoglibile, tuttavia la stessa prende atto che la volumetria esistente è inferiore a quella<br />

prevista e che viene proposto il conseguente adeguamento allo standard. L’osservante<br />

chiedeva anche la possibilità <strong>di</strong> realizzare e<strong>di</strong>fici fino a ventidue metri <strong>di</strong> altezza. La<br />

controdeduzione dell’Amministrazione è <strong>di</strong> parziale accoglimento dell’osservazione. Il


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 13 <strong>di</strong> 25<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 33 presentata da<br />

Valota Paola protocollo 11614 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 34 che è relativa alle<br />

norme tecniche <strong>di</strong> attuazione. Spiega che tali norme prevedono che al fine della<br />

determinazione del calcolo delle aree a parcheggio non si tenga conto delle aree <strong>di</strong><br />

manovra. Spiega che questa previsione è molto restrittiva perché impone un’elevata<br />

necessità <strong>di</strong> reperimento <strong>di</strong> queste aree a parcheggio. Ritiene che il giusto compromesso<br />

potrebbe essere quello <strong>di</strong> calcolare queste aree <strong>di</strong> manovra al cinquanta per cento<br />

rispetto alla reale superficie <strong>di</strong> parcheggio. Oggi la normativa consente <strong>di</strong> calcolarle al<br />

cento per cento, ma è noto che un metro quadro ogni <strong>di</strong>eci metri cubi, oggi comincia a<br />

<strong>di</strong>ventare un po’ insufficiente, quin<strong>di</strong> c’è stata anche la volontà dell’Amministrazione <strong>di</strong><br />

richiedere maggiori superfici a parcheggio pertinenziale rispetto a quanto previsto dalla<br />

legge n. 122 del 1989. Il Presidente passa la parola al consigliere Finazzi il quale<br />

chiede se era stata una scelta dell’Amministrazione che le norme tecniche non<br />

considerassero l’area <strong>di</strong> manovra e quin<strong>di</strong> chiede se introducendola ora al cinquanta per<br />

cento nel calcolo, i parcheggi reali <strong>di</strong>minuiranno se viene mantenuta invariata la quantità<br />

totale dei metri quadri. Dice che è un parametro che influisce e cambia molto il risultato<br />

perché considerando l’area <strong>di</strong> manovra, <strong>di</strong>ce che si avranno meno parcheggi <strong>di</strong>sponibili.<br />

Chiede <strong>di</strong> valutare con attenzione questo aspetto e dare quin<strong>di</strong> una spiegazione sulle<br />

scelte fatte. Il Presidente cede la parola al consigliere Vallenzasca che chiede un<br />

chiarimento sull’espressione del voto alla controdeduzione proposta dall’Amministrazione<br />

e ritiene che il meccanismo sia poco chiaro. Il Presidente chiarisce che il Consiglio<br />

comunale si esprime su una controdeduzione che è sostanzialmente una risposta che<br />

viene data a una domanda presentata come osservazione, ed il Consiglio dando una<br />

risposta, accetta o meno questa richiesta. Nella controdeduzione è anche contenuto il<br />

parere dei tecnici che l’Amministrazione comunale fa proprio. Spiega che si chiede quin<strong>di</strong><br />

ai Consiglieri <strong>di</strong> avallare il parere contenuto nella controdeduzione. Il Presidente cede la<br />

parola al Segretario il quale spiega che nella norma regionale, cosi come era nella<br />

vecchia legge urbanistica nazionale, c’è una fase <strong>di</strong> partecipazione alla formazione del Pgt<br />

sia prima che durante l’approvazione. C’è un <strong>di</strong>ritto dei citta<strong>di</strong>ni a presentare le<br />

osservazioni e un dovere della Pubblica Amministrazione <strong>di</strong> determinarsi sulle stesse.<br />

Dice che il Pgt non si esaurisce sulla singola osservazione, ma su un complesso , in modo<br />

da ottenere uno strumento che abbia una certa logica e coerenza nel suo insieme.<br />

Prosegue <strong>di</strong>cendo che il Consiglio comunale ha il dovere <strong>di</strong> controdedurre, ma deve<br />

essere una controdeduzione in termini positivi nel senso <strong>di</strong> costruzione dello strumento<br />

finale che è quello del Pgt. Le ipotesi possono essere quelle dell’accoglimento<br />

complessivo, dell’accoglimento parziale, poiché nel fare un’osservazione che riguarda un<br />

lotto <strong>di</strong> terreno ci possono essere delle implicazioni che riguardano altri ambiti e in quel<br />

caso l’Amministrazione corregge le previsioni, oppure <strong>di</strong> non accoglimento<br />

dell’osservazione quando non è d’accordo. In ogni caso la proposta deve riempire una<br />

parte <strong>di</strong> Pgt e non lasciarla scoperta. L’architetto Viganò precisa che il contenuto della<br />

controdeduzione è una sorta <strong>di</strong> motivazione all’accoglimento, al non accoglimento o<br />

all’accoglimento parziale. Dice che i Consiglieri se vogliono <strong>di</strong>scostarsi dalla motivazione<br />

in<strong>di</strong>cata nella controdeduzione, devono rimotivare e dare il loro contenuto alla proposta.<br />

Il Sindaco sottolinea questo aspetto, e ricorda che le osservazioni sono state viste,<br />

elaborate e stu<strong>di</strong>ate dal servizio e<strong>di</strong>lizia privata e urbanistica, dallo stu<strong>di</strong>o degli estensori,<br />

dai consulenti Reguzzi e Grimal<strong>di</strong> e dalla commissione urbanistica nelle sue numerose<br />

sedute del 17, 28, 31 luglio e 21, 28, 30 agosto e 1 <strong>settembre</strong>. Quin<strong>di</strong> la controdeduzione


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 14 <strong>di</strong> 25<br />

è stata preparata dai tecnici sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi politici e quin<strong>di</strong> anche con la<br />

partecipazione dell’Assessore. Dice che è ovvio che questa <strong>di</strong>venta una proposta, perché<br />

comunque il Consiglio comunale è sovrano e delibera e se questa controdeduzione non va<br />

bene bisogna metterne in atto un’altra, così come fatto dal Pd con gli emendamenti<br />

appena presentati. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea il quale <strong>di</strong>ce che<br />

quando si fa una previsione urbanistica si in<strong>di</strong>vidua una necessità <strong>di</strong> aree standard da<br />

cedere come parcheggi e verde e qui sottolinea che si sta parlando <strong>di</strong> parcheggi <strong>di</strong><br />

pertinenza che sono legati alla realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici abitativi. Specifica che il privato che<br />

intende realizzare un e<strong>di</strong>ficio deve dare una superficie in termini <strong>di</strong> parcheggio pari a un<br />

metro quadro ogni <strong>di</strong>eci metri cubi. Dice che si sta parlando dei parcheggi strettamente<br />

pertinenziali al processo del costruire. Quin<strong>di</strong> sostiene che è stata una scelta quella <strong>di</strong><br />

richiedere comunque un maggior parcheggio pertinenziale, perché ormai tutti hanno<br />

un’auto, però nello stesso tempo chiarisce che con gli estensori si sono accorti che il non<br />

calcolare queste aree <strong>di</strong> manovra sarebbe stato talmente eccessivo che avrebbe poi<br />

portato a problemi operativi e <strong>di</strong> costi nella realizzazione della costruzione. Dice quin<strong>di</strong><br />

che lo standard e il parcheggio pertinenziale relativamente all’ambito in questione sono<br />

due aspetti <strong>di</strong>versi. Il Presidente cede la parola al consigliere Reseghetti il quale <strong>di</strong>ce<br />

che la norma che ha previsto un metro quadro ogni <strong>di</strong>eci metri cubi prevedeva comunque<br />

sia l’area <strong>di</strong> sosta che <strong>di</strong> parcheggio, sia l’area <strong>di</strong> manovra. Dice quin<strong>di</strong> che già il fatto <strong>di</strong><br />

prenderne mezza è un valore in più rispetto alla norma. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che<br />

sarebbe stato come chiedere un metro quadro ogni cinque o sette metri cubi <strong>di</strong><br />

abitazione, invece dei <strong>di</strong>eci metri cubi che adesso la norma prevede. Il Presidente apre<br />

la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 34 presentata da Imi Giovanni<br />

protocollo 11658 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento dell’Amministrazione. La<br />

controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la<br />

presentazione dell’osservazione n. 35 relativa alla zona <strong>di</strong> via Granger. Dice che<br />

l’osservante chiede un incremento volumetrico e l’Amministrazione propone nella<br />

controdeduzione che sia parzialmente accolta poiché ciò si può consentire nei limiti del<br />

recupero del sottotetto, tenuto conto dei vincoli <strong>di</strong> quest’ambito, senza concessione <strong>di</strong><br />

nuova volumetria. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio che chiede<br />

chiarimenti in merito al parziale accoglimento, ma <strong>di</strong>ce che l’architetto Cerea con il suo<br />

intervento ha già risposto. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 35 presentata da Passi Pierangelo protocollo 11705 con proposta <strong>di</strong><br />

parziale accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n.<br />

36, relativa alla località Cassinone ed a un impianto produttivo. Dice che l’osservazione è<br />

articolata in due punti e chiede la riduzione della fascia <strong>di</strong> rispetto e la possibilità <strong>di</strong><br />

realizzare all’interno della stessa, attrezzature logistiche e aree <strong>di</strong> manovra. Per il primo<br />

punto l’Amministrazione propone il non accoglimento, perché non è possibile ridurre la<br />

fascia <strong>di</strong> rispetto e per il punto secondo propone invece il parziale accoglimento, poiché<br />

già la norma prevede che le fasce <strong>di</strong> rispetto possano essere utilizzate per parcheggiare o<br />

come pertinenza in quanto è area <strong>di</strong> proprietà, senza possibilità <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 36 presentata da<br />

Preziosa Mauro protocollo 11725 con proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 37. Dice che questa<br />

osservazione è stata oggetto <strong>di</strong> emendamenti presentati dai consiglieri del Partito<br />

democratico. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che questa osservazione è articolata in <strong>di</strong>versi<br />

punti che afferiscono ad alcuni elementi <strong>di</strong> carattere generale ed è stata presentata dal


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 15 <strong>di</strong> 25<br />

circolo Acli. Dice che vengono fatte delle considerazioni <strong>di</strong> carattere generale. Nelle<br />

controdeduzioni vengono formulate per singoli aspetti, una serie <strong>di</strong> motivazioni che in<br />

parte vengono accolte mentre altre vengono accolte in maniera parziale o respinte. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Finazzi per la presentazione degli<br />

emendamenti, il quale <strong>di</strong>ce che al suo gruppo sembrava corretto supportare le<br />

osservazioni presentate dalle Acli, in quanto le controdeduzioni fatte dall’Amministrazione<br />

non sono per loro completamente con<strong>di</strong>visibili, e <strong>di</strong>ce che il senso dei tre emendamenti<br />

presentati era <strong>di</strong> accogliere completamente le osservazioni presentate. Per quanto<br />

riguarda il punto uno, relativo al consumo <strong>di</strong> suolo, <strong>di</strong>ce che l’osservazione evidenzia<br />

come in Lombar<strong>di</strong>a il consumo <strong>di</strong> suolo rispetto alla me<strong>di</strong>a italiana sia 7 a 1. Dice che<br />

ovviamente il senso è quello <strong>di</strong> sostenere una limitazione <strong>di</strong> questo consumo, cercando <strong>di</strong><br />

giungere alla me<strong>di</strong>a nazionale. Ricorda che anche la regione Lombar<strong>di</strong>a si sta rendendo<br />

conto che i <strong>di</strong>versi Pgt dei vari comuni stanno facendo delle previsioni <strong>di</strong> sviluppo<br />

demografico con un trend del quin<strong>di</strong>ci, venti per cento in più <strong>di</strong> popolazione nei prossimi<br />

cinque anni. Dice che la regione Lombar<strong>di</strong>a sta organizzando una cabina <strong>di</strong> regia per<br />

coor<strong>di</strong>nare questi numerosi Pgt, perché ritiene non sia possibile che in tutti i comuni della<br />

Lombar<strong>di</strong>a ci sia un tale aumento demografico, che significherebbe ad esempio per la<br />

Provincia <strong>di</strong> Bergamo 180 mila abitanti in più in cinque anni. Per quanto riguarda il primo<br />

punto, chiede in sostanza <strong>di</strong> cambiare la controdeduzione proposta al punto uno con:<br />

“L’Amministrazione accoglie l’osservazione e si impegna a limitare il consumo<br />

avvicinandosi alla me<strong>di</strong>a nazionale”; per quanto riguarda il punto quattro <strong>di</strong>ce che è<br />

relativa alle aree <strong>di</strong> espansione e la proposta è <strong>di</strong> accogliere l’osservazione delle Acli e<br />

ridurre le aree <strong>di</strong> espansione attualmente previste all’interno del Pgt e infine chiarisce che<br />

il punto nove è stato emendato al fine <strong>di</strong> ridurre le previsione <strong>di</strong> tutti gli ambiti in termini<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti. Dice che quin<strong>di</strong> il senso degli emendamenti presentati dal suo gruppo<br />

appare chiaro. Il Presidente passa la parola al consigliere Cristian Vezzoli il quale<br />

sostiene che l’osservazione in oggetto ha un carattere prettamente politico dai contenuti<br />

generali. Ritiene che le proposte del circolo Acli nella sostanza sono accolte<br />

dall’Amministrazione, perché ciò che si chiede è già in gran parte contenuto nel Piano <strong>di</strong><br />

governo del territorio e per quelle osservazioni con proposta <strong>di</strong> accoglimento da parte<br />

dell’Amministrazione <strong>di</strong>ce che specificano solo qualcosa che è già presente. Per quanto<br />

riguarda gli emendamenti relativi al consumo del suolo presentati dal Partito<br />

democratico, <strong>di</strong>ce, ricordando le parole del Sindaco, che le cifre presentate a marzo in<br />

sede <strong>di</strong> adozione del Pgt e riproiettate nella precedente seduta, confermano questa<br />

tendenza. Sostiene che utilizzare come parametro la me<strong>di</strong>a nazionale per la riduzione del<br />

suolo non è del tutto corretto, infatti <strong>di</strong>ce che è solo uno dei tanti parametri che possono<br />

essere applicati e ciò quin<strong>di</strong> potrebbe fornire un dato parziale. La riduzione del suolo è<br />

molto evidente, anche da un paragone con il Prg precedente. I bisogni dei citta<strong>di</strong>ni sono<br />

stati presi in considerazione con il documento <strong>di</strong> piano, con il piano delle regole e con il<br />

piano dei servizi, che sono la base sulla quale si costruisce il progetto politico <strong>di</strong> città.<br />

Ritiene che anche il questionario sia stato uno dei tanti strumenti messi in atto per<br />

comprendere le necessità dei citta<strong>di</strong>ni. E’ per questo che ritiene accoglibile l’osservazione<br />

in merito presentata dalle Acli, perché la si trova già <strong>di</strong> fatto contenuta nel Pgt così come<br />

per le scelte qualitative, perché è presente l’incentivo per chi costruisce bene a favore del<br />

risparmio energetico. Per quanto riguarda il punto 6 dell’osservazione ritiene sia<br />

contenuto negli ambiti <strong>di</strong> trasformazione 1, 2, 3, 4 e anche nel 10. Lo stesso per lo stock<br />

abitativo sociale, infatti c’è un incentivo per l’e<strong>di</strong>lizia residenziale. Per quanto riguarda<br />

l’ambito 14 afferma che si tratta <strong>di</strong> una riperimetrazione senza un aumento dell’attività.<br />

Lo scopo è la sistemazione e il miglioramento e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce che sostanzialmente questa


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 16 <strong>di</strong> 25<br />

osservazione è positiva, perché per certi aspetti non fa altro che evidenziare i principi già<br />

accolti nella redazione del piano <strong>di</strong> governo del territorio. Per quelle che non vengono<br />

accolte <strong>di</strong>ce che la ragione è perché o non aggiungono niente <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso o non sono<br />

compatibili con le scelte politiche. Anche in merito all’osservazione cinque, “orientare le<br />

e<strong>di</strong>ficabilità all’interno dei centri storici e dei centri e<strong>di</strong>ficati”, <strong>di</strong>ce che nel Pgt c’è una<br />

parte riservata ai nuclei <strong>di</strong> antica formazione e afferma che le ristrutturazioni sono un<br />

aspetto molto rilevante. Termina l’intervento <strong>di</strong>cendo che come gruppo approveranno<br />

quin<strong>di</strong> la controdeduzione all’osservazione n. 37. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Amaglio che <strong>di</strong>squisisce su che significato abbia il parziale accoglimento <strong>di</strong><br />

talune osservazioni. Sostiene sia necessario <strong>di</strong>re le cose come stanno e, rivolgendosi al<br />

consigliere Vezzoli, afferma che a completezza <strong>di</strong> quanto egli ha appena sostenuto,<br />

bisognerebbe <strong>di</strong>re che chi ha presentato questa osservazione ha interpretato in maniera<br />

errata il Pgt o <strong>di</strong>versamente si dovrebbe riconoscere che se si accoglie un’osservazione lo<br />

si fa a correzione <strong>di</strong> quanto si è fatto. Osserva che l’osservazione delle Acli è molto<br />

precisa e dettagliata anche per quanto riguarda le motivazioni e legge testualmente:<br />

“…appare chiaramente che le scelte operate dal PGT in esame non sono prioritariamente<br />

orientate al tessuto urbano interno, bensì sono scelte operate privilegiando l’estrema<br />

periferia, in contrasto con le premesse <strong>di</strong> piano e significativamente contrarie alla<br />

promozione <strong>di</strong> uno sviluppo sostenibile. La previsione <strong>di</strong> espansione del PGT, in<br />

particolare dei previsti 61.700 mq <strong>di</strong> superficie lorda <strong>di</strong> pavimento dei do<strong>di</strong>ci ambiti <strong>di</strong><br />

trasformazione, comporteranno una lievitazione dei costi dei servizi urbani e degli oneri a<br />

carico dei citta<strong>di</strong>ni in modo evidenziale e maggiorato. Valutato quanto sopra si chiede<br />

che…”. In conclusione riba<strong>di</strong>sce che non si può sostenere che se si accoglie<br />

un’osservazione lo si fa perché già contenuta nel Pgt, senza altresì affermare anche che<br />

gli osservanti non hanno capito quanto letto del Pgt. Dice che le cose <strong>di</strong> sostanza non<br />

sono accolte. Così interpreta le richieste fatte dalle Acli. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Morgan Cortinovis il quale, rivolgendosi al consilgliere Vezzoli, <strong>di</strong>ce che<br />

solo approvando l’emendamento presentato dal Partito democratico al punto uno<br />

dell’osservazione delle Acli, farebbero propria la volontà dell’associazione. Sostiene che<br />

le Acli avrebbero dovuto utilizzare il termine “fermare” il consumo del territorio, perché<br />

sul termine ridurre è facile giocare. Dice che il consigliere Cristian Vezzoli parla <strong>di</strong> una<br />

riduzione attuata rispetto al piano regolatore che comunque è il frutto <strong>di</strong> una scelta della<br />

maggioranza che già prevedeva un ampio consumo <strong>di</strong> suolo. Gli sembra che fare<br />

progettare questi ambiti all’interno del Pgt non sia una riduzione, al contrario gli sembra<br />

un’ulteriore consumo <strong>di</strong> suolo. La riduzione infatti è calcolata sulla base <strong>di</strong> un più ampio<br />

consumo <strong>di</strong> suolo, ma <strong>di</strong> fatto è l’opposto. Conclude <strong>di</strong>cendo che con<strong>di</strong>vide pienamente<br />

tutti e tre gli emendamenti presentati dal Pd. Il Presidente cede la parola al consigliere<br />

Cristian Vezzoli per la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto sugli emendamenti che <strong>di</strong>ce essere<br />

negativa, e precisa che le richieste delle Acli rappresentano principi talmente generali che<br />

non vanno a correggere quanto previsto nel Pgt, non perché non abbiano capito, ma<br />

perché sono dei principi già declinati all’interno Pgt. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Reseghetti che per quanto riguarda l’osservazione fatta<br />

all’Amministrazione, si associa a quanto detto dal consigliere Cristian Vezzoli e rispetto ai<br />

tre emendamenti sostiene che è come <strong>di</strong>re “gettate via quanto fatto”, per cui è ovvio che<br />

il loro voto sarà negativo. Il Presidente apre la votazione sul primo emendamento<br />

presentato dal gruppo del Partito democratico che chiede la mo<strong>di</strong>fica del punto uno della<br />

proposta <strong>di</strong> controdeduzione all’osservazione n. 37. L’emendamento viene respinto. Il<br />

Presidente apre la votazione sul secondo emendamento presentato dal gruppo del Partito<br />

democratico che chiede la mo<strong>di</strong>fica del punto quattro della proposta <strong>di</strong> controdeduzione


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 17 <strong>di</strong> 25<br />

all’osservazione n. 37. L’emendamento viene respinto. Il Presidente apre la votazione sul<br />

terzo emendamento presentato dal gruppo del Partito democratico che chiede la mo<strong>di</strong>fica<br />

del punto nove della proposta <strong>di</strong> controdeduzione all’osservazione n. 37. L’emendamento<br />

viene respinto. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n.<br />

37 presentata da Pozzi Federico a nome del circolo Acli protocollo 11746 con proposta <strong>di</strong><br />

parziale accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n.<br />

38 relativa ad un’area situata in via Brusaporto. Si richiede l’inserimento <strong>di</strong> un’area<br />

e<strong>di</strong>ficabile e l’Amministrazione propone il non accoglimento dell’osservazione. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Luigi Vezzoli che chiede un chiarimento in<br />

merito ad una cascina <strong>di</strong>smessa in prossimità della via Brusaporto che secondo il suo<br />

parere andrebbe demolita o sistemata. Dice che sarebbe opportuno che i proprietari si<br />

attivassero per renderla più visibile. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi<br />

che chiede un chiarimento sull’osservazione n. 38 presentata da una società che fa capo<br />

all’Iper. Dice che si sollevano delle perplessità sulle regole seguite in fase <strong>di</strong> Vas,<br />

affermando che l’autorità competente dovrebbe essere <strong>di</strong>versa dall’autorità procedente.<br />

Non essendo un tecnico chiede un parere e cerca <strong>di</strong> capire se possa essere una<br />

perplessità fondata. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che non lo è perché le due autorità sono<br />

sempre state <strong>di</strong>vise. Il Presidente cede la parola al Segretario il quale <strong>di</strong>ce che<br />

l’osservazione fa riferimento al periodo nel quale c’era stata una sentenza del Tar <strong>di</strong><br />

Brescia su un Pgt <strong>di</strong> un comune nel quale si contestava che nell’ambito dello stesso ente<br />

potessero coincidere le due figure e quin<strong>di</strong> era stata impugnata in tal senso la legge<br />

regionale. Il problema poi è stato risolto in sede <strong>di</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato che ha reso<br />

possibile questa situazione, che peraltro <strong>di</strong>ce toccava marginalmente l’Amministrazione<br />

perché nel comune <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> ci sono due <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong>versi preposti a rami <strong>di</strong>fferenti,<br />

ciascuno dotato <strong>di</strong> una propria autonomia gestionale. Dice che la sentenza faceva<br />

riferimento ad un comune in cui c’era una commissione anche con la parte politica. Il<br />

Presidente cede la parola al consigliere Amaglio che <strong>di</strong>ce che a conferma <strong>di</strong> quanto<br />

appena detto dal Segretario, l’ingegner Imperatore non è presente in seduta, ma c’è il<br />

Comandante Vinciguerra. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che egli stesso è stato l’autorità<br />

procedente nell’ambito <strong>di</strong> stesura del Pgt ora sostituito dal comandante Giovanni<br />

Vinciguerra, mentre l’autorità competente è stato l’ingegner Walter Imperatore nel<br />

tramite dell’ufficio ambiente. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 38 presentata da Agave s.r.l. protocollo 11852 con proposta <strong>di</strong> non<br />

accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente<br />

cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 40. Dice<br />

che è relativa a via Molino Vecchio che si trova nel centro storico ed il richiedente chiede<br />

la possibilità <strong>di</strong> recuperare un ambito del centro storico secondo un progetto che aveva<br />

fatto l’Amministrazione nel 2008 e <strong>di</strong>ce che si propone il parziale accoglimento<br />

dell’osservazione nei termini in<strong>di</strong>cati nella controdeduzione, nel senso che quell’area<br />

verrà in<strong>di</strong>viduata come un ambito soggetto ad un piano <strong>di</strong> recupero. Dice che poi non è<br />

sicuro che si approvi effettivamente quel progetto. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Finazzi che chiede se ci sarà un aumento <strong>di</strong> volumetria. L’architetto Cerea<br />

risponde che non ci sarà, ma ci sarà nel momento in cui lo prevede già la normativa che<br />

dà la possibilità a chi presenta piani <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> avere un incremento del <strong>di</strong>eci per<br />

cento, che potrà anche delocalizzare secondo quel principio voluto dall’Amministrazione<br />

al fine <strong>di</strong> incentivare questo tipo <strong>di</strong> interventi nel centro storico. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 40 presentata da Arnol<strong>di</strong><br />

Michelangelo protocollo 11780 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 18 <strong>di</strong> 25<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. L’architetto Cerea presenta<br />

l’osservazione n. 42 relativa all’ambito <strong>di</strong> trasformazione a nord <strong>di</strong> <strong>Seriate</strong> fatta dalla<br />

Metal Finish, azienda inse<strong>di</strong>ata nell’ambito AT1. Dice che l’osservazione è abbastanza<br />

complessa, con richieste, precisazioni e chiarimenti. Specifica che con gli estensori si è<br />

cercato <strong>di</strong> dare una risposta a tutti i quesiti posti e <strong>di</strong> accogliere e non accogliere le<br />

richieste per le ragioni esplicitate nelle controdeduzioni. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Finazzi che chiede se è possibile una breve spiegazione dei punti più salienti<br />

da parte dell’architetto Cerea. L’architetto Cerea procede spiegando che ci sono alcune<br />

richieste <strong>di</strong> precisazione a livello normativo. L’osservante infatti chiede <strong>di</strong> adeguare, a<br />

seguito della legge regionale n.12, la norma sui programmi integrati <strong>di</strong> intervento.<br />

L’architetto afferma che questo adeguamento è recepito ed è già previsto dalla norma<br />

regionale; inoltre spiega che l’osservante chiede chiarimenti specifici sulle modalità <strong>di</strong><br />

attuazione <strong>di</strong> alcuni articoli che vengono precisati. Dice inoltre che in alcuni casi il quesito<br />

posto non è chiaro così si sono precisati alcuni passaggi relativi all’articolo 24 e<br />

all’articolo 9 delle norme tecniche attuative. Dice che l’osservante ha poi evidenziato<br />

alcuni aspetti legati alla sua attività e ai valori aziendali nel caso in cui dovesse chiudere.<br />

Sostiene che l’azienda ha percepito che il comune volesse o potesse espropriare o attuare<br />

un programma integrato <strong>di</strong> interventi e <strong>di</strong> iniziativa pubblica, andando a trasformare<br />

l’area senza consultare la proprietà o cercando <strong>di</strong> utilizzare strani meto<strong>di</strong>. Riba<strong>di</strong>sce che<br />

non è interesse dell’Amministrazione, perché è stato detto che le previsioni <strong>di</strong> questi<br />

ambiti sono solo una volontà <strong>di</strong> prevedere una possibile <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> queste aree<br />

produttive e quin<strong>di</strong> una ricucitura fra le aree <strong>di</strong> contorno, infatti nell’osservazione si parla<br />

anche <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> esproprio, ma riba<strong>di</strong>sce che ciò non potrà mai avvenire, anche<br />

volendo ritenere l’area particolarmente strategica. Ritiene che è comunque stato <strong>di</strong>fficile<br />

formulare una risposta, proprio per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> determinare le richieste<br />

dell’osservante. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio che prova a dare<br />

una sua interpretazione alle richieste dell’osservante. Dice che non con<strong>di</strong>vide l’ultima<br />

parte della controdeduzione che è prettamente politica. Dice che la preoccupazione<br />

dell’osservante è quella che l’Amministrazione abbia l’intenzione <strong>di</strong> mettere in <strong>di</strong>scussione<br />

la sua attività. Dice che l’Amministrazione risponde che non c’è un vincolo normativo e<br />

un’azione coatta, però tra le righe si fa capire che l’aspettativa è quella, perché quando si<br />

<strong>di</strong>ce che “c’è un fine per in<strong>di</strong>viduare le modalità ottimali per l’attuazione delle previsioni<br />

dei <strong>di</strong>versi ambiti” si <strong>di</strong>ce che comunque l’intenzione è che quell’area alla fine <strong>di</strong>venti<br />

residenziale. Se il punto sette non è pertinente, dal punto <strong>di</strong> vista della logica non si<br />

sente <strong>di</strong> biasimare questa richiesta che è un po’ polemica, perché se è vero che non è<br />

pertinente la questione, la domanda che pone l’osservante è perché si è costruito così<br />

tanto residenziale in quella zona tanto da consentire oggi <strong>di</strong> <strong>di</strong>re all’Amministrazione che<br />

quella è una zona prevalentemente residenziale. Dice che questa trasformazione è<br />

avvenuta in virtù <strong>di</strong> alcune scelte urbanistiche, ed è legittimo quin<strong>di</strong> che l’osservante <strong>di</strong>ca<br />

che era una zona industriale all’origine, che progressivamente è stata fornita <strong>di</strong> abitazioni<br />

con il risultato che ora è l’azienda ad essere “fuori posto”. Secondo il consigliere è quello<br />

che si cerca <strong>di</strong> far emergere nell’osservazione. Nella sostanza l’auspicio<br />

dell’Amministrazione è quella <strong>di</strong> sviluppare quell’ambito. Il consigliere crede che un<br />

minimo <strong>di</strong> logica e <strong>di</strong> strategia dentro un territorio debba esserci, quin<strong>di</strong> è necessario<br />

prevedere delle aree a carattere produttivo, e <strong>di</strong>ce che quest’area in origine aveva tale<br />

connotazione. Ritiene che si poteva lasciare attorno un margine affinché potesse<br />

rimanere con quella vocazione. Continua legandosi a quanto detto da Reseghetti in<br />

merito alla zona <strong>di</strong> Gorle, dove c’è una zona <strong>di</strong> altro tipo non residenziale, e compatibile<br />

alla zona industriale artigianale che è già presente. Sostiene che mettendoci una zona


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 19 <strong>di</strong> 25<br />

residenziale si trasformerebbe anche l’area artigianale industriale che c’è al confine, ma<br />

che fa parte <strong>di</strong> un altro comune. Conclude <strong>di</strong>cendo che a volte sarebbe necessario una<br />

<strong>di</strong>mensione sovra comunale che vigilasse sulle scelte poiché si tratta esclusivamente <strong>di</strong><br />

nostra periferia, ma è anche la periferia <strong>di</strong> altri e bisognerebbe quin<strong>di</strong> valutare anche<br />

questo aspetto. Il Presidente cede la parola al consigliere Vallenzasca che con<strong>di</strong>vide le<br />

parole del consigliere Amaglio. Dice che in questa osservazione emerge la<br />

preoccupazione <strong>di</strong> questa azienda e anche <strong>di</strong> altre aziende, in quanto il comune cambia la<br />

destinazione dell’area da produttiva a residenziale. Dice che è <strong>di</strong> malaugurio per<br />

un’azienda che lavora e va bene. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che potrebbe essere<br />

un’opportunità. Il consigliere Vallenzasca risponde all’architetto che potrebbe essere<br />

un’opportunità per l’azienda solo se questa andasse male, come la Marmi Comana<br />

dell’ambito <strong>di</strong> trasformazione n.4, ma in quel caso era un’azienda che andava male. In<br />

questo caso invece l’azienda sta lavorando e quin<strong>di</strong> chiede un chiarimento in proposito,<br />

relativamente alle proprie aree. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che sia l’Amministrazione che<br />

gli estensori hanno detto e ripetuto che non si vuole allontanare nessuno, che si tratta<br />

solo <strong>di</strong> una previsione, come è successo a Comana. In quest’ambito si è voluto rilevare la<br />

situazione <strong>di</strong> fatto e fare una fotografia della stessa. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Cristian Vezzoli che interviene per <strong>di</strong>re che ha trovato <strong>di</strong>fficoltà nel<br />

comprendere l’osservazione in oggetto. Colloca la stessa nel proce<strong>di</strong>mento a cui faceva<br />

riferimento il Direttore, relativamente alla possibilità <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>ttorio da parte dei<br />

citta<strong>di</strong>ni rispetto al Pgt. Le altre osservazioni erano <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>fferente, qui più che una<br />

richiesta precisa <strong>di</strong>ce che si denota una manifestazione <strong>di</strong> timori, infatti al termine<br />

dell’osservazione si parla anche <strong>di</strong> una possibile richiesta risarcitoria. Dice che le<br />

controdeduzioni dell’Amministrazione sono molto tranquillizzanti per la Metal Finish e non<br />

ritiene che la preoccupazione dell’azienda possa essere fondata, in quanto si tratta <strong>di</strong> una<br />

ipotetica previsione urbanistica che può anche non avvenire. Non c’è volontà <strong>di</strong> dar luogo<br />

coattivamente ad un esproprio. La controdeduzione è assai conciliante. Riporta l’esempio<br />

dell’osservazione n. 68 presentata dall’Immobiliare Perugino, che fa riferimento<br />

all’articolo 24 – Utilizzo <strong>di</strong> aree e costruzioni in contrasto con il Pgt – in cui si <strong>di</strong>ce che<br />

comunque le costruzioni esistenti alla data <strong>di</strong> adozione del piano del governo del<br />

territorio possono costituire oggetto <strong>di</strong> interventi, manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,<br />

<strong>di</strong> restauro e risanamento conservativo, conservando <strong>di</strong> fatto la volumetria esistente.<br />

Ritiene quin<strong>di</strong> che, finché l’azienda Metal Finish è presente, può operare sull’immobile e<br />

nel momento in cui lo desidera può riconvertire la sua proprietà in residenziale. Il suo<br />

gruppo quin<strong>di</strong> voterà favorevolmente la proposta <strong>di</strong> controdeduzione. Il Presidente cede<br />

la parola al Sindaco, il quale aggiunge che con la Vas si è <strong>di</strong>alogato e si sono fatti<br />

incontri con tutti i comuni confinanti, ed anche nel comune <strong>di</strong> Gorle, si sta portando<br />

avanti la stessa pianificazione, garantendo i posti <strong>di</strong> lavoro presenti, ma prevedendo<br />

anche una trasformazione in residenziale per il momento in cui le aziende dovessero<br />

essere <strong>di</strong>smesse. Dice che non è vero che è presente un’incompatibilità con Gorle. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 42 presentata da<br />

Metal Finish S.p.A. protocollo 12012 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 44 relativa ad un ambito<br />

in via Piave che <strong>di</strong>ce essere stato oggetto <strong>di</strong> un piano attuativo <strong>di</strong> recupero dell’anno<br />

scorso. Dice che non sono stati inseriti in modo corretto nel piano delle regole i parametri<br />

urbanistici che sono stati approvati. Continua <strong>di</strong>cendo che in questo modo si apre anche<br />

la <strong>di</strong>scussione sull’osservazione n. 104 che riguarda sempre quest’area. Dice che con<br />

l’osservazione n. 44 il richiedente chiede all’Amministrazione l’inserimento dei parametri


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 20 <strong>di</strong> 25<br />

urbanistici nelle norme del piano con cui è stato approvato il comparto n.40, mentre con<br />

l’osservazione n. 104 i richiedenti chiedono la possibilità <strong>di</strong> aumentare l’altezza <strong>di</strong> questa<br />

zona. Dice che già con l’approvazione del piano <strong>di</strong> recupero c’è stata una riduzione del<br />

volume, perché il lotto non era gran<strong>di</strong>ssimo e quin<strong>di</strong> si è deciso <strong>di</strong> ridurre la volumetria.<br />

Dice che ora per dare maggiore attuazione al terzo piano, che già era previsto dal piano<br />

<strong>di</strong> recupero, chiedono la possibilità <strong>di</strong> elevarlo a otto metri e cinquanta centimetri rispetto<br />

ai precedenti sette metri e cinquanta. In tutti e due i casi si propone l’accoglimento<br />

dell’osservazione. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che la realizzazione del terzo piano impone <strong>di</strong><br />

fare l’ascensore e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> realizzare e<strong>di</strong>fici anche con buone caratteristiche e <strong>di</strong> dare più<br />

spazio ai giar<strong>di</strong>ni e a verde. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio che fa<br />

notare un errore <strong>di</strong> stampa da correggere in entrambe le osservazioni, perché si cita una<br />

delibera <strong>di</strong> Consiglio comunale che ha approvato il Piano Attuativo, mentre in realtà la<br />

competenza è della Giunta, quin<strong>di</strong> chiede <strong>di</strong> rettificare l’errore materiale. Il Presidente<br />

cede la parola al consigliere Finazzi che chiede se ha capito correttamente che gli<br />

osservanti della n. 104 richiedono un ampliamento <strong>di</strong> cento metri quadri <strong>di</strong> superficie<br />

lorda <strong>di</strong> pavimento che nel nuovo Pgt non erano più presenti. L’architetto Cerea risponde<br />

che gli osservanti chiedono <strong>di</strong> ripristinare la vecchia previsione che era <strong>di</strong> 1.400 metri<br />

quadri <strong>di</strong> superficie lorda <strong>di</strong> pavimento. Il consigliere Finazzi chiede se quin<strong>di</strong> rispetto a<br />

quello preesistente siano settecento metri quadri in più. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che è<br />

stata una svista degli estensori, perché hanno inserito in maniera corretta quello che era<br />

il piano attuativo graficamente, ma non inserendo i parametri corretti. Il consigliere<br />

Finazzi chiede se sono quin<strong>di</strong> da conteggiare nel Pgt finale perché era una volumetria<br />

non prevista quando è stato adottato. L’architetto Cerea risponde affermativamente. Il<br />

consigliere Finazzi chiede se c’è stato il piano attuativo e se non c’è stata la<br />

convenzione. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che la convenzione si è bloccata a seguito <strong>di</strong><br />

questo errore e sarà fatta dopo l’approvazione del Pgt. Il consigliere Finazzi chiede<br />

tecnicamente se in questa fase il Comune possa tornare in<strong>di</strong>etro e non avendo ancora<br />

stipulato la convenzione, chiede se si potrebbero far valere le nuove convenzioni.<br />

L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che sarebbe molto rischioso visto che è stato approvato e<br />

sconsiglierebbe <strong>di</strong> percorrere questa strada. Il Presidente apre la votazione sulla<br />

controdeduzione all’osservazione n. 44 presentata da Mologni Ombretta per conto della<br />

<strong>di</strong>tta Immobiliare F.M.B. s.r.l. protocollo 12030 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 104 presentata da Colombelli Clau<strong>di</strong>o<br />

e Mologni Ombretta per conto dell’Immobiliare F.M.B. s.r.l. protocollo 12275 con<br />

proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n.<br />

45 relativa ad un’area in via fiume Serio. Il richiedente chiede <strong>di</strong> eliminare il vincolo<br />

ambientale e la possibilità <strong>di</strong> riconvertire la parte in esame del lotto <strong>di</strong> proprietà in zona a<br />

verde privato <strong>di</strong> carattere urbano. Per il primo punto l’Amministrazione propone il non<br />

accoglimento e nel secondo punto si propone l’accoglimento. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 45 presentata da Gotti Elena Maria<br />

con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 46 che afferisce all’ambito <strong>di</strong> trasformazione AT9 e AT10.<br />

L’osservante chiede la possibilità <strong>di</strong> aggregare una parte dell’area ora inserita nell’AT10 e<br />

nell’AT9. La proposta è quella <strong>di</strong> accoglimento all’inserimento <strong>di</strong> quest’area nell’AT10<br />

dove già il richiedente è interessato dalla parte del passaggio della previsione della futura<br />

strada e pertanto si ritiene accoglibile, utilizzando un parametro urbanistico <strong>di</strong> capacità


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 21 <strong>di</strong> 25<br />

e<strong>di</strong>ficatoria dell’AT9 e non dell’AT10. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi il<br />

quale crede che quando l’Amministrazione ha ragionato sui due ambiti in questione abbia<br />

definito il rapporto tra area verde e aree e<strong>di</strong>ficabili e abbia in qualche modo fatto delle<br />

ipotesi. Suppone che il fatto <strong>di</strong> spostare questi duemila metri quadri da un ambito<br />

all’altro, avrà il risultato finale <strong>di</strong> avere l’ambito AT9 più e<strong>di</strong>ficato e l’AT10 con duemila<br />

metri quadrati in meno. Chiede se questo vuol <strong>di</strong>re che in un ambito ci saranno più<br />

abitazioni e meno verde mentre nell’altro meno abitazioni e più verde. L’architetto<br />

Cerea risponde che questa ipotesi non accadrà perché ad una capacità volumetrica<br />

corrisponde uno standard e alla fine i proprietari dovranno cedere una superficie a<br />

standard legata alla volumetria, in<strong>di</strong>pendentemente da dove ricade. Dice che si sposta<br />

l’area e si sposta anche la capacità volumetrica, facendo ricadere l’area nell’AT9. Il<br />

consigliere Finazzi chiede se nell’AT10 quin<strong>di</strong> non rimane niente. Dice che in questo<br />

modo l’AT10 perde un po’ <strong>di</strong> senso. L’architetto Cerea risponde che è opportuno che<br />

l’Amministrazione lasci un ambito <strong>di</strong> trasformazione. Pensa che l’inserimento <strong>di</strong> taluni<br />

ambiti sia il prodotto <strong>di</strong> un’atteggiamento cautelativo dell’Amministrazione, proprio<br />

affinché questa abbia poi la possibilità <strong>di</strong> governare le trasformazioni che avverranno.<br />

Togliere l’AT10 significherebbe mettere una zona <strong>di</strong> completamento o riconfermare una<br />

previsione produttiva e ritiene opportuno confermare questa previsione, come buona<br />

strategia urbanistica. Spostare duemila metri quadri <strong>di</strong>ce che non cambia l’impostazione,<br />

poiché sono legati dalla necessità <strong>di</strong> una progettazione unica. Il Presidente cede la parola<br />

al consigliere Amaglio che legandosi a quanto detto dall’architetto, crede che questo<br />

aspetto vada approfon<strong>di</strong>to meglio relativamente a questa tipologia <strong>di</strong> scelta, perché<br />

ritorna continuamente nel Pgt. Crede sia importante chiedersi cosa rimanga in caso non<br />

si faccia un ambito <strong>di</strong> trasformazione, per fare una valutazione più corretta <strong>di</strong> tutto<br />

l’insieme e ritiene che non si sia parlato abbastanza <strong>di</strong> cosa sarebbe stata un’area senza<br />

la previsione dell’ambito. Sostiene che è istintivo chiedersi perché si è messo un ambito<br />

<strong>di</strong> trasformazione in un’area, quando le possibilità <strong>di</strong> realizzazione dello stesso sono nulle.<br />

Dice che l’alternativa sarebbe un ambito <strong>di</strong> completamento che risulterebbe poi<br />

ingovernabile, così come è accaduto negli ultimi quin<strong>di</strong>ci anni con il risultato visibile in<br />

alcune zone della città. Ritiene che l’analisi andrebbe approfon<strong>di</strong>ta per formulare un<br />

giu<strong>di</strong>zio più corretto. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 46 presentata da Valota Gian Battista, Valota Anna protocollo 12034<br />

con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata.<br />

Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione<br />

n. 47 relativa ad un’area in via Nazionale, dove l’osservante richiede che l’area<br />

mantenuta a destinazione <strong>di</strong> parcheggio pubblico venga convertita in parcheggio<br />

pertinenziale esclusivo dell’attività. L’architetto <strong>di</strong>ce che si propone il non accoglimento<br />

dell’osservazione poiché in questa zona c’è necessità <strong>di</strong> parcheggi. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 47 presentata da Tansini Attilio<br />

protocollo 12036 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento dell’Amministrazione. Il Presidente<br />

cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 48 relativa<br />

alla via Brusaporto, ed in particolare ad una cascina crollata in località Bù. I richiedenti<br />

chiedono che quest’area possa essere trasformata in un’area a destinazione terziaria e<br />

ricettiva come tra l’altro è previsto all’interno del Prg mentre il Pgt la lascia in zona<br />

agricola. Si ritiene <strong>di</strong> proporre il non accoglimento dell’osservazione perché si tratta <strong>di</strong> un<br />

piccolo lotto e appare inopportuno inserire un’area commerciale. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 48 presentata da Andreotti Iside,<br />

Barcella Alberto, Barcella Maria Giuseppina protocollo n. 12039 con proposta <strong>di</strong> non<br />

accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 22 <strong>di</strong> 25<br />

cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 50 che si<br />

trova nel centro storico, in via Colombo. Dice che l’osservante chiede la possibilità <strong>di</strong><br />

recuperare il sottotetto del proprio fabbricato con un sopralzo. Afferma che gli estensori<br />

hanno analizzato la pratica e hanno ritenuto la cosa possibile, purché l’intervento venga<br />

visto nell’ambito <strong>di</strong> una ristrutturazione complessiva in modo da preservare il carattere<br />

storico dello stesso. Ritiene che l’osservazione possa essere accolta secondo quanto<br />

previsto nella controdeduzione. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 50 presentata da Fattori Sergio, Fattori Paola protocollo 12129 con<br />

proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 51 relativa all’ambito <strong>di</strong> trasformazione AT10 in via Garibal<strong>di</strong>. Dice<br />

che la proposta al punto uno propone la mo<strong>di</strong>fica dell’articolo 18 delle norme tecniche <strong>di</strong><br />

attuazione. Dice che l’AT9 e l’AT10 sono legati da una progettazione univoca e all’interno<br />

delle modalità attuative dei due ambiti, nella scheda <strong>di</strong> piano, si <strong>di</strong>ce che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

queste due aree dovrà definire le linee guida <strong>di</strong> progettazione urbana ed un<br />

planivolumetrico <strong>di</strong> massima unitario, che contribuisca alla definizione dell’assetto. Con<br />

l’osservazione presentata si chiede <strong>di</strong> togliere l’obbligo <strong>di</strong> realizzare il planivolumetrico,<br />

perché secondo l’osservante non è corretto che il primo che parte con la progettazione<br />

debba sostenere anche i costi per l’altro ambito. Il proponente ritiene infatti <strong>di</strong> dover<br />

<strong>di</strong>mostrare attraverso la sua progettazione che la viabilità, le infrastrutture e i parcheggi<br />

rispondono alle esigenze richieste dall’Amministrazione. All’architetto Cerea sembra che<br />

ciò sia corretto. Il Presidente cede la parola al consigliere Cristian Vezzoli il quale<br />

afferma che l’osservazione n. 110 ripropone il punto due dell’osservazione n. 51. Chiede<br />

<strong>di</strong> votare la n. 110 dopo la n. 51 perché attinenti. Il Presidente passa la parola al<br />

consigliere Amaglio il quale chiede se la norma che viene eliminata riguarda<br />

specificatamente questi ambiti o se è generica per tutti. L’architetto Cerea spiega che<br />

fa riferimento solo a questi due ambiti, perché il documento <strong>di</strong> piano norma con ogni<br />

articolo l’ambito <strong>di</strong> trasformazione, quin<strong>di</strong> l’articolo 17 è relativo all’AT9 e l’articolo 18 è<br />

relativo all’AT10. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi al quale sembra che<br />

nel documento <strong>di</strong> piano emerga che l’intento dell’Amministrazione sia <strong>di</strong> mantenere legati<br />

i due ambiti in questione. Gli sembra però che si stiano “spezzettando” gli interventi sui<br />

due ambiti anche in momenti <strong>di</strong>versi, infatti al <strong>di</strong> là dell’intento annunciato<br />

dall’Amministrazione nel documento <strong>di</strong> piano, operativamente si declinerà qualcosa che<br />

verrà attuato alternativamente, con volumetrie e linee guida da definire. Ha la<br />

sensazione che le osservazioni presentate e controdedotte stiano portando in una<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>versa rispetto a quanto previsto dal piano delle regole. L’architetto Cerea<br />

risponde attraverso la lettura della norma del piano attuativo: “la pianificazione attuativa<br />

degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione AT9 e AT10 potrà essere attivata quin<strong>di</strong> solo a seguito<br />

dell’approvazione con specifica delibera <strong>di</strong> Giunta comunale <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong><br />

inquadramento comprensivo <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> dettaglio sulle esigenze trasportistiche e <strong>di</strong><br />

viabilità che definisca le linee guida <strong>di</strong> progettazione urbana che contribuisca alla<br />

definizione dell’assetto urbano complessivo, in<strong>di</strong>viduando le aree da destinare a servizi<br />

pubblici e le connessioni viabilistiche e fornendo le prime in<strong>di</strong>cazioni circa le tipologie<br />

e<strong>di</strong>lizie da inse<strong>di</strong>are all’interno degli ambiti”. Ritiene tale lettura come più che esaustiva<br />

<strong>di</strong> ciò che si vorrà fare cioè, togliendo il planivolumetrico e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> fatto la progettazione<br />

e<strong>di</strong>lizia, crede che l’amministrazione sarà in grado <strong>di</strong> valutare, e chi progetterà dovrà<br />

mostrare come ha inteso questa progettazione. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Amaglio il quale immagina che l’intento degli osservanti fosse quello <strong>di</strong><br />

alleggerire <strong>di</strong> molto questo aspetto e l’Amministrazione ha scelto <strong>di</strong> alleviare l’onere solo


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 23 <strong>di</strong> 25<br />

dal punto <strong>di</strong> vista pratico della creazione del planivolumetrico. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 51 presentata da Rovelli Carlo e<br />

Rovelli Pierandrea protocollo 12131 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente apre la<br />

votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 110 presentata da Imi Giovanni e<br />

altri, protocollo 12289 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale dell’Amministrazione. La<br />

controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la<br />

presentazione dell’osservazione n. 52 afferente all’area in via Brusaporto. Dice che si<br />

chiede la mo<strong>di</strong>fica della destinazione d’uso della strada a servizio dei parcheggi<br />

pertinenziali, mentre il parcheggio esterno si sta realizzando in attuazione<br />

dell’ampliamento <strong>di</strong> Minifaber. Il Presidente cede la parola al consigliere Amaglio il<br />

quale <strong>di</strong>ce che in questo caso si passa dal pertinenziale al privato. Il Presidente cede la<br />

parola al consigliere Luigi Vezzoli il quale chiede se il parcheggio nuovo laterale sia<br />

<strong>di</strong>ventato ad uso pubblico. L’architetto Cerea risponde che nell’ambito dell’incontro i<br />

titolari si sono impegnati per realizzarlo. Sottolinea l’aspetto positivo della loro azione. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 52 presentata da<br />

Minifaber S.p.A. protocollo 12150 con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La<br />

controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la<br />

presentazione dell’osservazione n.53 relativa all’ambito <strong>di</strong> trasformazione 9. L’osservante<br />

chiede l’aggiornamento della scheda dell’ambito 17 rispetto alla tavola, che presenta un<br />

errore cartografico che interessa una piccola parte <strong>di</strong> proprietà comunale. Richiede lo<br />

stralcio <strong>di</strong> tutta la superficie occupata dalla roggia e lo stralcio dall’ambito della superficie<br />

destinata a collegamento viario posta nell’estremità occidentale dell’ambito stesso. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 53 presentata da<br />

Imi Giovanni protocollo 12151 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 54 relativa ad un<br />

comparto <strong>di</strong> via Marconi. L’osservante chiede la <strong>di</strong>visione dell’ambito in due<br />

sottocomparti, lo stralcio della strada e l’assegnazione al sottocomparto <strong>di</strong> una superficie<br />

<strong>di</strong> 1.066 mq <strong>di</strong> superficie lorda <strong>di</strong> pavimento, il rimando della dotazione e della posizione<br />

dei parcheggi alla progettazione esecutiva, ed infine la mo<strong>di</strong>fica della <strong>di</strong>citura “lungo via<br />

Marconi” e “con accesso da Via Marconi”. Per queste proposte <strong>di</strong>ce che accoglie<br />

parzialmente l’osservazione nel senso che il primo punto viene accolto parzialmente<br />

dando comunque la possibilità <strong>di</strong> attuare la previsione dell’ambito del piano attuativo o<br />

in alternativa, dando comunque la possibilità <strong>di</strong> ristrutturare i vani vuoti e <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>are<br />

abitazioni, tenendo presente che lì ancora sono attivi dei piccoli laboratori artigianali.<br />

Dice che si è cercato <strong>di</strong> andare incontro all’osservante con questa possibilità. In questo<br />

caso la risposta è stata costruita con la commissione urbanistica che ha voluto fare in<br />

modo <strong>di</strong> recuperare parte dei volumi che sono <strong>di</strong>smessi. Il Presidente apre la votazione<br />

sulla controdeduzione all’osservazione n. 54 presentata da Zini Dirce, Frugaborsi<br />

Giovanni protocollo 12154 con proposta <strong>di</strong> accoglimento parziale dell’Amministrazione. La<br />

controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la<br />

presentazione dell’osservazione n. 55 relativa ad un’area <strong>di</strong> via Paderno collocata dopo la<br />

strada statale. Dice che è un’area dove per anni c’è stato l’esercizio <strong>di</strong> una attività <strong>di</strong><br />

demolizione e <strong>di</strong> frantumazione <strong>di</strong> inerti. Adesso questa attività è <strong>di</strong>smessa, e<br />

l’osservante richiede <strong>di</strong> trasformare quest’ambito in ambito produttivo. La proposta è <strong>di</strong><br />

non accoglimento. Annuncia che questa osservazione sarà anche oggetto <strong>di</strong> un’analisi<br />

dell’ufficio ambiente, perché a seguito dei campionamenti fatti dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo<br />

è emerso che quest’area ha qualche piccolo problema <strong>di</strong> bonifica, infatti non potrebbe


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 24 <strong>di</strong> 25<br />

essere trasformata in residenziale, ma solo in produttivo. Dice che la richiesta è fatta al<br />

fine <strong>di</strong> non incorrere in problematiche sanzionatorie o <strong>di</strong> bonifica. Si trova anche in<br />

ambito aeroportuale. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi che chiede un<br />

chiarimento relativamente al fatto che nell’osservazione si parli <strong>di</strong> stoccaggio <strong>di</strong> rifiuti<br />

pericolosi. Chiede <strong>di</strong> che tipo <strong>di</strong> materiali si tratta. L’architetto Cerea risponde che si<br />

tratta <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> demolizione e frantumazione. Dice che il limite tabellare dei<br />

parametri <strong>di</strong> riferimento era stato superato. Dice che per questo tipo <strong>di</strong> attività c’è stata<br />

un’autorizzazione in deroga ai parametri urbanistici comunali da parte della regione, e<br />

<strong>di</strong>ce che una volta scaduta è necessario ripristinare la destinazione previgente, cioè<br />

quella agricola. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n.<br />

55 presentata da Capelli Luigi protocollo 12156 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 57 che richiede la mo<strong>di</strong>fica<br />

della destinazione d’uso della strada d’accesso <strong>di</strong> proprietà, e l’inserimento della stessa<br />

all’interno degli “ambiti residenziali a me<strong>di</strong>a densità”. L’architetto Cerea <strong>di</strong>ce che la<br />

richiesta potrebbe rientrare in quella casistica delle strade in<strong>di</strong>viduate come all’interno<br />

della proprietà. Si chiede la trasformazione completa. Nella controdeduzione si propone<br />

<strong>di</strong> trasformare la destinazione urbanistica della strada rispettivamente come la<br />

destinazione principale del lotto <strong>di</strong> pertinenza, quin<strong>di</strong> sarà un verde privato e un ambito<br />

<strong>di</strong> residenza in modo orizzontale. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 57 presentata da Federici Luciano protocollo 12158 con proposta <strong>di</strong><br />

accoglimento parziale dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il<br />

Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n.<br />

60. L’osservante chiede la mo<strong>di</strong>fica della destinazione d’uso degli e<strong>di</strong>fici accessori a<br />

servizio del fabbricato <strong>di</strong> proprietà, attualmente in<strong>di</strong>viduati all’interno degli ambiti agricoli<br />

produttivi in immobili residenziali o, in subor<strong>di</strong>ne, la conversione dell’intero compen<strong>di</strong>o, in<br />

ambito a destinazione abitativa con conservazione della volumetria esistente. Si tratta <strong>di</strong><br />

un cascinale in via Basse con una pregevole costruzione a nido d’ape in mattoni che<br />

fungeva da fienile. Nella controdeduzione si accetta il recupero e si vuole tutelare questa<br />

parte del cascinale mettendo l’obbligo <strong>di</strong> intervenire tramite permesso <strong>di</strong> costruire<br />

convenzionato al fine <strong>di</strong> salvaguardare la caratteristica <strong>di</strong> questo cascinale. Dice che è<br />

giusto valorizzare queste esistenze e quin<strong>di</strong> in questo termine deve essere visto il<br />

permesso <strong>di</strong> costruire convenzionato al fine <strong>di</strong> tutelare un patrimonio storico. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 60 presentata da<br />

Bendoni Giovanni, Mazzoleni Rosina protocollo 12163 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 62 che è la riconferma <strong>di</strong><br />

una previsione urbanistica già convenzionata relativa a via Sottoripa. Riconosce la<br />

presenza <strong>di</strong> un errore nell’in<strong>di</strong>viduazione dell’area standard. Dice che va riconfermato il<br />

piano attuativo già sottoscritto dal 1997 con il ripristino della destinazione originaria<br />

dell’area e la correzione degli elaborati grafici <strong>di</strong>fformi. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Finazzi che chiede se l’errore si trasforma in un aumento dei metri quadri o<br />

cubi da aggiungere alle previsioni del Pgt adottato o chiede se questi sono già stati<br />

conteggiati. L’architetto Cerea risponde che sono già stati conteggiati, specificando che<br />

l’errore era relativo solo alla parte grafica. Il Presidente apre la votazione sulla<br />

controdeduzione all’osservazione n. 62 presentata da Dossi Nella, Tironi Oscar protocollo<br />

12165 con proposta <strong>di</strong> accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene<br />

approvata. Il Presidente cede la parola all’architetto Cerea per la presentazione<br />

dell’osservazione n. 63 relativa ad un e<strong>di</strong>ficio situato in via Italia. L’osservante richiede la


Verbale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> Consiglio comunale verbale n. 28/2012 pag 25 <strong>di</strong> 25<br />

mo<strong>di</strong>fica del grado <strong>di</strong> intervento del fabbricato in modo da renderlo conforme a quello<br />

a<strong>di</strong>acente. L’e<strong>di</strong>ficio è già stato ristrutturato e si propone il non accoglimento<br />

mantenendo quella conformazione <strong>di</strong> tetti storici. Il Presidente cede la parola al<br />

consigliere Amaglio che chiede un chiarimento in merito all’altezza dell’e<strong>di</strong>ficio. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 63 presentata da<br />

Nuciforo Gaetano protocollo 1267 con proposta <strong>di</strong> non accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 64 relativa a corso Roma.<br />

L’osservante richiede la possibilità <strong>di</strong> ampliare <strong>di</strong> sessanta metri quadri il loro fabbricato<br />

per ampliare l’attività. Il Presidente cede la parola al consigliere Finazzi il quale chiede<br />

se l’Amministrazione è a conoscenza del luogo in cui realizzerà questo volume.<br />

L’architetto Cerea risponde che verrà realizzato un dehor, tra la strada e l’e<strong>di</strong>ficio<br />

esistente al piano terra, per l’attività <strong>di</strong> gelateria e bar. Il consigliere Amaglio chiede<br />

quanto porta al comune in termini <strong>di</strong> monetizzazione un ampliamento <strong>di</strong> sessanta metri<br />

quadri. L’architetto Cerea risponde che l’introito sarà pari a sei o sette mila euro. Il<br />

Presidente apre la votazione sulla controdeduzione all’osservazione n. 64 presentata da<br />

Gelateria Pierrot <strong>di</strong> Suardo P. & S. s.n.c. protocollo 12175 con proposta <strong>di</strong> accoglimento<br />

dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente cede la parola<br />

all’architetto Cerea per la presentazione dell’osservazione n. 66 e <strong>di</strong>ce che si tratta <strong>di</strong><br />

una presa d’atto <strong>di</strong> una destinazione d’uso all’interno del centro storico, dove c’è uno<br />

stu<strong>di</strong>o professionale. Il Presidente apre la votazione sulla controdeduzione<br />

all’osservazione n. 66 presentata da Persiani Giuseppina protocollo 12182 con proposta <strong>di</strong><br />

accoglimento dell’Amministrazione. La controdeduzione viene approvata. Il Presidente<br />

aggiorna la seduta per il giorno successivo alle ore venti.<br />

Letto, confermato e sottoscritto:<br />

Il Presidente<br />

F.to Giampaolo Volpi<br />

Il vicesegretario generale<br />

F.to Monica Vavassori<br />

Il presente verbale è stato trasmesso in copia ai capigruppo consiliari il giorno 8<br />

novembre 2012 e depositato agli atti della segreteria generale.<br />

Dalla residenza comunale, 8 novembre 2012<br />

Il vicesegretario generale<br />

F.to Monica Vavassori

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