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anno I, n. 5 - Dipartimento della Protezione Civile

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7poli, alla Puglia meridionale. L’area maggiormentecolpita è a sud di Catanzaro erappresenta la localizzazione più settentrionaletra le aree più danneggiate dell’interoperiodo sismico. La scossa ha avuto effetticatastrofici in 12 località. Altre 25 h<strong>anno</strong>subito effetti distruttivi e si sono registratigravi danni in 71 paesi. In seguito alla scossadel 5 febbraio 1783 e a quelle immediatamentesuccessive molte persone h<strong>anno</strong>abbandonato le loro case, costruito ripariprovvisori e vissuto per alcune settimanefuori dai centri abitati. La scossa catastroficadel 28 marzo 1783 ha provocato quindiun moderato numero di vittime in rapportoall’intensità dell’evento sismico.In questa paginae nella successivaalcuni scenarioperativi <strong>della</strong>fase esercitativaLe scosse h<strong>anno</strong> provocato imponenti effettisul suolo e in particolare frane, fenomenidi liquefazione e apertura di fratture. Ilmargine settentrionale dell’Aspromonte e laPiana di Gioia Tauro h<strong>anno</strong> subito gli effettipiù importanti: movimenti franosi di scivolamentoe distacco che in alcuni casi h<strong>anno</strong>trascinato interi centri abitati e ostruitocorsi d’acqua, determinando la formazionedi centinaia di laghi.U Le attività divulgativeNell’ambito <strong>della</strong> esercitazione nazionale diprotezione civile “Calabria 2011”, la giornatadel 25 è stata interamente dedicata al tema<strong>della</strong> sicurezza nelle scuole, con iniziativedi sensibilizzazione e attività divulgativerivolte ai più giovani per la diffusione <strong>della</strong>cultura di protezione civile.La scuola, luogo simbolo di ogni collettività,è sede privilegiata per la diffusione di buonepratiche in materia di prevenzione dei rischinaturali che insistono sul nostro territorio.L’appuntamento con le scuole calabresi èstato organizzato a valle del protocollo d’intesa“prevenzione e sicurezza a scuola” firmatoil 28 luglio 2011 dalla Regione Calabriae dall’Ufficio scolastico regionale. Il protocollomira alla realizzazione di una correttapianificazione degli interventi emergenzialida attivare sul territorio in caso di calamitàe alla programmazione di iniziative rivolteai docenti e agli studenti, e aperte ancheal contributo di enti e associazioni.In questo quadro, il <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong><strong>Civile</strong> ha avviato una serie di progettididattici sul territorio regionale.Il 15, 17 e 18 novembre sono stati organizzatiseminari provinciali rivolti a dirigenti sco-

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