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GEOmedia 2 2015

La prima rivista di geomatica e di geografia intelligente.

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MERCATO<br />

L’ESA proverà a mappare la superficie del<br />

mare dalla stazione spaziale internazionale<br />

Un nuovo progetto che coinvolge il montaggio di uno strumento<br />

sulla Stazione Spaziale Internazionale e l’uso particolare dei segnali<br />

dai satelliti GNSS per la navigazione, potrebbe fornire misure di<br />

altezza della superficie del mare e informazioni sulle caratteristiche<br />

relative alle correnti oceaniche,<br />

con beneficio della scienza e delle<br />

previsioni oceaniche.<br />

La stazione spaziale orbita attorno<br />

alla Terra 16 volte al giorno a<br />

soli 400 km di distanza, offrendo<br />

anche una piattaforma da cui<br />

misurare alcune variabili legate al<br />

cambiamento climatico. Una call<br />

ESA partita nel 2011 ha invitato<br />

a presentare proposte per effettuare<br />

osservazione della Terra dalla<br />

stazione spaziale e al termine<br />

dell’esame della varie proposte<br />

è stato avviato un ulteriore sviluppo<br />

denominato missione GEROSS-ISS.<br />

Anche se ancora in fase concettuale attraverso studi di fattibilità,<br />

l'obiettivo primario è quello di lanciare l'esperimento verso<br />

la fine del 2019, portando alla stazione spaziale un strumento di<br />

osservazione che nel termine GEROS-ISS include riflettometria<br />

GNSS, radio occultazione e scatterometria.<br />

I satelliti GPS e Galileo inviano un flusso continuo di segnali a<br />

microonde verso la Terra per la navigazione, ma questi segnali<br />

rimbalzano sulla superficie e ritornano nello spazio. L'idea base è<br />

quella di installare una antenna sulla Stazione Spaziale in grado di<br />

catturare i segnali che si riflettono dalla Terra. Conoscendo anche<br />

i dati inviati dai satelliti GNSS si possono effettuare calcoli per<br />

misurare l'altezza della superficie del mare, e per misurare le onde<br />

o "rugosità" che a loro volta<br />

possono essere utilizzate per<br />

calcolare la velocità dei venti di<br />

superficie.<br />

Il potenziale di questa riflettometria<br />

GNSS è di mappare<br />

l'altezza degli oceani su scale<br />

di 10-100 km o più in meno<br />

di quattro giorni. Gli altimetri<br />

satellitari attuali, in confronto,<br />

offrono mappe globali su scale<br />

di circa 80 km, che sono prodotti<br />

da più set di dati ogni 10<br />

giorni.<br />

Il concetto originale in realtà<br />

risale a oltre 20 anni fa e, maturato notevolmente attraverso numerosi<br />

studi e campagne, non è mai stato debitamente testato<br />

dallo spazio. Ora il test sarà possibile, attraverso la Stazione Spaziale<br />

Internazionale per la quale l’ESA ha avviato un particolare<br />

programma di studi generali.<br />

(Fonte ESA)<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2015</strong> 25

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