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Febbraio - Giardini

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Cure dopo<br />

la piantagione<br />

Sullo scorso numero<br />

di giardini abbiamo<br />

descritto in un<br />

articolo specifico<br />

come eseguire a<br />

regola d’arte la<br />

piantagione delle<br />

piante da frutto.<br />

Dalla corretta<br />

esecuzione della<br />

piantagione dipende<br />

il futuro sviluppo<br />

della pianta, ma è<br />

ugualmente<br />

importante seguirla<br />

con cure adeguate fin<br />

dalle prime fasi.<br />

Al Sud come al Nord,<br />

se la stagione è<br />

siccitosa non<br />

dobbiamo<br />

dimenticarci di<br />

irrigare<br />

periodicamente le<br />

piante appena messe<br />

a dimora. Non servono grandi<br />

quantità d’acqua, bastano 10-<br />

15 litri per pianta, distribuiti<br />

ogni 20 giorni circa se in<br />

assenza di precipitazioni.<br />

L’irrigazione è importante<br />

per mantenere una sufficiente<br />

idratazione delle radici, ma<br />

anche per favorire<br />

l’assestamento del terreno che,<br />

dopo la piantagione, tende a<br />

rimanere sollevato e non ben<br />

aderente all’apparato radicale.<br />

[FORNACIARI]<br />

Oltre ad aumentare il<br />

consumo di acqua, le alte<br />

temperature e l’irraggiamento<br />

solare possono causare dei<br />

danni diretti. Le piante<br />

giovani sono le più sensibili in<br />

quanto la loro corteccia è<br />

ancora sottile e ha scarse<br />

capacità di isolamento<br />

termico. Soprattutto al Sud,<br />

dove più forte è l’insolazione,<br />

non è raro rilevare sul fusto<br />

vere e proprie ustioni che<br />

possono danneggiare la pianta<br />

in modo molto serio. Per<br />

prevenire queste “scottature”<br />

sulle piante giovani appena<br />

messe a dimora si può<br />

ricorrere all’imbiancatura del<br />

tronco con una poltiglia a<br />

base di calce (circa un kg di<br />

calce stemperata in 10 litri<br />

d’acqua), che protegge la<br />

corteccia e riflette i raggi<br />

solari.<br />

Lavorazioni a queste piccole<br />

profondità non sono troppo<br />

faticose e favoriscono<br />

l’immagazzinamento dell’acqua,<br />

mantenendo però un giusto<br />

rapporto acqua/aria in modo che<br />

non si creino condizioni di<br />

asfissia radicale.<br />

Queste lavorazioni<br />

inoltre hanno<br />

come effetto<br />

positivo<br />

secondario<br />

l’eliminazione<br />

delle infestanti.<br />

La presenza di<br />

queste ultime può<br />

avere effetti<br />

È tempo di lavorare il terreno<br />

Alla fine di febbraio nell’Italia meridionale è<br />

importante preparare il terreno<br />

in modo che le piante possano<br />

trovarsi nelle condizioni ideali<br />

per iniziare la ripresa vegetativa.<br />

Appena l’andamento climatico lo<br />

consente è opportuno<br />

eseguire le lavorazioni del<br />

terreno fino a profondità di circa<br />

20 centimetri.<br />

estremamente negativi: oltre<br />

alla sottrazione di elementi<br />

nutritivi alle piante coltivate,<br />

può aumentare il rischio<br />

d’incendio e favorire la presenza<br />

di roditori, che provocano danni<br />

alle piante rosicchiandone il<br />

colletto. Le lavorazioni leggere<br />

al terreno in questo<br />

periodo infine possono<br />

essere associate alla<br />

distribuzione di concimi per<br />

favorire l’apporto di azoto,<br />

fosforo e potassio e tutti i<br />

nutrienti che stimolano il<br />

risveglio primaverile.<br />

[DE MICCO]<br />

41 consigli del mese

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