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sicurezza orticoltura - Lavorosano.eu

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Un razionale programma di gestione agronomica, basato sul massimo rispettodella situazione pedoclimatica e sulle tecniche preventive, si dovrebbe realizzareattraverso un’adeguata rotazione, con specie idonee alla zona in cui si opera;inoltre, rotazioni almeno triennali consentirebbero un efficace contenimento dialcuni patogeni fungini (Sclerotinia, Rhizoctonia, Fusarium spp.) e di batteri. Unacorretta sistemazione agraria può garantire un ottimale sgrondo delle acque eimpedire la formazione di zone in cui il ristagno può creare condizioni favorevoliallo sviluppo di patogeni fungini nel terreno. La pratica del sovescio, attuata infunzione del periodo e del tipo di coltura, può svolgere un’importante azione diequilibrio sia sulla struttura del suolo sia sull’apporto di elementi nutritivi.L’orticoltore deve tenere presente che agisce in un ecosistema preesistente che,anche se più o meno modificato dalla messa a coltura e dall’introduzione dinuovi sistemi strutturali, continua a funzionare secondo lo schema determinatoda tutti gli aspetti pedoclimatici specifici dell’area di coltivazione.Il ciclo di produzione delle piante orticole, sia in pieno campo che sotto serra, inlinea generale, può essere schematizzato nei punti sotto elencati:• concimazione;• lavorazione del terreno;• sterilizzazione e diserbo;• semina e trapianto;• irrigazione e fertirrigazione;• trattamenti con presidi sanitari;• raccolta del prodotto.3

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