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PENSIERI<br />
10 aprile 2011 IL CAFFÈ<br />
LEILUI&L’ALTROS<br />
Paolo Brosio<br />
“La mia<br />
conversione,<br />
da Fede alla fede<br />
nella Madonna”<br />
A PAGINA 58<br />
Alle radici antropologiche del format del Cavaliere, tra arcaismi, simbolismi e mitologie<br />
Chi è<br />
Marino Niola,<br />
autore di questo<br />
articolo per<br />
il Caffè, è<br />
professore<br />
ordinario di<br />
Antropologia<br />
culturale all’Istituto<br />
Universitario<br />
Suor Orsola<br />
Benincasa di Napoli<br />
MARINO NIOLA<br />
Un’inedita combinazione di seduzione e potere, corpo e immagine.<br />
Sono queste le radici antropologiche del format politico<br />
berlusconiano. Che riporta a galla arcaismi, simbolismi, mitologie<br />
che appartengono all’archeologia del potere: dall’aspetto fisico<br />
alla forza alla bellezza. Ingredienti antichi che la civiltà dell’immagine<br />
spara all’ennesima potenza. Trasformando i corpi in<br />
carne e ossa in figure immateriali, in icone mediatiche, in multipli elettronici ad<br />
altissima definizione.<br />
L’effetto è un cortocircuito estatico fra il carisma del leader e l’esaltazione di una<br />
folla televisiva rapita. Un misto di possessione e di trance. È la forma elementare<br />
della politica, in cui il potere scaturisce direttamente dal corpo del capo, dagli<br />
spiriti animali del dominio. Quelli che nelle società primitive si rivelano nel rituale<br />
remoto della possessione, dove il leader incarna quella potenza irresistibile<br />
che lo rende altro, diverso dai comuni mortali. E gli fa oltrepassare la soglia dell’umanità<br />
collocandolo spesso tra la ferocia della bestia e l’onnipotenza del dio.<br />
segue a pagina 55<br />
La parola della settimana è<br />
BERLUSCONI<br />
Il politico frutto di un’inedita combinazione<br />
di seduzione e potere, corpo e immagine<br />
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OGGI<br />
dalle 12:00 alle<br />
18:00<br />
DOMENICA<br />
LIBERO D’AGOSTINO<br />
EMOZIONI DA VOTO E DA SHOPPING<br />
dello shopping in una domenica in cui<br />
i negozi, una volta tanto, restano aperti, e l’emo-<br />
L’emozione per i risultati, preannunciati da settimane<br />
come storici, delle elezioni cantonali. Che domenica<br />
questo 10 aprile. Con il Ticino diviso in due non dai partiti,<br />
ma dalla politica. Tra chi s’interessa di politica e chi<br />
no. Quanti resteranno incollati davanti alla tv in presa<br />
diretta con lo scrutinio elettorale e quelli che invece se<br />
ne andranno a bighellonare e fare acquisti. Ma chi non<br />
sarà a casa, lo spoglio lo potrà seguire con il telefonino<br />
con rapidi aggiornamenti grazie ad un’applicazione calibrata<br />
sulla rete informatica del Cantone. Si fa lo scontrino<br />
alla cassa, si beve un caffé al bar e sul display ecco<br />
i nuovi ministri. Potenza della tecnologia. Lontani i<br />
tempi in cui passavano interminabili pomeriggi prima<br />
di sapere i risultati. Eppure era solo ieri.
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