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Documento PDF - OPAR L'Orientale Open Archive - Università degli ...

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L’etnocentrismo di cui essi sono vittima, quell’ideologia che esprime lasuperiorità di un certo gruppo (della società ricevente) su un altro (immigrati) eche legittima il primo a imporre ai secondi i propri schemi culturali, la propriavolontà, può sfociare in diverse forme di discriminazione, ovvero queicomportamenti effettivi, diretti o indiretti, che producono l’esclusione di alcuniindividui (Zanfrini, 2004, cap. 3). In questa situazione tra le possibili reazioni, laspinta alla visibilità (l’autopromozione e valorizzazione) è la più praticata dailatinoamericani che, sulla base di comuni valori di appartenenza, si propongonocome i più vicini alla società d’arrivo e come esempio di convivenza interna perun gruppo di immigrati tanto eterogeneo e ibrido.Il caso napoletano potrebbe quindi diventare simbolico – in prospettivalongitudinale - per quel che riguarda le strategie di identificazione comunitarieche tentano di coinvolgere latinoamericani di tutte le nazionalità, in un comuneprogramma di affermazione.1. Nuove appartenenze“A volte, sai mi guardo nello specchio e digo: «Oh mio Dio! Ormai che sono?» Sonoperuviana senz’altro, però adesso, forse sono sudamericana o me considero unasudamericana però ora… pure con mio marito (italiano), lui sa che le mie abitudini cisono sempre, però ormai pure ho adottato la cultura vostra, dopo tanto tempo… a voltemi sento pure un poco perduta per il fatto dell’identità, allora mi digo che sonoperuviana però sono anche diventata un miscuglio.” (int. 11)Migrare significa rottura con il passato, scontro con il presente, destabilizzazione,incertezza, ricostruzione del sé, ancoraggio ai miti e tradizioni del paese d’origineper poi ritrovare abitudini, gesti e valori, a distanza di tempo, fusi, decomposti eriformulati in versioni nuove, che <strong>degli</strong> originali conservano la base, altre voltesolo il ricordo o il nome perché, invece, trasformati in qualcosa di nuovo, diibrido, di fortemente rinnovato.Le trasformazioni che coinvolgono, inevitabilmente, i tratti culturali delmigrante, anche di quelli che sono più restii al contatto, che si chiudonomaggiormente in una ideale ricostruzione del passato (escludendo ogni incontrocon la società d’arrivo) si palesano in una nuova identità (che pure di essi sinutre) costantemente rinegoziata. L’identità, infatti, non è un insieme chiuso eimmutabile di elementi culturali, come le correnti nazionaliste tentano di farcredere 179 , piuttosto un complesso crogiolo di appartenenze multiple, risultato179A tal proposito negli Stati Uniti ha suscitato molto scalpore il testo ¿Quiénes somos? Losdesafíos a la identica nacional estadounidense di Samuel Huntington, pubblicato nel 2004 che,in sostanza, come ben spiega Escalante Gonzalbo, nel numero 201 della rivista Nueva- 226 -

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