Febbraio - Giardini

La battaglia
tra il freddo dell’inverno
e il caldo della primavera
deve ancora essere decisa e già le
foglie di questa ranuncolacea formano
dense rosette, raggruppandosi
a volte in macchie che risaltano
per il loro colore lucido e
deciso. Nelle regioni
del Sud compare
già da gennaio,
sugli Appennini
nei versanti meglio esposti
fiorisce a marzo, in montagna
al di sopra dei mille metri di quota
apre le corolle fino a maggio.
Il fiore è formato da tre
Come riconoscerlo sepali e da almeno otto
petali, ma possono essere
Gli organi sotterranei del
anche molti di più
favagello sono radici tuberose
che nella forma ricordano lontanamente il frutto
del fico (da qui il nome ficaria), di colore chiaro
simile a quello delle patate novelle, poco profonde.
Le foglie sono cuoriformi, con margine cordato, di
colore verde intenso non uniforme ma sfumato e
spesso con una caratteristica macchia, lucide,
spesse, al tatto leggermente carnose e non lisce,
ma bollose, sempre con venature evidenti. Le
piante spontanee
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Il favagello
tesoro di
primavera
TESTO E FOTO DI
ALESSANDRO MESINI
DISEGNO DI
GABRIELLA GALLERANI
Ranunculus ficaria
ci sorprende con la sua
fioritura dorata quando la
primavera è solo un desiderio:
l’erba non è ancora del tutto
verde e la nuova vegetazione si
mescola con la vecchia
foglie sono raccolte in folte rosette capaci di
raggiungere un diametro di 30 cm.
I fiori solitari, di colore giallo lucido e
brillante, a forma di coppa, sono portati da
steli privi di foglie, lunghi circa 10 cm ma
spesso anche meno, e raggiungono un
diametro massimo di 4 cm. Ogni corolla è
composta da tre sepali e da un minimo di
otto petali, di colore giallo verdognolo nella
pagina inferiore, ma spesso il numero è
molto maggiore, tanto da dare l’idea di
formare un fiore diverso.