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La Valle Brembana gioca la carta dello zafferano - Affari di Gola

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IL PREZZO FISSO<br />

<strong>di</strong> Fulvio Facci<br />

Manhattan, ma <strong>la</strong> ristorazione<br />

ha il cuore europeo<br />

Bielorussa <strong>la</strong> tito<strong>la</strong>re, belga il cuoco e a coor<strong>di</strong>nare il tutto un siciliano<br />

con esperienze internazionali: una ricetta “multiculturale” che piace ai bergamaschi<br />

Foto storiche dei protagonisti,<br />

oggetti tra i più <strong>di</strong>sparati<br />

posti qua e là con apparente<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, angoli <strong>di</strong> intimità alternati<br />

a spazi più aperti: sin dal primo<br />

impatto si intuisce che il locale,<br />

ancorché stu<strong>di</strong>ato, risente in <strong>la</strong>rga<br />

misura dell’apporto personale <strong>di</strong> chi<br />

il contatto con il cliente l’ha vissuto<br />

in prima persona ed è stato in grado<br />

<strong>di</strong> replicare situazioni molto gradevoli<br />

creando anche con semplicità<br />

un’atmosfera accogliente.<br />

Al ristorante Manhattan, in città,<br />

in via Malj Tabajani, insomma, ci si<br />

trova bene ancor prima <strong>di</strong> mettersi<br />

a tavo<strong>la</strong>, prima <strong>di</strong> consultare <strong>la</strong> lista,<br />

grazie ad una dote naturale del<strong>la</strong><br />

tito<strong>la</strong>re Natalia Tchekhovskaja, che<br />

ha rilevato nel 2009 <strong>la</strong> gestione del<br />

locale dal<strong>la</strong> storia trentennale (già<br />

dal 2008 ospitato in questa nuova<br />

sede, in pratica girato l’angolo rispetto<br />

all’originaria collocazione),<br />

ed ha messo tutta <strong>la</strong> sua esperienza e<br />

sensibilità nel far sentire i clienti più<br />

che a loro agio.<br />

I PROTAGONISTI<br />

Ci sarebbe molto da <strong>di</strong>re sui due personaggi al<strong>la</strong> guida<br />

oggi del Manhattan. Di Stefano Cardaci si sa, o si<br />

dovrebbe sapere, più o meno tutto, vista <strong>la</strong> sua lunga<br />

e gloriosa carriera praticamente nei locali <strong>di</strong> tutto<br />

il mondo. Lunghissima è <strong>la</strong> lista dei Vip che ha accolto,<br />

così come estremamente significative sono le<br />

esperienze raccolte, <strong>la</strong> maggior parte ai massimi livelli.<br />

In questa sede Stefano Cardaci è un qualificato<br />

consulente del Manhattan sia per <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> sia per<br />

<strong>la</strong> cucina, ma soprattutto è lo scopritore <strong>di</strong> Natalia<br />

Tchekhovskaya, <strong>la</strong> proprietaria del locale. Se, giustamente,<br />

i meriti vengono rimpal<strong>la</strong>ti dall’uno all’altro<br />

(«Senza Stefano non sarei arrivata qui», <strong>di</strong>ce Natalia)<br />

sembra doveroso nel<strong>la</strong> circostanza de<strong>di</strong>care <strong>la</strong> “copertina”<br />

proprio a lei: <strong>la</strong> cameriera venuta dal freddo,<br />

Il livello del<strong>la</strong> proposta è in piena<br />

sintonia con l’ambiente: cucina<br />

me<strong>di</strong>terranea rivisitata è <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

d’or<strong>di</strong>ne puntualmente rispettata.<br />

In cucina lo chef è Di<strong>di</strong>er Garreind,<br />

belga d’origine ma bergamasco<br />

d’adozione, visto che dall’84 <strong>la</strong>vora<br />

nel<strong>la</strong> nostra provincia con esperienze<br />

signifi cative. Spesa tutti i giorni<br />

nei vari mercati e poi via <strong>di</strong>etro ai<br />

Natalia, <strong>la</strong> cameriera <strong>di</strong>ventata patronne<br />

32 <strong>Affari</strong> <strong>di</strong> Go<strong>la</strong> maggio 2011<br />

lo staff<br />

del Manhattan,<br />

con lo chef<br />

Di<strong>di</strong>er<br />

Garreind,<br />

Natalia<br />

Tchekhovskaja<br />

e Stefano Cardaci<br />

fornelli. Tortino <strong>di</strong> me<strong>la</strong>nzane farcito<br />

con erbette e ricotta, oppure ra<strong>di</strong>cchio<br />

trevisano e julienne <strong>di</strong> ca<strong>la</strong>mari<br />

strizzano l’occhio dal<strong>la</strong> <strong>carta</strong> tra gli<br />

antipasti. Oppure gli spaghetti ai ricci<br />

<strong>di</strong> mare o le trofi e al<strong>la</strong> siciliana tra<br />

i primi, per passare al fi letto con verdure<br />

croccanti o al<strong>la</strong> tagliata <strong>di</strong> manzo<br />

al sale grosso dell’Hima<strong>la</strong>ya per<br />

secondo. Semifreddo al pistacchio <strong>di</strong><br />

oggi tito<strong>la</strong>re sod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> un ristorante ben avviato<br />

a Bergamo.<br />

Minsk, Bielorossia, anno 1996, Stefano Cardaci ed altri<br />

soci stanno portando avanti <strong>la</strong> loro esperienza <strong>di</strong><br />

ristorazione oltrecortina con il ristorante “Bergamo”<br />

e cercano personale. Per perfezionarne <strong>la</strong> preparazione<br />

si propongono <strong>di</strong> mandarlo in Italia. Natalia sta<br />

effettuando uno stage: accetta l’avventura (ora si potrebbe<br />

<strong>di</strong>re “accetta e vince <strong>la</strong> scommessa”). Il ristorante<br />

del Bajo a Gorle, <strong>la</strong> Cascina dei Frati a Brusaporto,<br />

il ristorante Mi<strong>la</strong>no in via Corridoni, ancora con<br />

Cardaci come al Bajo, e poi da Lio Pellegrini. Arriva<br />

il 2009, i due figli sono cresciuti e possono darle una<br />

mano è il momento <strong>di</strong> spiccare il volo. «Di gavetta ne<br />

ho fatta tanta – racconta con grande serenità e passio-

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