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Autobiografia Incompiuta.pdf - Alice Bailey

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Mia figlia Mildred nacque nell’agosto del 1912 e fu allora che capii, con stupore, che ciòche non andava non era la gente del luogo, ma ero io. Ero così presa dai problemi di <strong>Alice</strong> LaTrobe Bateman, e da ciò che sembrava essere il suo matrimonio sbagliato, da dimenticare diessere <strong>Alice</strong> Evans, un essere umano. Il parto di Milred fu molto difficile e fu allora chescoprii la gente di questa piccola città. Mildred era in ritardo di dieci giorni; la temperatura eradi 112 gradi Farenhait all’ombra. I dodici bambini accanto facevano un baccano terribile, eromalata da giorni e poi il pozzo nero crollò. Temevo che Dorothy, che aveva allora due anni emezzo, andasse a cascarci dentro. Walter non era d’aiuto. Spariva dietro i suoi impegniparrocchiali. Avevo una brava, piccola infermiera ebrea che si preoccupava per me econtinuava a telefonare al dottore, che tardava. Senza bussare, entrò all’improvviso la mogliedel gestore del bar.113 Mi dette un’occhiata e si precipitò al telefono inseguendo il dottore di casa in casa finchénon lo trovò e gli ordinò di venire subito. Poi si prese Dorothy in braccio, e mi rassicurò chesarebbe stata benissimo con lei, e scomparve. Non vidi Dorothy per tre giorni. Ma non me neimportava molto; stavo troppo male. Mildred nacque con il forcipe ed ebbi due graviemorragie. Grazie alla brava infermiera le superai. Le mie prediche mi avevano fattaconoscere e ricevetti tante cose buone e gentili, di cui sarò eternamente grata. Arrivaronobudini, torte, porto, frutta fresca. Le donne venivano la mattina a farmi il bucato, a spolverare,a spazzare, a farmi compagnia, a cucire e rammendare. Davano il cambio all’infermieranell’assistermi. Invitavano mio marito a casa loro, così non era trascurato, e io dovettiriconoscere che il mondo è pieno di brava gente e che ero stata cieca per tutta la vita.Progredivo in umanità.Ma proprio allora emerse il vero problema. La gente cominciò a capire chi era in realtàWalter Evans. Nove giorni dopo la nascita di Mildred ero in piedi, senza infermiera né altroaiuto. La moglie del custode della chiesa mi trovò quel giorno, con orrore, mentre facevo ilbucato e, sapendo che ero stata sul punto di morire solo dieci giorni prima, andò a scovareWalter Evans per rimproverarlo. Questo non risolse niente, ma la rese sospettosa e iniziò aosservarmi più da vicino per aiutarmi meglio. Le scenate in casa assumevano serieproporzioni, ma la cosa curiosa era che (a parte quel carattere selvaggio, incontrollabile)Walter non aveva vizi. Non beveva, non bestemmiava, non giocava. Ero l’unica donna a cui sisia mai interessato e che abbia baciato, e ritengo che sia sempre stato così fino a quando non èmorto alcuni anni fa.114 Malgrado ciò era impossibile vivere con lui, e divenne perfino pericoloso stare nella stessacasa. La moglie del custode un giorno mi trovò con il volto malconcio e pieno di lividi. Erocosì sofferente e stanca, e lei fu così gentile e buona, che ammisi che mio marito mi avevacolpito in faccia con una libbra di formaggio. Tornò a casa e poco dopo arrivò il Vescovo.Vorrei esprimere in queste pagine la gentilezza, la bontà e la comprensione del VescovoSanford.La prima volta che lo incontrai fu per una cresima. Avevo servito la cena ed ero in cucina alavare i piatti. A un tratto sentii qualcuno che li asciugava dietro di me, ma non mi voltaipensando fosse una parrocchiana. Con mia sorpresa scoprii che era il Vescovo, e questo fattone dimostra la natura. Seguirono molti incontri e colloqui e alla fine fu offerta a Walter Evansun’occasione per rimediare. Ci trasferimmo in un’altra parrocchia. Ne fui contenta perché lacanonica era migliore. Era una comunità più grande e io ero più vicina ad Ellison Sanford, unadelle persone più deliziose e delle mie amiche più sincere.La mia salute generale migliorò e, malgrado i continui scoppi di collera, la vita cominciavaa prendere un po’ di colore. Ero più vicina alla città dove vivevano il Vescovo e sua moglie eli vedevo sovente. Trovai colà varie persone della parrocchia che parlavano il mio linguaggio,ma per altri aspetti fu un terribile periodo, e nel tardo autunno mi ammalai nuovamente.Attendevo la mia ultima figlia, Ellison, per gennaio e durante una delle sue scenate mio maritomi gettò per le scale, con brutte conseguenze sulla bambina.50

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