(Bologna) - Herambiente - Il Gruppo Hera
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12.4 Costruzione nuove celle<br />
La discarica può essere considerata un sistema<br />
tenuta viene testata con un sistema di ricerca<br />
dinamico in cui l’allestimento delle singole geoelettrica in grado di individuare eventuali<br />
celle avviene gradualmente al procedere della rotture o difetti di saldatura nella membrana in<br />
discarica. Per preservare la falda da ogni tipo HDPE);<br />
di contaminazione, in ciascuna cella sono presenti<br />
▶▶ un sistema di drenaggio del percolato;<br />
(Figura 11):<br />
▶▶ un sistema di prelievo delle acque sottostanti<br />
▶▶ un sistema di impermeabilizzazione del fondo il corpo discarica (acque di sottosuolo), così<br />
della discarica;<br />
da evitare pressioni che comportino il rischio<br />
▶▶ un sistema di monitoraggio della tenuta di alterazione della stabilità del fondo<br />
dell’impermeabilizzazione (durante i collaudi la discarica.<br />
Figura 11 Struttura del fondo celle e della copertura finale<br />
12.5 Copertura giornaliera<br />
e copertura interstrato<br />
Giornalmente, al termine dei conferimenti, si<br />
effettua l’operazione di copertura del rifiuto<br />
con lo scopo di minimizzare le emissioni<br />
odorigene e di limitare il richiamo di animali<br />
indesiderati, soprattutto volatili.<br />
Esistono diverse possibilità per effettuare<br />
questa operazione, tuttavia, la modalità<br />
più utilizzata in questi ultimi anni consiste<br />
nell’utilizzo della Frazione Organica Stabilizzata<br />
(FOS) ovvero frazione organica a bassa<br />
umidità e molto stabile, proveniente dagli impianti<br />
di compostaggio. Sopra ogni strato di<br />
A fine vita, ovvero alla saturazione della volumetria<br />
autorizzata, si effettua la copertura<br />
finale della discarica.<br />
L’operazione ha il fine di isolare e di confinare<br />
i rifiuti stoccati nel corpo della discarica, permettere<br />
la realizzazione delle opere a verde<br />
di ripristino ambientale del corpo discarica e<br />
prevedere la restituzione del sito alla colletabbancamento<br />
di rifiuti ultimato si effettua un<br />
piano di chiusura provvisorio, definito copertura<br />
interstrato, che comporta la ricopertura<br />
con uno spessore di terreno argilloso di circa<br />
40 cm e la predisposizione, dove possibile,<br />
di canalizzazioni per il rapido allontanamento<br />
delle acque meteoriche dall’area di discarica<br />
ricoperta. Tale strato di terreno sarà rimosso,<br />
per lasciarne uno spessore di circa 20 cm,<br />
all’avvio dell’abbancamento del successivo<br />
strato di rifiuti.<br />
3<br />
5<br />
7<br />
Stratigrafia tipo: fondo celle<br />
1<br />
2<br />
4<br />
6<br />
8<br />
Legenda<br />
Stratigrafia tipo: copertura finale sommità corpo discarica<br />
1 rifiuti<br />
2 ghiaia lavata pezzatura 16/32 mm (~ 30 cm)<br />
3 geotessile (200 gr/mq - spessore 10 mm)<br />
4 sabbiella (~ 10 cm)<br />
5 membrana in HDPE (2,5 mm)<br />
6 sabbia limosa ~ (10 cm)<br />
7 geocomposito drenante (6:10 mm) solo prima e seconda cella<br />
8 argilla in sito K ≤ 10 -7 cm/sec<br />
12.6 Copertura finale<br />
tività. Nel caso specifico la copertura finale<br />
verrà realizzata con (dall’alto verso il basso):<br />
▶▶ strato superficiale di copertura con terreno<br />
vegetale (spessore 1 m);<br />
▶▶ geocomposito drenante;<br />
▶▶ argilla compattata (spessore 0,60 m)<br />
avente permeabilità k ≤ 10 -8 m/s.<br />
3<br />
4<br />
2<br />
Legenda<br />
1 rifiuti<br />
2 argilla (~ 20 cm x 3) K ≤ 10 -6 cm/sec<br />
3 geocomposito drenante (6:10 mm)<br />
4 terreno agrario a matrice argillosa (~ 100 cm)<br />
1<br />
complesso impiantistico Galliera<br />
dichiarazione ambientale