You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Il concetto di giardino<br />
è quasi sem-<br />
DI ERALDO ANTONINI<br />
pre legato all’artificio:<br />
quando si impianta<br />
un giardino si ricercano effetti<br />
estetici e talvolta utilitaristici (produzione<br />
di frutti), spesso senza tenere<br />
conto delle potenzialità ecologiche e<br />
ambientali che un giardino può avere.<br />
Soprattutto in ambito urbano e perturbàno,<br />
dove gli spazi naturali scarseggiano,<br />
ma anche in campagna, un<br />
giardino, se opportunamente progettato,<br />
può diventare una sorta di “area<br />
rifugio” per dare ospitalità e riparo a<br />
una fauna sempre più in difficoltà a<br />
causa dell’avanzare delle opere edili e<br />
stradali e dell’uso di pesticidi.<br />
Spesso non si pensa che il giardino ha<br />
in sé una componente animale formata,<br />
soprattutto, da individui di piccole<br />
dimensioni che spesso sfuggono all’osservazione.<br />
Ci si accorge della presenza<br />
di animali solo quando compaiono<br />
insetti nocivi che danneggiano le piante.<br />
Ma in realtà questi sono la punta di<br />
un iceberg, spesso squilibrato da una<br />
cattiva gestione o dalla presenza di<br />
piante non idonee al luogo. Le specie<br />
alloctone (provenienti da luoghi lontani)<br />
non naturalizzate trovano condizioni<br />
ambientali non ottimali, e quindi<br />
sono più deboli e più soggette all’attacco<br />
dei parassiti. I trattamenti chimici,<br />
poi, tendono a ridurre la popolazione<br />
animale e quindi anche gli animali utili,<br />
che potrebbero contenere le popolazioni<br />
di quelli dannosi.<br />
La prima mossa per un giardino “rispettoso<br />
dell’ambiente” è la scelta di<br />
piante sia autoctone (tipiche del luogo)<br />
sia alloctone naturalizzate o spontaneizzate<br />
(che si adattano perfettamente<br />
alle condizioni ambientali locali). Tuttavia<br />
per favorire la presenza di fauna<br />
questo non è sufficiente: occorre infatti<br />
oltre il giardino<br />
• Oltre il giardino •<br />
Un piccolo Eden<br />
Il giardino e l’ambiente naturale<br />
utilizzare, in giardino, piante che diano<br />
alimento e rifugio ai piccoli animali. Per<br />
esempio occorre inserire piante nettarifere<br />
che permettano la sopravvivenza<br />
di farfalle e insetti impollinatori. Oltre a<br />
ciò bisogna evitare in generale di eseguire<br />
trattamenti chimici, ma se proprio<br />
si è costretti è assolutamente necessario<br />
non distribuire insetticidi quando le<br />
piante sono in fioritura perché si rischia<br />
di eliminare anche gli insetti impollinatori<br />
e le farfalle. Ci sono, inoltre, numerosi<br />
uccelli e piccoli animali che si nutrono<br />
di insetti e quindi sono utili per il<br />
contenimento anche degli insetti dannosi:<br />
per esempio pettirosso, merlo, fringuello,<br />
verdone, ciuffolotto, ragni, rane<br />
e rospi, ricci, orbettini, toporagni. Ecco<br />
quindi l’importanza di dotare il giardino<br />
di specie che offrano nutrimento e<br />
rifugio alla componente faunistica. Si<br />
ricorre, infatti, ai cosiddetti arbusti e<br />
alberi “da bacca”, intervallati ad arbusti<br />
sempreverdi, che diano riparo anche in<br />
inverno. Il giardino, in questo caso, non<br />
diventa solo un ornamento della casa,<br />
ma anche un piccolo Eden che contribuisce<br />
alla salvaguardia di specie animali<br />
a rischio di estinzione.<br />
126<br />
FORNACIARI