Happenings - Zanotta SpA

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Happenings n.6/11 p.2 MONDO Il nuovo spazio Zanotta nella “grande mela” è all’interno degli ampi e moderni ambienti dello storico showroom Domus Design Collection, nella centralissima Madison Avenue. Zanotta a New York Inaugurato lo scorso maggio, lo spazio Zanotta all’interno dello showroom DDC, esprime con forza ed eleganza il lifestyle dell’azienda, come racconta l’architetto Fabrizio Bertero dello studio BPM, che ne ha seguito il concept: «Il progetto si sviluppa su una superficie totale di 440mq suddivisi su due piani espositivi, per un totale di diciotto ambientazioni, che interpretano le diverse zone del vivere la casa secondo la visione del design Zanotta. Ogni corner ricrea le diverse atmosfere e proposte del nuovo catalogo, attraverso un mix fra nuovi pezzi e prodotti consolidati nel tempo. Forte attenzione è dedicata alle vetrine che si affacciano su Madison Avenue: in quella principale è ricreata una zona salotto ponendo al centro il divano William, mentre nella vetrina laterale si è voluto inserire, a rimarcare la storicità dell'azienda, il tavolo Reale di Carlo Mollino accompagnato dalle sedie Lia di Roberto Barbieri». Soddisfazione anche nelle parole di Babak Hakakian, managing partner di DDC (www.ddcnyc.com): «Il nuovo spazio del brand Zanotta è stato ben accolto da architetti, designer e clienti che da anni si rivolgono alla nostra impresa. L’iniziativa A sinistra, uno dei corner Zanotta nello showroom newyorchese (sopra, l’esterno). DDC è da 20 anni vetrina d’eccellenza per il made in Italy negli Usa. fa parte del nuovo “design Post” di DDC, un concept che intende valorizzare quella che è diventata sempre più “l’arena” del nostro show room, e che si focalizza su marchi ben noti grazie ai valori consolidati e all’innovazione». Ecco, dunque, che i “must” delle collezioni di Zanotta si susseguono nei diversi ambienti dello showroom, in una cornice dove, di volta in volta, la scelta di colori neutri e caldi alle pareti si alterna a boiserie di legno che rendono un senso di casa calda, elegante e moderna al tempo stesso. Anche i colori e i tessuti degli arredi sono selezionati per facilitare la vendita a un pubblico metropolitano-chic, con colori come il beige, il grigio chiaro e l’antracite, i diversi toni del marrone e il classico bianco. Continua l’architetto Bertero: «Particolare attenzione è stata dedicata all’ideazione di un apposito mobile espositore: un parallelepipedo di due diverse dimensioni, in legno di betulla traforato con le sagome di alcuni tra i prodotti iconici, storici e contemporanei di Zanotta. Un elemento di forte visibilità e riconoscibilità semantica, che avevamo introdotto per la prima volta a gennaio nello stand di Parigi e che riporta il logo dell’azienda sui due lati principali. L’espositore può essere posizionato nelle diverse aree, identificando a colpo d’occhio lo spazio espositivo di Zanotta».
Happenings n.6/11 p.3 Magico Mendini L’INCONTRO Architetto, designer, artista, teorico, indiscusso protagonista della cultura italiana del ’900, continua a volersi misurare con il design umano, etico e poetico. Nato a Milano, compie 80 anni. Ha diretto le riviste Casabella, Modo e Domus, di cui ha ripreso nel 2010 la direzione per 11 numeri. Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite molte monografie. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie. È membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, professore onorario all’Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina, “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia. Ha ricevuto l’Architectural League di New York, la Laurea Honoris Causa del Politecnico di Milano e nel 1979/1981 due Compassi d’Oro per il design. Nell’89 ha aperto con il fratello, architetto Francesco Mendini, l’Atelier Mendini a Milano. Suoi lavori sono in vari musei e collezioni private; recentemente gli è stata dedicata una grande antologica al Marca, Museo delle arti di Catanzaro e un’omaggio-dialogo con il maestro Fortunato Depero, alla Casa del Mago di Rovereto. D. Ha dato vita a epoche del mobile ad alta intensità emozionale ed espressiva, come Alchimia e Zabro. Cosa ricorda di quella felice stagione? R. Negli anni ’80 le edizioni Zabro, che Aurelio Zanotta realizzò per la Nuova Alchimia, furono una notevole palestra di sperimentazione linguistica. Il design italiano aveva a quei tempi superato il guado del contro-design, Nelle foto: tavolo Macaone, rieditato da Zanotta nel 2011 e un ritratto di Alessandro Mendini. del design radicale e dei primi aspetti del post modernismo. A me personalmente l'intensa esperienza di Zabro permise una concentrazione di molte ipotesi formali e concettuali, che Zanotta e Alessandro Guerriero trasformavano direttamente e molto in fretta in prototipi di mobili, oggetti e decori. Zabro è stata proprio la stagione conclusiva della parabola di Alchimia, resa possibile e legata alla sapienza artigianale di Zanotta. D. Zanotta ha riproposto al Salone 2011 una riedizione del suo tavolo
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