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Su piante appena messe a dimora, in alternativa al<br />
taglio del caporale, si può utilizzare la degemmazione.<br />
In pratica si tratta di eliminare una parte delle gemme<br />
presenti sul fusto per obbligare quelle che si lasciano<br />
(destinate a formare i rami principali dello scheletro) a<br />
germogliare e svilupparsi maggiormente. Infatti eliminando<br />
parte delle gemme si riduce il numero dei<br />
nuovi germogli e tutte le energie della pianta si concentrano<br />
su quelli rimasti. Si formano quindi dei rami<br />
robusti, distanziati e disposti lungo tutta la lunghezza<br />
dell’asse centrale. La formazione dello scheletro principale<br />
della pianta sarà facilitato, basterà scegliere tra<br />
questi i 3-4 rami meglio disposti per formare le branche<br />
principali.<br />
Non si può stabilire esattamente quante gemme<br />
togliere e quante lasciarne, ma bisogna regolarsi in<br />
base alla specie e vigoria della pianta. È consigliabile<br />
comunque non esagerare e lasciare almeno una<br />
gemma ogni 5-8 oppure, in altre parole, lasciare circa<br />
10 centimetri tra ogni gemma, scegliendole in posizione<br />
alternata tra loro.<br />
Anche questo intervento va eseguito alla ripresa<br />
vegetativa, appena inizia il rigonfiamento delle<br />
gemme.<br />
frutticoltura<br />
La degemmazione<br />
Pianta di pero<br />
al primo anno<br />
d’impianto,<br />
sulla quale è<br />
stata eseguita<br />
la<br />
degemmazione<br />
senza spuntare<br />
l’asse centrale.<br />
Si sono ottenuti<br />
numerosi<br />
germogli<br />
laterali,<br />
distanziati in<br />
modo ottimale<br />
e con un angolo<br />
d’inserzione sul<br />
tronco molto<br />
ampio. Nello<br />
stesso tempo<br />
gli interventi di<br />
potatura sono<br />
stati ridotti<br />
al minimo,<br />
favorendo così<br />
la preparazione<br />
di gemme a<br />
fiore<br />
48<br />
Particolare della zona<br />
degemmata: eliminando una<br />
parte delle gemme lo sviluppo<br />
dei germogli rimasti è assicurato<br />
poiché si diminuisce la<br />
competizione e l’energia<br />
vegetativa si concentra solo su<br />
questi («sono in meno a<br />
mangiare alla stessa tavola»)<br />
La decorticazione<br />
In certi casi il passaggio della pianta dalla fase<br />
giovanile a quella produttiva può tardare e la<br />
fruttificazione risulta pressoché assente. Le<br />
cause possono essere ambientali (terreni molto<br />
fertili) o dovute alle caratteristiche della pianta<br />
stessa (combinazioni di varietà/portinnesto<br />
molto vigorose). In queste situazioni si deve<br />
cercare in tutti i modi di rallentare l’attività<br />
vegetativa: sospendere le concimazioni azotate,<br />
limitare l’irrigazione ed eseguire una potatura<br />
molto leggera. Nei casi più difficili si può ricorrere<br />
a un intervento specifico, la decorticazione<br />
anulare.<br />
Come il “taglio del caporale” anche la decorticazione<br />
è un intervento che influenza lo sviluppo<br />
della pianta modificando il trasporto e la<br />
ripartizione delle sostanze nutritive. Può essere<br />
applicata su piante giovani e adulte per<br />
equilibrare l’attività vegetativa con quella produttiva.