2 FocusDieci anni del MeccanismoEuropeo di <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>Una conferenza internazionale dedicata al tema<strong>della</strong> cooperazione per la gestione delle emergenze internazionaliPer il 10° anniversariodel Meccanismo Europeodi <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>,il 10 e 11 novembre si èsvolta alla Biblioteca NazionaleCentrale di Roma la conferenzainternazionale “Civilprotection and humanitarianaid facing disasters and crisestogether”.Il Meccanismo Europeo di <strong>Protezione</strong><strong>Civile</strong> è uno strumentodell’Unione Europea nato18crescente collaborazione tra i30 Stati membri del Meccanismo,lo strumento <strong>della</strong> Commissionecapofila negli interventiin territorio interno edesterno all’Unione Europea.Le due giornate di lavori h<strong>anno</strong>rilanciato il dialogo e il confrontotra tutti gli attori internazionaliche intervengono inambito emergenziale, in particolarel’Onu - Organizzazionedelle Nazioni Unite, e riperfacilitare la cooperazionenegli interventi di assistenzadi protezione civile nel caso siverifichino delle emergenzeche richiedono azioni di rispostarapida.La conferenza, organizzata dal<strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong><strong>Civile</strong> e dal Ministero degliAffari Esteri, è dedicata al tema<strong>della</strong> cooperazione per lagestione delle emergenze internazionalie mette in luce la
19ri che partecipano alla gestionedi un’emergenza internazionale.È questo il caso <strong>della</strong>convivenza dell’elemento civilecon quello militare, unoscenario delineatosi con l’impiegosempre più frequentedelle forze militari in caso didisastri, ma disciplinato da uncriterio molto rigido, chiamatodel last resort ovvero di ricorsoal mezzo militare solo inmancanza di mezzo civile simile.L’uso delle risorse militaria sostegno delle operazionidi protezione civile condotteal di fuori dell’UnioneEuropea, si basano su normededicate: le linee guida di Oslodel 1994, riviste nel 2003, perl’utilizzo dei mezzi di difesamilitari e civili in risposta allecalamità naturali e le linee guidadell’Onu del 2003.Dal militare al civile, la capacitàdi risposta a un evento èrappresentata anche dal MovimentoInternazionale di CroceRossa e Mezza Luna Rossa,dalle Organizzazioni nongovernative, dalle strutture nazionalidi protezione civile, dall’UnioneEuropea e dalle Agenziedelle Nazioni Unite.Si delinea così un contesto articolatoin cui la guida dell’Onuè essenziale per raggiungerela piena efficacia <strong>della</strong> rispostaai disastri, e favorire la si-flettono la recente tendenzache vede il Meccanismo operarein settori e ambiti tradizionalmentedi competenzadell’aiuto umanitario, comenel caso del maremoto nel SudEst Asiatico nel 2004, il terremotodel 2010 ad Haiti, e larecente emergenza umanitariaper l’afflusso di cittadini dalNord Africa. Il quadro degli interventinecessita di un approcciodi risposta agli eventiconcordato e condiviso dalleparti, un’evoluzione importantegià annunciata nella Comunicazione<strong>della</strong> CommissioneEuropea del 26 ottobre2010 “Potenziare la reazioneeuropea alle catastrofi: il ruolo<strong>della</strong> protezione civile e dell’assistenzaumanitaria”. Il documentodà il via all’iter peruna nuova strategia di gestionedelle catastrofi da parte dell’UnioneEuropea e, secondol’art. 196 del Trattato di Lisbona,incoraggia la cooperazionetra gli Stati membri perrafforzare l’efficacia dei sistemidi prevenzione e di protezionedalle calamità naturalio antropiche e “favorire la coerenzatra le azioni intraprese alivello internazionale in materiadi protezione civile”. Nelcorso <strong>della</strong> conferenza è stataribadita anche l’importanzadi coordinare i diversi attonergiatra le attività di protezionecivile e gli aiuti umanitari.Un passo verso la proposta<strong>della</strong> Commissione per la riformalegislativa del Meccanismoe il potenziamento dellecapacità di risposta ai disastri.Un cambiamento che riconoscepassaggi importantiquali la conoscenza <strong>della</strong> disponibilitàdi risorse su basevolontaria da parte degli Stati,il rafforzamento di una politicadi prevenzione all’interodel sistema del Meccanismo,procedure più semplici, e larealizzazione dell’EmergencyResponse Centre nell’ambito<strong>della</strong> DG-ECHO, Direzione Generaleper gli Aiuti Umanitarie la <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>.Un potenziamento dell’attualeMonitoring and InformationCentre con il compito di guardaresia alle emergenze di carattereumanitario che a quellepiù strettamente vicine allaprotezione civile. Il <strong>Dipartimento</strong>in questi dieci anni hasvolto – come sottolineato anchedalla commissaria europeaKristalina Georgieva – unruolo da protagonista, non solonel mettere a disposizione risorse,ma anche nel determinarepolitiche e strategie comuninell’interesse europeo eportare assistenza in ambitointernazionale. 2