Scarica - tages anzeiger

28
IL CAFFÈ 10 aprile 2011
C2LO SPORT
@
www.letour.fr
www.uci.ch
www.fabiancancellara.ch
L’inferno del Nord cerca un padrone
Dopo sei anni di dominio Boonen-Cancellara la Roubaix si “riapre”
NOSTRO SERVIZIO
Anche quando, era il 2007, nel
velodromo di Roubaix sfrecciò
l’australiano Stuart O’Grady
non si può certo dire che l’Inferno
del Nord non fosse stato
“dipendente” dal dominio di
Cancellara e Boonen. Quell’anno,
il bernese lanciò letteralmente
l’assalto del compagno
di squadra. Nelle altre cinque
edizioni, invece, le vittorie
sono andate tre volte al “cowboy”
belga e due volte alla locomotiva
rossocrociata. L’ultima,
lo scorso anno.
Ma quest’anno l’inferno del
Nord cerca forse un nuovo padrone.
Sì perché Cancellara
punta deciso alla Liegi-Bastogne-Liegi,
la classicissima che
ancora manca nel suo prestigioso
palmarés, mentre Boonen
sembra sempre meno avvezzo
alle corse per sfinimento
come la Roubaix. Lo si è visto
anche al Fiandre di settimana
scorsa, dove il belga ha corso
costantemente in difesa, non
riuscendo - lui che è prima di
tutto ruota veloce - ad entrare
nello sprint decisivo con
Nuyens (poi vincitore), Chavanel
e Cancellara.
Proprio la gara del bernese è
una vera e propria incognita
per questa 109ma edizione
della Parigi-Roubaix. L’aver fissato
l’obiettivo nella “Doyenne”
impone infatti strategie
diverse rispetto al passato. Fabian,
insomma, sembra destinato
a non poter fare la corsa
sui 51,5 chilometri di pavé.
Troppo pesanti sul fisico, infatti,
le conseguenze di una
gara da protagonista nell’inferno
del Nord per poter pensare
di emulare Eddy Merckx
vincendo a Roubaix e anche a
Liegi. È quindi più che probabile
che la corsa di Cancellara
sarà tutta (o quasi) dedicata ai
compagi di squadra. Lo stesso
O’Grady è, ad esempio, ancora
in squadra con il bernese alla
Leopard Trek.
Se poi dovesse presentarsi l’occasione
ghiotta, forse anche i
progetti di vittoria alla Liegi potrebbero
essere rimandati di un
anno… Soprattutto dopo i due
secondi posti alla Sanremo e al
Se l’elvetico punta
davvero alla Liegi
non può fare la
corsa sul pavé per
preservare la gamba
Fiandre, dove “Spartacus” è
stato bruciato allo sprint dopo
una gara da assoluto protagonista.
Ma se quello che è diventato
l’osservato speciale in ogni gara
a cui partecipa dovesse davvero
“defilarsi”, ecco che le coordinte
della Roubaix 2011 potrebbero
davvero diventare difficili
da interpretare. Al Fiandre,
in pratica, gli avversari di
Cancellara hanno semplicemente
rinunciato a correre.
Una tattica incomprensibile e
senza risultato, visto che poi a
vincere è stato un “outsider”
come Nuyens, che ha comunque
approfittato del lavoro
dell’elvetico sul finale. Era già
successo ai Mondiali di Mendrisio,
dove Fabian aveva peccato
di generosità contro la fastidiosa
passività di italiani e
spagnoli. E, alla fine, aveva
vinto Evans.
Anche i rivali del campione
rossocrociato, insomma, sono
chiamati ad un “esame di coscienza
tattico”, perché rischiano
di uscire fortemente ridimensionati
anche quando
Cancellara perde. Lo ha sottolineato
questa settimana anche
Eddy Merckx. “Fabian anche
quando perde, perde da campione
- ha detto il “Cannibale”-
. Altri molto meno”.
Per Boonen - altro corridore
che per palmarès dovrebbe essere
sempre tra i favoriti della
vigilia - il problema attuale
sono semmai i 259 chilometri
tra Compiègne e Roubaix. Anche
alla Gand-Wevelgem, che
pure ha vinto, il belga ha corso
in difesa, nascondendosi costantemente.
Difficile, insomma,
vederlo protagonista in
un corsa che impone una tattica
molto individuale e l’essere sempre
davanti. Seppur non impossibile
per uno con la sua classe.
Attenti agli atleti saliti sul podio
nelle ultime edizioni, perché sui
259 chilometri serve esperienza
Attenti, dunque, alle “seconde
linee”, come Hushovd - secondo
lo scorso anno - Flecha, Pozzato,
Ballan. Tutti uomini già
saliti sul podio. Nona a caso,
perché la Roubaix impone
prima di tutto esperienza.
m.s.
LA CAVALCATA
DEL 2010
Cancellara
senza rivali
nella Roubaix
dello scorso
anno
vxCcPi Mvv‰
v7'H7i⁄
‘ d⁄HHPi
C'xi
-MG ‰ ÷÷÷\é
vx7cPi -^P7d⁄7
-MG J ÷÷÷\é
‘ ^7|PdH
·Å9[
ƒa uMy†7E[Mf 3M suM‘†7u uM--f 3M †a¡EEM s7u †fMA
.B7 (Û BóóÛp–Û xzEeRk O xx` x9«J9kƒÇ B(–pÛ ¸((¸ Xp—2¸ØÛp¸Ç wB¾¾—¸ ¸7¾6Û (¸ ¾B7ØÛ7—Û7Þ¸^
XXpBô––¸–Û ËÛ((mÛ˘pB ¸wwB Û ¸ww—¾˘p¸–ÛØ— Û7–pB (¸ ô7Û Ë— 2¸$$—B `°LL ˘7 ¸––p¸Û7–Û XpÛ2—B ¾(—Û7–Û ë
—7 ¸$$—˘7–¸ ¸ .OI ` °°°^ë Ë— ‚ fƒ JJRk E«zk Û ¸ –˘––¸ (¸ ¾B7ØÛ7—Û7Þ¸ Ë— ˘7 (Û¸w—7$ ¸( •Ç;]^
~Û7–—–Û (¸ Xp—2¸ØÛp¸f ((Bp¸ 7B7 XÛpËÛ–Û –Û2XB Û X¸ww¸–Û w˘—–B ˸( X¸p–7Ûp xÛ˘$ÛB– X—˝ Ø—¾—7B^
Reuters
£££A;ÎtëÎ(hA¼ú
9wÛ2X—B Ë— (Û¸w—7$à xÛ˘$ÛB– •°°ä ƒpÛ7Ëœ .(—2 L^¥ ‚ƒ— L`° .‚Ç .OI `; ;ö°^ëÇ XpÛ2—B ¾(—Û7–Û .OI L °°°^ëÇ ‚ fƒ JJRk E«zk .OI ` °°°^ëÇ XpÛÞÞB Ë— ØÛ7Ë—–¸ ¾B7w—$(—¸–B .OI `¥ ;ö°^ëÇ L¸ p¸–¸ 2¸$$—Bp¸–¸ .OI ö •;°^ëÇ
p¸–¸ (Û¸w—7$ 2Û7w—(Û .OI `;;^ë ZR‚ —7¾(^[Ç Ø¸(BpÛ Ë— p—w¾¸––B .OI ; ¡`°^`°Ç –¸wwB Ë— —7–ÛpÛwwÛ ¸77˘B ÛóóÛ––—ØB •Ç;¡]Ç Ë˘p¸–¸ ËÛ( (Û¸w—7$ ÿä 2Ûw—Ç XÛp¾BppÛ7Þ¸ Lö °°° &2'¸77B^ ‘Û¸w—7$ •Ç;] ظ(—ËB wB(B —7 ¾B7¾B2—–¸7Þ¸ ¾B7
(¸ w–—X˘(¸Þ—B7Û Ë— ˘7 ¾B7–p¸––B Ë— wÛpØ—Þ—B Z ww—¾˘p¸Þ—B7Û xÛ˘$ÛB–Ç J¸p¸7–—Û x(˘wÇ ~ÛpØ—¾Û x(˘wÇ ~Œ—wwx¸¾& x(˘w[^ R( ¾¸(¾B(B ËÛ( (Û¸w—7$ 7B7 —7¾(˘ËÛ (Û p¸–Û ËÛ( ¾B7–p¸––B Ë— wÛpØ—Þ—B^ ww—¾˘p¸Þ—B7Û ¾¸w¾B –B–¸(Û B(—$¸–Bp—¸
7B7 —7¾(˘w¸^ .B7Ë—Þ—B7— Ë— (Û¸w—7$ ¾B7 p—wÛpظ Ë— ¸¾¾Û––¸Þ—B7Û Ë¸ X¸p–Û Ë— xÛ˘$ÛB– I—7¸7¾ÛÇ Ë—Ø—w—B7Û Ë— x~ I—7¸7¾Û Z~˘—wwÛ[ ~ Ç kw–Ûp2˘7Ë—$Û7^ ‘¸ w–—X˘(¸Þ—B7Û Ë— ˘7 ¾B7–p¸––B Ë— (Û¸w—7$ 7B7 â ¸22Ûww¸ wÛ XpBØB¾¸ —(
wBØp¸—7ËÛ—–¸2Û7–B ËÛ( ¾(—Û7–Û^ kóóÛp–¸ ظ(—˸ XÛp ØÛ––˘pÛ BpË—7¸–Û –p¸ (mL^• Û —( •L^ö^`°LLÇ wB(B XÛp ¾(—Û7–— Xp—ظ–— XpÛwwB — X¸p–7Ûp xÛ˘$ÛB– ¾6Û ¸ËÛp—w¾B7B ¸((m—7—Þ—¸–—ظ^ ‚Û––˘p¸ —((˘w–p¸–¸Ã xÛ˘$ÛB– •°°ä x(¸–—7˘2 O5— I x
L¥• .‚ ¾¸2—B ¸˘–B2¸–—¾BÇ ¾B7 ØÛp7—¾Û 2¸ËpÛXÛp(¸ Û ¸ww—w–Û7Þ¸ ¸( X¸p¾6Û$$—B BXÞ—B7¸(—Ç .OI ÿ¡ ¥ö°^ëÇ XpÛ2—B ¾(—Û7–Û .OI L °°°^ëÇ ‚ fƒ JJRk E«zk .OI ` °°°^ëÇ XpÛÞÞB ó—7¸(Û .OI ÿÿ ¥ö°^ë^ .B7 p—wÛpظ Ë— 2BË—ó—¾6Û
–Û¾7—¾6Û Û Ø¸p—¸Þ—B7— 7Û— XpÛÞÞ— B Ë— ÛppBp— Ë— w–¸2X¸^
Il tennis
Il Master
a Montecarlo
inaugura
la stagione
sulla terra
Con l’assenza di
Djokovic per
Federer si tratta di
recuperare punti
nella classifica Atp
Il Master 1000 di Montecarlo
inaugura la stagione
sulla terra rossa europea.
L’unico giocatore in lizza a
rappresentare i colori rossocrociati
a partire da oggi,
domenica sarà Roger Federer.
Il basilese nella scorsa
stagione aveva deciso di rinunciare
al torneo monegasco
ed invece in questa
occasione l’assente sarà
Stanislas Wawrinka.
Il vodese non sarà l’unico a
saltare il Master di Montecarlo,
dal momento che
mancherà il suo debutto
sulla terra rossa il grande
dominatore di quest’inizio
di stagione Novak Djokovic.
Il vincitore degli Australian
Open, Dubai, Indian
Wellls e Key Biscayne
ha dovuto dichiarare forfait
a causa di un infortunio rimediato
ad un ginocchio.
“E’ veramente un momento
triste - ha dichiarato
il serbo - non solo per questo
torneo e per i miei fans,
ma anche per me. Questo è
certamente il mio torneo
favorito, ma ho dovuto
prendere questa decisione
per salvaguardare la mia
salute per il resto della stagione.
Ho delle grosse ambizioni
quest’anno e sicuramente
sarò presente in
vista del prossimo torneo
che si svolgerà sulla terra”.
L’assenza di Djokovic, semifinalista
lo scorso anno,
si presenta come una
ghiotta occasione per Federer
di recuperare terreno
sul serbo per riportarsi così
a pochi punti dal secondo
posto della classifica Atp.
La terra rossa ci accompagnerà
per diverse settimane
con in programma,
dopo Montercarlo, gli appuntamenti
importanti dei
Master 1000 di Madrid e
Roma, per poi culminare
con il secondo Slam della
stagione (a partire dal 22
maggio) sui prestigiosi
campi del Roland Garros di
Parigi.