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Happenings - Zanotta SpA

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<strong>Happenings</strong><br />

n.4/11 p.7<br />

L’INCONTRO<br />

Cristina<br />

Morozzi<br />

È una delle firme<br />

più impegnate<br />

nell’universo del<br />

design. Partecipa,<br />

propone, stimola<br />

da anni ricerca,<br />

dibattito, produzione<br />

tra qualità e<br />

cambiamento.<br />

Con il suo accento,<br />

mai perso, denuncia<br />

l’origine di fiorentina<br />

doc e con il suo stile<br />

quella di grande<br />

viaggiatrice e conoscitrice del<br />

mondo più poliedrico e<br />

internazionale dove design, cultura,<br />

arte e nuovi trend si fondono e<br />

confrontano. Giornalista, curatrice<br />

di mostre, scrittrice, critica e<br />

art director, ha diretto la rivista<br />

Modo e scritto un numero foltissimo<br />

di libri biografici sui designer più<br />

importanti (recente la firma per la<br />

collana i “Maestri del design” del<br />

Sole 24 ore cultura, dei volumi su<br />

Konstatin Grcic e Philippe Starck).<br />

Collabora con molte testate di<br />

settore: Casaviva, Interni, The Plan,<br />

MF Living, Affari e Finanza, La<br />

Stampa, Archicrée (Francia),<br />

Experimenta (Spagna). Come<br />

curatrice ha ideato mostre ed eventi,<br />

tra cui “Archizoom now” a<br />

Experimenta, la prima Biennale del<br />

design a Lisbona, il concept di Pitti<br />

Living, la mostra della Triennale di<br />

Milano “L’anima sensibile delle<br />

cose”. Molto attiva nel campo<br />

delle arti applicate e della<br />

sperimentazione, è consulente e<br />

art director di aziende della moda e<br />

del design, per cui segue la<br />

comunicazione e l’innovazione in<br />

ambito distributivo e creativo.<br />

Morozzi è visiting professor in<br />

Domus Academy e docente di<br />

design contemporaneo all’Ecòle<br />

Cantonale d’Art di Losanna.<br />

D. Design: il suo sguardo sulle<br />

prospettive possibili in tempi di crisi.<br />

R. Innovazione e ricerca. Osare il<br />

diverso. Magari provocare. Evitare il<br />

banale. Funzione con humor.<br />

Eleganza. Lusso inteso come qualità<br />

dei materiali e delle lavorazioni.<br />

Il saper fare non conosce crisi ed<br />

è l’unico bene le cui quotazione<br />

sono sempre in ascesa.<br />

D. Altagamma è la Fondazione<br />

che riunisce le principali imprese<br />

italiane che operano nella fascia<br />

alta del mercato. Ci racconta il suo<br />

nuovo ruolo in questo contesto<br />

d’eccellenza?<br />

R. Coordinatrice del settore design.<br />

Il che vuol dire, in nome dei soci<br />

Altagamma design, mettere il becco<br />

in molte delle questioni di<br />

Altagamma, partecipare e proporre<br />

progetti, sollecitando la coesione e<br />

l’unione delle forze.<br />

D. Uno spartiacque significativo<br />

negli ultimi 50 anni di design<br />

industriale.<br />

R. Nel mondo dell’innovazione si va<br />

di spartiacque in spartiacque.<br />

Quando comportano cambiamento<br />

e miglioramento sono sempre<br />

significativi, dal piccolo al grande.<br />

D. Quali sono a suo parere<br />

i primati di <strong>Zanotta</strong>, riconoscibili<br />

nella produzione attuale?<br />

R. Il primato di <strong>Zanotta</strong> è la capacità<br />

di far tesoro della sua storia,<br />

di riconoscersi nelle sue radici, pur<br />

investendo in nuova progettualità.<br />

D. Ha un suo pezzo “del cuore”<br />

nel catalogo <strong>Zanotta</strong>?<br />

R. Il tavolino Cumano, in particolare<br />

e poi tutti i pezzi del grande<br />

maestro Achille Castiglioni.<br />

D. Una “palestra” di pensiero e<br />

azione per i giovani progettisti.<br />

R. La collaborazione con le imprese<br />

del design è la migliore palestra<br />

e il mettere le mani in pasta,<br />

confrontandosi con le logiche<br />

industriali.<br />

D. Novità, risposta ai bisogni, stile<br />

di vita: come dovrebbero rispondere<br />

oggi le aziende del settore arredo?<br />

R. Più che rispondere ai bisogni,<br />

conviene crearne dei nuovi,<br />

ideando e producendo pezzi<br />

dei quali non si possa fare a meno,<br />

sia in termini di servizio, che<br />

di emozionalità.

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