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Pinus mugo<br />
Cotoneaster franchetii<br />
Chaenomeles<br />
speciosa<br />
Syringa vulgaris<br />
Euonymus<br />
europaeus<br />
‘Red Cascade’<br />
Cotoneaster franchetii<br />
Bacche rosse a profusione con<br />
questa pianta sempreverde già<br />
utilizzata per siepi classiche<br />
mono-essenza. Raggiunge<br />
velocemente l’altezza voluta<br />
(150-200 cm) e diventa fitta e<br />
impenetrabile. Cotoneaster si<br />
utilizzano per il fogliame verde<br />
scuro, argentato sotto,<br />
persistente e coriaceo. Le<br />
bacche rimangono sulla pianta<br />
almeno fino a dicembregennaio.<br />
In alternativa<br />
possiamo usare Cotoneaster<br />
lacteus, anche più vigoroso del<br />
precedente, utile pure per<br />
attirare gli uccelli che si cibano<br />
dei suoi frutti e le api che<br />
bottinano volentieri il suo 2<br />
nettare.<br />
Syringa vulgaris<br />
Sono tantissime le<br />
varietà adatte al clima<br />
montano. La ricca<br />
fioritura profumata,<br />
che in montagna<br />
avviene nel mese di<br />
giugno-luglio, la<br />
rusticità e la vigoria<br />
fanno di questo arbusto<br />
la primadonna per la<br />
siepe alpina. Robusta ai<br />
geli invernali più<br />
taglienti, si ripresenterà<br />
a ogni primavera<br />
sempre più fiorifera e<br />
rigogliosa. I fiori si<br />
prestano anche al<br />
taglio, da effettuarsi al<br />
mattino presto per non<br />
perdere la turgidità.<br />
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Euonymus europaeus<br />
‘Red Cascade’<br />
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Non è per i suoi fiori,<br />
piccolissimi e insignificanti,<br />
ma per la meravigliosa<br />
produzione di frutti rossoarancio<br />
che vogliamo<br />
introdurre nella siepe<br />
alpina questa pianta<br />
dall’indubbio merito di<br />
dare colore dalla fine<br />
dell’estate all’autunno<br />
inoltrato. Per assicurarci<br />
lo spettacolo è però<br />
necessario disporre almeno<br />
un gruppo di tre-quattro<br />
esemplari. Tollera ogni<br />
condizione climatica e dà il<br />
meglio di sé in terreni<br />
fertili, tendenzialmente<br />
calcarei e piuttosto<br />
soleggiati.<br />
Chaenomeles speciosa<br />
Una bella rosacea dalla ricca fioritura rossa o rosa (a<br />
seconda delle varietà) precoce, che in<br />
montagna avviene in aprile-maggio, poco<br />
prima dell’emissione del nuovo fogliame.<br />
Pianta generosa che<br />
offre oltre ai fiori<br />
dei profumatissimi<br />
frutti autunnali simili a<br />
meline cotogne. L’aspetto<br />
vigoroso e la fitta<br />
vegetazione sono quanto di<br />
meglio per<br />
una siepe<br />
mista e<br />
rustica. Se<br />
possibile,<br />
all’impianto è meglio<br />
scegliere piante<br />
abbastanza sviluppate.<br />
Consigli per l’impianto<br />
La breve stagione calda impone il trapianto<br />
delle giovani piante della nostra siepe<br />
appena la temperatura primaverile non<br />
promette più gelate tardive o notturne. Le<br />
piante hanno così tutta la stagione per<br />
affondare le radici e arrivano al prossimo e<br />
lungo inverno abbastanza fortificate da poterlo<br />
sopportare. Il primo anno sarebbe meglio<br />
irrigare la giovane siepe con regolarità,<br />
mantenerla libera dalle erbacce e possibilmente<br />
fornirle un apporto di concime organico<br />
primaverile e anche autunnale.<br />
Attenzione alla neve! Molte persone premurose<br />
pensano che la giovane siepe possa<br />
danneggiarsi con il gelo e fanno l’errore di<br />
creare protezioni provvisorie di nylon o,<br />
peggio, di telo antibrina. Non serve a nulla,<br />
anzi si rischia di vedere i sacrifici fatti letteralmente<br />
schiacciati sotto abbondanti nevicate.<br />
Ricordiamo il vecchio detto: «sotto la<br />
neve pane, sotto l’acqua fame».<br />
71 aiuola del mese