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anno I, n. 5 - Dipartimento della Protezione Civile

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15re il territorio. Il <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong><strong>Civile</strong> segue l’evolversi degli eventi, attraversorapporti costanti con le sale operativenazionali e regionali; continui aggiornamentidel Comitato Operativo, riunito in sedutapermanente; sopralluoghi nelle zone colpiteda parte di team di esperti.U Il Sistema di allertamentoIn Commissione sono illustrati l’architetturae il funzionamento del Sistema di allertamentonazionale per il rischio idrogeologicoe idraulico ai fini di protezione civile, disciplinatodalla direttiva del Presidente del Consigliodei Ministri del 27 febbraio 2004, e dai successiviatti di modifica e integrazione. In particolare,il Capo <strong>Dipartimento</strong> descrive il ruolodei Centri funzionali e quello del <strong>Dipartimento</strong>,che garantisce – attraverso il Centro FunzionaleCentrale – il coordinamento delle previsionimeteorologiche. Il <strong>Dipartimento</strong> emette quotidianamenteun bollettino di vigilanza meteorologicanazionale o, in caso di previsionedi eventi di scala sovra regionale, avvisi nazionalidi condizioni meteorologiche avverse,costituiti dalla integrazione degli avvisimeteo regionali. La direttiva chiarisce le responsabilitàdefinendo i protocolli operativie i rapporti con le autorità di protezione civile.Le Regioni devono stabilire in modo univocole azioni di protezione civile da attivarea livello locale, ufficializzarle in delibere diGiunta e informarne il <strong>Dipartimento</strong>.Gabrielli spiega come i bollettini di vigilanzameteo non siano l’equivalente delle tradizionaliprevisioni meteo, ma rappresentino previsioniche attengono a scenari di protezionecivile. Il <strong>Dipartimento</strong> segnala le piogge e lenevicate solo se h<strong>anno</strong> una potenziale ricadutasull’incolumità dei cittadini. Il bollettinoè frutto del concorso dell’attività del Centrofunzionale centrale <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>,del servizio meteorologico dell’AeronauticaMilitare e dei Centri funzionali regionalidel Piemonte e dell’Emilia-Romagna,individuati come centri di eccellenza fra lerealtà regionali. Una volta emesso dal <strong>Dipartimento</strong>l’avviso meteo, i singoli centri funzionaliregionali, se sussistono situazioni di criticitàidrogeologica, emettono propri avvisidi criticità: lo f<strong>anno</strong> in autonomia se i centrifunzionali regionali sono autonomi o tramiteil <strong>Dipartimento</strong> se non lo sono. Le regioni nonautonome in questo senso sono il Friuli, ilLazio, la Puglia, la Sicilia, la Sardegna, la Calabriae l’Abruzzo. Il <strong>Dipartimento</strong>, per le Regioninon autonome, emette avvisi di criticitàsecondo una tripartizione di pericolosità:criticità ordinaria, criticità moderata e criticitàelevata. Tutte le Regioni devono dira-

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