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Documento PDF - OPAR L'Orientale Open Archive - Università degli ...

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Argentina in numero sempre maggiore. Altro gruppo di origine latina di certaconsistenza (la terza comunità in ordine di grandezza), fu costituito dai Francesiche le persecuzioni seguite all’insuccesso della Comune spingevano alla fuga. Ilmovimento migratorio in Argentina fu dunque caratterizzato essenzialmentedall’arrivo di massa di Italiani e Spagnoli, anche se gli immigrati provenienti daaltre parti dell’Europa e dal Vicino Oriente contribuirono a dar formamaggiormente multiculturale alla società argentina.La particolare conformazione del territorio, caratterizzata dalle grandi pianure, lepampas, favorì quel settore dell’economia (allevamento e coltivazione dei cereali)nel quale furono tanto impiegati gli immigrati, sia nelle colonie agricole, maanche come braccianti stagionali. Durante la stagione invernale, quando i lavorinei campi erano ridotti, buona parte della popolazione immigrata si trasferiva incittà, soprattutto a Buenos Aires, per cercare lavoro nell’industria, nell’edilizia enella costruzione delle ferrovie. Questa caratteristica, ovvero la propensione perl’insediamento cittadino, prima propria dei lavoratori stagionali, diventeràsempre più generalizzata col passare del tempo.L’altro paese coinvolto nell’immigrazione di massa europea (anche quiprevalentemente Italiani e Spagnoli) fu l’Uruguay che, però, registrò anche unbuon numero di immigrati di frontiera, provenienti, da Argentina e Brasile. Adifferenza della situazione argentina, l’immigrazione uruguaiana fuessenzialmente urbana e gli stranieri riuscirono solo raramente a radicarsi incampagna. In effetti, la presenza <strong>degli</strong> immigrati, suscitò, almeno in un primomomento, un’esasperazione del sentimento nazionale. La popolazione rurale diorigine ispanica e indigena manifestò una certa ostilità nei confronti della crescitadi Montevideo, capitale e principale porto del paese, dovuta soprattutto allapresenza di immigrati europei e argentini. Per questo motivo, gli immigrati che sidiressero verso le campagne per dedicarsi all’agricoltura o all’allevamentotrovarono molte difficoltà. Ciononostante il capitale <strong>degli</strong> imprenditori inglesi,scozzesi e francesi fu fondamentale nello sviluppo del settore dell’allevamento dipecore e nella produzione della lana poi esportata in Inghilterra e Francia.Nell’ambito dell’attività agricola, pur considerando le difficoltà che gli immigratiincontrarono nell’insediamento, va sottolineata la presenza e il ruolo <strong>degli</strong>immigrati valdesi. 14 In particolare, la loro emigrazione verso l’Uruguay ebbe14Provenienti da alcune valli del Piemonte, i valdesi avevano iniziato la loro migrazioneverso l’America a metà dell’Ottocento (1848) quando il re Carlo Alberto firmò l’editto cheemancipava i suoi sudditi non cattolici, sia valdesi che ebrei. Considerati protestanti, laloro confessione in realtà non nasceva dalla Riforma, ma derivava dai movimenti ereticiche sorsero, nell’Europa occidentale, durante il Medioevo: da allora si diffuserosoprattutto nella Francia meridionale in Boemia e, appunto, nell’Italia settentrionale.- 27 -

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