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VIAGGIARE Pagina a cura di AutoPostale Regione Ticino e Ferrovie Federali Svizzere La festa del papà si festeggia nel borgo Alla scoperta di Castell’Arquato e dei suoi tesori artistici e gastronomici Storia, cultura e buona tavola: benvenuti a Castell’Arquato, borgo medioevale e città d’arte, situato sulle prime alture della Val d’Arda a circa trenta chilometri da Piacenza. Il centro storico è costruito secondo la struttura dei borghi medioevali e non ha subito negli anni modifiche degne di nota. Enorme il fascino di un luogo dove c’è la perfetta fusione di uomo e di ambiente nel richiamo di atmosfere che risalgono al passato e restituiscono al visitatore tutto il loro fascino e la loro ricchezza. Arrivare qui dal canton Ticino è semplice, per questo viene organizzata una gita in torpedone il 19 marzo 2009 in occasione della festa del papà. Arrivati nella cittadina che ha più di quattromila abitanti, la sorpresa è grande già al primo sguardo: tra Pianura Padana ed Appennino si presenta questo tipico borgo medievale, unico nel suo genere tanto che è entrato nel Club dei Borghi più belli d’Italia. Inoltre ha ricevuto la certificazione del Touring Club come Bandiera Arancione, è protagonista del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, ma è anche Città per la Pace. Il centro storico del capoluogo è caratteristico per l’intatta atmosfera medievale che vi si respira, ancora oggi nel terzo millennio, è sviluppato sulla riva sinistra del torrente Arda, adagiato su un colle che domina la pianura. La posizione strategica dell’insediamento balza dunque subito agli occhi. Oltre al turismo, oggi l’economia del borgo è prevalentemente agricola, soprattutto legata alla coltura della vite e del vino che affonda nei secoli; prelibata e di qualità è la produzione locale di salumi: coppa Dop, pancetta, salame e culatello. Imperdibili i piatti della tradizione: anolini, pisarei e fasò, tortelli di erbette con la coda, torta al cioccolato di Vigolo Marchese. Famosi pittori e artisti, come già nei secoli passati, dimorano a Castell’Arquato traendone magica ispirazione. Particolare è l’attenzione e la cura del verde che gli abitanti sfoggiano, abbellendo le vie e i vicoli del loro paese. Il turismo di giornata riempie il centro di Castell’Arquato: il paese attira italiani e stranieri che scoprono ammirati gli angoli più suggestivi e possono trovare manifestazioni, mostre ed eventi per tutti i gusti. Dopo la visita mattutina, la sosta è d’obbligo per il pranzo in trattoria tipica in una zona dove la cultura del buon gusto regala grandi soddisfazioni. Su questa linea si pone anche la successiva visita al museo del prosciutto che sorge all’interno dell’ ex Foro Boario di Langhirano, un edificio del 1928 storicamente destinato alle contrattazioni del bestiame. Il percorso espositivo ricostruisce, da una parte, il processo di produzione dei pregiati prodotti dell’arte salumaria parmense “dal suino ai salumi”, dall’altra costituisce una sorta di viaggio ideale dall’antica norcineria fino alle metodologie della produzione odierna, evidenziando come l’evoluzione delle tecniche non abbia intaccato l’assoluto rispetto dei processi originari. Il museo Il Programma CASTELL’ARQUATO 19 MARZO 2009 Prezzo per persona: Fr. 160.- Giovedì 19 marzo partenza 06.00 Locarno Ffs 06.00 Biasca Ffs 06.30 Bellinzona Ffs 07.05 Lugano Ffs (lato buffet) 07.35 Mendrisio Ffs 07.45 Chiasso Ffs Arrivo a Castell’Arquato e visita dell’antico borgo. Pranzo in una tipica trattoria locale. Nel pomeriggio visita al Museo del Prosciutto di Langhirano. Rientro in Ticino in serata. Informazioni e prenotazioni AutoPostale Svizzera SA Regione Ticino Viaggi e Vacanze Viale Stazione 33 6501 Bellinzona Tel. +41 (0)58 448 36 36 Fax +41 (0)58 667 34 45 Benvenuti nel paradiso dei factory stores, la nuova formula di vendita in cui le più note aziende internazionali offrono i loro prodotti a prezzi di fabbrica, con sconti dal 30 al 70%. Questo è il FoxTown di Mendrisio, paradiso per tutti gli amanti dello shopping e anche per chi è in cerca di grandi affari. RailAway propone il viaggio in treno e autopostale per non lasciarsi sfuggire nemmeno un’occasione con il 20 per cento di sconto. Il FoxTown è aperto sempre. Osserva solo cinque giorni di chiusura in tutto l’anno: Capodanno, Pasqua, 1 agosto Festa nazionale svizzera, Natale e Santo Stefano. Per il resto c’è solo l’imbarazzo della scelta perché l’outlet è a disposizione del pubblico dal lunedì alla domenica dalle 11 alle 19 in orario continuato. Si possono fare acquisti ma si può pure pranzare e cenare. Il ristorante FoxGrill, oppure Pizza&Pollo o ancora lo snack bar e la paninoteca sono pronti ad si sviluppa in otto sezioni tematiche che esibiscono materiali fotografici, documenti storici, macchinari e proiezioni audio - visive. Si inizia con il territorio parmense e le sue produzioni agro - zootecniche nell’antichità per terminare con il prosciutto di Parma e il suo con- andare in soccorso di chi ha bisogno di una pausa con uno spuntino o con un vero e proprio pranzo. Anche in questo caso l’offerta di RailAway viene incontro ai visitatori visto che sono previste prestazioni supplementari cioè lo sconto del 20 per cento sul piatto del giorno o sul mezzo pollo al cestello. Il trasferimento, invece, avviene in treno fino a Mendrisio con TILO su linea S1 e proseguimento in autopostale per arrivare al Fox- Town (linea 13). Entrare nella catena commerciale con il simbolo della volpe è come immergersi in un moderno mercato con prodotti di alta qualità. È proprio qui, infatti, che vengono venduti i migliori capi delle marche più in voga del momento. L’elenco è lungo ma vale la pena citare alcune griffes sorzio. Le altre sezioni riguardano le razze suine del passato e quelle odierne, il sale e la conservazione degli alimenti quale premessa all’attività salumiera, la norceria tradizionale, il prosciutto e gli altri salumi parmigiani nella storia, l’impiego gastronomico dei presenti al FoxTown per dare ai clienti la più ampia possibilità di scelta: da Allencox, a Argentovivo, Baci & Abbracci, da Gucci a Prada, da Boggi, da Church’s a Cotton Belt, Egon Furstenberg, Feyem, Fornarina, Gabel, da Hogan, a Polo Ralph Lauren a Renato Balestra, Rifle, Strenesse, Suomy, Swatch, Tailor Club, Tod’s. Insomma, è difficile non riuscire ad accontentare tutti i “palati” con un panorama così vasto di marche internazionali. FoxTown si trova a soli 15 chilometri da Lugano e a 50 da Milano, a pochi passi dall’uscita dell’autostrada sulla Milano-Chiasso-Lugano. Sono 160 i negozi esclusivi che attendono i clienti per complessive 250 marche a prezzi davvero competitivi e un ampio parcheggio con 1.200 posti gratuiti. In più è salumi, l’evoluzione delle tecniche e degli spazi nella lavorazione del prodotto. Una full immersion gastronomica ma anche culturale prima del ritorno in Ticino in serata, pronti a rituffarsi presto in queste dolci e gustose atmosfere. Vantaggiosa combinazione “treno e bus” per arrivare nei 160 negozi della città della moda e degli affari aperta tutto l’anno Viaggio tra lo shopping firmato al Fox Town di Mendrisio presente un modernissimo casinò per i patiti del gioco ma anche chi vuole tentare la fortuna in un pomeriggio come tutti gli altri. Il factory store è il segreto dello shopping intelligente perché l’alto livello della qualità si accoppia alla cortese accoglienza degli Maggiori informazioni Stazioni Ffs Rail Service 0900 300 300 (CHF 1.19/min.) 24 ore su 24 www.railaway.ch www.ffs.ch addetti ai lavori. L’acquisto diventa perciò un’esperienza unica come quando ci si rivolge a una boutique. Con il vantaggio, però, che i prezzi sono molto più bassi. Allora non bisogna più perdere tempo: il FoxTown mette insieme svago e shopping, si adatta alle esigenze di tutta la famiglia e permette di trascorre una giornata divertente. Non si può dire di no, dunque, all’offerta di RailAway. www.swisscom.ch/pmi «Prendoilpiùsicuro.» MarcelWidmer,CEOExetecSA Un accesso a Internet a banda larga sicuro ed affidabile rappresenta un vantaggio competitivo importante per la vostra azienda. Ad esempio con funzione di backup che, in caso di interruzione del servizio, assicura l’accesso ai dati aziendali. Noi vi offriamo tutto ciò a condizioni particolarmente vantaggiose. Swisscom. Un’impresa svizzera al servizio delle imprese in Svizzera. La nostra speciale offerta Business Internet light dedicata alle PMI: • 30% di sconto sul router • nessuna tassa d’attivazione • nessun canone mensile fino a fine giugno 2009 (Offerta valevole per ordinazioni entro il 31.3.2009) Maggiori informazioni sul sito www.swisscom.ch/accesso-internet o al numero 0800 80 90 90.
@ http://dtb.bmj.com/ www.informazionisuifarmaci.it www.menopausa.it/ SALUTE E BENESSERE IL CAFFÈ 8 febbraio 2009 35 ANTONINO MICHIENZI Non soltanto non sono efficaci, ma le erbe impiegate per contrastare alcuni comuni sintomi della menopausa potrebbero addirittura causare danni alla salute. È questa la conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista Drug and Therapeutics Bulletin che ha preso in considerazione diversi rimedi a base di erbe, tra cui la cimicifuga rubifolia, il trifoglio rosso, l’angelica sinesi (o Dong quai), l’enagra e il ginseng. Nel migliore dei casi, secondo i ricercatori, non ci sono prove che questi prodotti possano giovare alla salute, quasi mai è noto come interferiscono con gli altri farmaci che si stanno assumendo e talvolta essi sono dannosi. È il caso della cimicifuga rubifolia, per esempio, che potrebbe esporre a danni al fegato. Secondo la ricerca, nei paesi industrializzati, tra il 30 e il 70% delle donne sperimentano sintomi vasomotori, come vampate di calore e sudorazione notturna. Questi sintomi, causati dal calo dei livelli di estrogeni conseguente alla menopausa, durano per circa quattro anni, ma nel 10 per cento dei casi essi possono protrarsi molto più a lungo. Sono proprio i disturbi vasomotori quelli per cui più spesso si ricorre alle erbe, convinti che il fatto che siano prodotti naturali possa mettere al riparo dai rischi dei medicinali. A causa di questa convinzione “molti pazienti non dicono al loro dottore che stanno prendendo dei rimedi naturali”, scrive il Drug Therapeutics Bulletin. Ma è un grosso errore. Il fatto che siano “naturali” non assicura la sicurezza di questi preparati e “chi lavora nel settore della salute - continua lo studio - dovrebbe chiedere sempre alle donne se stanno assumendo questi prodotti”. Intanto un’altra ricerca, pubblicata su The Lancet Oncology, mette in guardia dal tibolone, un altro farmaco utilizzato per alleviare alcuni disturbi correlati alla menopausa e al cancro al seno. Il medicinale si è dimostrato infatti efficace nel prevenire i sintomi vasomotori e la riduzione di densità ossea - l’anticamera dell’osteoporosi -, ma aumenta il rischio di recidive del cancro. In sostanza, rimangono ancora dubbi se i benefici derivanti Erbe miracolose che non fanno... miracoli Uno studio americano sfata l’efficacia dei rimedi erboristici nelle donne in menopausa, anzi fanno male PREVENZIONE Secondo i ricercatori non soltanto le erbe non sono efficaci ma possono provocare danni alla salute Chemioterapia all’ora è tutto Uno studio dell’Università della North Carolina a Chapel Hill pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences conferma e spiega l’osservazione clinica secondo cui la chemioterapia produce effetti diversi a seconda dell’ora del giorno a cui viene somministrata. Secondo il gruppo di ricercatori americani guidati da Aziz Sancar ciò avviene perché un particolare gruppo di enzimi, che può contrastare gli effetti dei farmaci chemioterapici riparando il Dna delle cellule tumorali, in quelle ore è ai minimi livelli. “Il tempo di somministrazione di un farmaco è tutto - ha affermato Sancar,- e noi abbiamo prove molecolari che ci mostrano che ciò è vero specialmente per il cancro”. “Aggredendo le cellule tumorali con la chemioterapia quando la loro capacità di ripararsi è minima - ha concluso - possiamo massimizzare l’efficacia del trattamento e minimizzarne i rischi”. dall’uso di questo farmaco superano i rischi a cui espone. Pertanto, che si tratti di erbe, di tibolone o di altri medicinali comunemente impiegati in quella che è definita terapia ormonale sostitutiva, la cautela è d’obbligo. Innanzitutto perché, come ha ricordato una recente conferenza di consenso sull’argomento, la menopausa, anche se “talora può presentarsi in forma critica creando malessere”, non è una malattia ma “una delle tappe evolutive nella vita della donna”. In secondo luogo, perché i sintomi sono temporanei e benigni. Infine, perché la soluzione farmacologica non è l’unica possibile. “La menopausa - recita il documento conclusivo della suddette conferenza di consenso - va colta come occasione per proporre cambiamenti salutari e non medicalizzanti dello stile di vita, che comportano benefici al di là degli effetti sui sintomi della menopausa”. In particolare, vanno raccomandati l’attività fisica e una dieta appropriata. Un’alternativa alle pillole, insomma, c’è. E perseguirla offre vantaggi che vanno al di là dei transitori sintomi della menopausa. Una pillola per innamorarsi iStockphoto non essere lontano il momento in cui disporremo di farmaci in grado di aumentare “Potrebbe o diminuire i sentimenti nei confronti di un’altra persona”. È uno dei commenti che Larry Young, biologo della Emory University, ha espresso in un articolo sui meccanismi dell’amore pubblicato sulla rivista Nature. Uno spray nasale all’ossitocina, per esempio, è già stato sperimentato con successo: aumenta la fiducia e le emozioni nei confronti degli altri. E da tempo su internet circola una sorta di acqua di colonia definita Enhanced Liquid Trust. In questo caso l’ossitocina è miscelata a ferormoni e la soluzione garantirebbe “progressi nel campo delle relazioni sociali e sentimentali”. Il fronte più avanzato di questo filone di ricerca sta invece indagando la possibilità che la genetica influenzi la qualità delle relazioni sentimentali. E non ci sono dubbi che nel prossimo futuro avremo a disposizione una pozione d’amore da somministrare di nascosto all’amante che non corrisponde i nostri sentimenti. Anche perché, conclude Young, “dopo tutto, l’amore cos’è se non follia?” I NOSTRI FIGLI di MONICA PIFFARETTI QUATTRO ANNI D’ATTESA MA L’ADOZIONE È UNA GIOIA Se vedi con i tuoi occhi gli occhi di quei bimbi non li dimentichi mai più Èdurata parecchio: quattro anni di progettazione, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Poco prima di Natale la cicogna etiope ci ha portato una bella bimbetta di otto mesi, tutta occhioni e impagabili sorrisi, che in men che non si dica è stata integrata dal resto della famiglia. Più velocemente di quanto io stessa pensassi e con una spontaneità che mi ha sorpreso. Un viaggio lontano, ma soprattutto profondo che ha dovuto superare non pochi ostacoli e che mi ha permesso di gettare uno sguardo (pur parziale e soggettivo) dietro le quinte delle adozioni internazionali. Le difficoltà da superare non sono poche e spesso famiglie idonee abbandonano strada facendo il loro sogno, letteralmente sfiancate da procedure internazionali che si insabbiano e non vanno a buon fine. In proposito sarebbe interessante conoscere la percentuale degli insuccessi che non credo imputabili nella maggior parte dei casi a mancanza di convinzione, ma piuttosto al tempo che passa e alla rassegnazione che subentra. Anche noi per due anni abbiamo fatto questa estenuante esperienza: marciare sul posto e cominciare ad aprire il cassetto per riporvi il progetto. Poi improvvisamente un colpo di fortuna o una mano dataci dal destino ci ha portato su un canale sicuro ed efficace. Ma non per tutte le coppie desiderose di fare questa esperienza è così, molte partite con noi sono ancora in anticamera, e questo mi fa riflettere sulla necessità impellente di migliorare le cose nel frammentato panorama cantonale dell’adozione, così come organizzato in Svizzera, e di fare qualcosa in più. Anche perche, non fosse per la crescente sterilità delle coppie o il desiderio tardivo di un figlio o semplicemente per arricchire umanamente la propria tribù, numerose sono le famiglie elvetiche che desiderano adottare un bimbo. Ottengono l’idoneità e poi finiscono per non decollare. Qualcuno dirà che in altri paesi vicini funziona anche peggio: vero. Ma non è una consolazione. Soprattutto quando all’altro capo del mondo il bisogno di avere una famiglia è grandissimo. E, quando vedi con i tuoi occhi gli occhi di quei bambini, o ormai già ragazzini parcheggiati negli orfanotrofi, non puoi dimenticartene. SESSO E AMORE di LINDA ROSSI, psicoterapeuta e sessuologa E-mail: linda.rossi@bluewin.ch Posta: Linda Rossi – Il Caffè – Via Luini 19 - 6600 Locarno La lettera Mi impedisce l’eiaculazione e nemmeno lei vuole godere Ho 28 anni e sto con una ragazza di 26. Lei è cristiana osservante e non vuole che io provi il piacere massimo eiaculando. Nemmeno lei vuole l’orgasmo. A volte stiamo insieme e io mi sento eccitatissimo senza però arrivare all’eiaculazione. Ho sentito dire che così facendo potrei avere ripercussioni negative sulla prostata. È vero? iStockphoto La risposta Rinunciare al “finale” è assai nocivo Lei ha sentito giusto: trattenersi dall’eiaculare è nocivo per un uomo, soprattutto se si tratta di una pratica frequente. Studi recenti riportano che l’avere relazioni sessuali complete diminuisce il rischio di tumore alla prostata. Spero quindi che di tanto in tanto lei si masturbi raggiungendo la scarica orgastica accompagnata dall’eiaculazione. In caso contrario, dopo un certo tempo, inizierebbe a provare dolori ai testicoli. Quindi, da uomo mentalmente e sessualmente sano, si conceda il permesso di arrivare alla scarica completa, perlomeno nella sua sessualità personale (se la sua amica non cambia idea sul piacere prima del matrimonio). Il suo desiderio - comprensibile - sarebbe di vivere il culmine del piacere anche nella sessualità relazionale. Discuta con la sua ragazza per capire la sua scelta e approfondite il vostro scambio di idee sulle ragioni, il senso e l’importanza dei vostri valori e delle vostre credenze. Se la sua ragazza cerca una soluzione perché ha timore di rimanere incinta, la informi che non raggiungere l’orgasmo è un sistema poco affidabile. Usate dei contraccettivi e lasciatevi andare. Se invece la sua presa di posizione è legata al suo credo religioso e alle direttive della Chiesa Cattolica, è possibile che pensi di aver trovato un valido compromesso alfine di non sentirsi in colpa per il fatto di avere rapporti sessuali prima del matrimonio. O forse crede nel valore del sacrificio, in vista di una gioia più grande, quando le sarà permesso di arrivare fino in fondo ai vostri incontri amorosi. Capisco che non è facilmente comprensibile il nesso tra la fede cristiana e la conclusione fisiologica di un fenomeno naturale: non fate del male a nessuno e non è certo un atto d’amore che andrà ad aumentare i problemi del nostro pianeta, anzi. Sono certa che lei saprà proporre il dialogo alla sua donna e che parlandone insieme manterrete un rispetto reciproco per i vostri punti di vista divergenti. Tenete conto, però, anche di tutti gli aspetti, anche quelli che riguardano la vostra salute fisica e sessuale: per l’uomo, trattenersi dall’eiaculare non può che provocare danni. Da una parte, come dicevamo, può essere nocivo per la prostata; da un’altra, costituisce un rischio per entrambi: è probabile che il vostro corpo si abitui a non raggiungere mai l’apice dell’eccitazione e quindi, anche quando vi darete finalmente il permesso di raggiungere l’orgasmo, potreste non riuscirci più. Questo avviene perché entra in gioco una programmazione corporea che appare all’inizio dell’eccitazione. Naturalmente, non si tratta di un fenomeno irreversibile: tale modalità fisica potrà essere cambiata, ma richiederà maggiori difficoltà e molto probabilmente sarà necessario un intervento terapeutico specifico.
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