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Autobiografia Incompiuta.pdf - Alice Bailey

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Mio padre era Frederic Foster La Trobe-Bateman e mia madre era <strong>Alice</strong> Hollinshead.Appartenevano entrambi a una vecchia stirpe — la famiglia di mio padre risaliva a secoliindietro, anche prima delle Crociate, e gli antenati di mia madre discendevano da Hollinshead“Il Cronista” da cui pare che Shakespeare attinse gran parte delle sue storie. Alberi genealogicie pedigree non mi sono mai sembrati molto importanti. Tutti abbiamo antenati, ma solo alcunefamiglie li annotano. Per quanto ne so, nessuno dei miei avi ha mai fatto niente degno di nota.Furono rispettabili ma evidentemente insignificanti. Come una volta mia sorella ebbe a dire,“Sono rimasti seduti per secoli tra i loro cavoli”. Era una stirpe brava, pulita e istruita manessuno, nel bene e nel male, ha mai raggiunto la notorietà.Lo stemma di famiglia però è molto interessante e assai significativo per il simbolismoesoterico. Non so niente di araldica e ignoro i termini corretti per descriverlo. È costituito dauna verga con un’ala ad ogni estremità, e tra le ali c’è la stella a cinque punte e la lunacrescente. Quest’ultima richiama certo le Crociate, alle quali qualcuno dei miei avi deve averpartecipato; mi piace pensare all’intero simbolo come ali dell’aspirazione, e la Vergadell’Iniziazione che raffigura la meta e il mezzo, l’obiettivo dell’evoluzione e l’incentivo chespinge tutti alla perfezione — una perfezione che alla fine riceve l’investitura diriconoscimento per mezzo della Verga.17 Nel linguaggio del simbolismo la stella a cinque punte ha sempre significato l’uomoperfetto, e la luna crescente si suppone simboleggi la natura inferiore o la forma. Questo èl’abc del simbolismo occulto, ma è interessante per me ritrovarlo tutto insieme nello stemmadi famiglia.Mio nonno fu John Frederic La Trobe-Bateman. Fu un ingegnere famoso, consulente delGoverno britannico e responsabile, ai suoi tempi, di diversi acquedotti municipali della GranBretagna. Aveva una grande famiglia. Sua figlia maggiore, zia Dora, sposò Brian Barttelot,fratello di Sir Walter Barttelot di Stopham Park, Pulbourough nel Sussex, e dato che alla mortedei nostri genitori fu nominata tutrice, avemmo modo di conoscere molto bene sia lei che isuoi quattro figli. Due di questi cugini mi rimasero amici intimi per tutta la vita. Eranoentrambi molto più anziani di me, ma ci volevamo bene e ci capivamo. Brian (Admiral SirBrian Barttelot) è scomparso solo due anni fa ed è stata una grande perdita sia per me che permio marito, Foster <strong>Bailey</strong>. Eravamo tre amici molto uniti e le sue lettere ci mancano molto.18 Un’altra zia, Margaret Maxwell, ha significato per me forse più di qualsiasi altro parente, ene ho parecchi. Non sono mai stata sotto la sua tutela, ma per anni io e mia sorella abbiamopassato ogni estate nella sua casa in Scozia e, fino a quando non è morta (aveva più di 80anni), ha continuato a scrivermi regolarmente almeno una volta al mese. Fu una delle grandibellezze del suo tempo e il suo ritratto, oggi appeso nel Castello di Cardoness aKirkcudbrightshire, mostra una delle donne più graziose che si possa immaginare. Sposò lo“Younger of Cardoness” (così si chiama talvolta l’erede, in Scozia), il figlio maggiore di SirWilliam Maxwell ma questi, lo zio David, morì prima di suo padre e quindi non ereditò iltitolo. A lei devo più di quanto possa mai ripagare. Mi ha dato una base spirituale e, benché lasua teologia fosse molto rigida, lei rimase invece molto elastica. Mi indicò i punti chiave dellavita spirituale, che ho sempre riconosciuto validi, e non mi abbandonò mai. Quando cominciaia interessarmi all’esoterismo, lasciando l’ortodossia teologica cristiana, mi scrisse che nonpoteva capirmi, ma che continuava ad avere fiducia in me perché sapeva del mio profondoamore per il Cristo e che, a prescindere dalla dottrina, era certa che non avrei mai rinunciato aLui. Era l’esatta verità. Fu bellissima, buona e gentile. Esercitava una grande influenza nelleIsole Britanniche. Fece costruire un ospedale; aiutò i missionari e fu anche presidentessadell’Y.W.C.A. in Scozia. Se sono stata di aiuto per altri e se ho fatto qualcosa per elevarlinella consapevolezza spirituale, è stato in gran parte perché lei mi amò tanto da prepararmi nelmodo giusto. Fu una dei pochi che si interessarono più a me che a mia sorella. C’è un legametra noi che non si è mai spezzato.11

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