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Febbraio - Giardini

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Su piante appena messe a dimora, in alternativa al<br />

taglio del caporale, si può utilizzare la degemmazione.<br />

In pratica si tratta di eliminare una parte delle gemme<br />

presenti sul fusto per obbligare quelle che si lasciano<br />

(destinate a formare i rami principali dello scheletro) a<br />

germogliare e svilupparsi maggiormente. Infatti eliminando<br />

parte delle gemme si riduce il numero dei<br />

nuovi germogli e tutte le energie della pianta si concentrano<br />

su quelli rimasti. Si formano quindi dei rami<br />

robusti, distanziati e disposti lungo tutta la lunghezza<br />

dell’asse centrale. La formazione dello scheletro principale<br />

della pianta sarà facilitato, basterà scegliere tra<br />

questi i 3-4 rami meglio disposti per formare le branche<br />

principali.<br />

Non si può stabilire esattamente quante gemme<br />

togliere e quante lasciarne, ma bisogna regolarsi in<br />

base alla specie e vigoria della pianta. È consigliabile<br />

comunque non esagerare e lasciare almeno una<br />

gemma ogni 5-8 oppure, in altre parole, lasciare circa<br />

10 centimetri tra ogni gemma, scegliendole in posizione<br />

alternata tra loro.<br />

Anche questo intervento va eseguito alla ripresa<br />

vegetativa, appena inizia il rigonfiamento delle<br />

gemme.<br />

frutticoltura<br />

La degemmazione<br />

Pianta di pero<br />

al primo anno<br />

d’impianto,<br />

sulla quale è<br />

stata eseguita<br />

la<br />

degemmazione<br />

senza spuntare<br />

l’asse centrale.<br />

Si sono ottenuti<br />

numerosi<br />

germogli<br />

laterali,<br />

distanziati in<br />

modo ottimale<br />

e con un angolo<br />

d’inserzione sul<br />

tronco molto<br />

ampio. Nello<br />

stesso tempo<br />

gli interventi di<br />

potatura sono<br />

stati ridotti<br />

al minimo,<br />

favorendo così<br />

la preparazione<br />

di gemme a<br />

fiore<br />

48<br />

Particolare della zona<br />

degemmata: eliminando una<br />

parte delle gemme lo sviluppo<br />

dei germogli rimasti è assicurato<br />

poiché si diminuisce la<br />

competizione e l’energia<br />

vegetativa si concentra solo su<br />

questi («sono in meno a<br />

mangiare alla stessa tavola»)<br />

La decorticazione<br />

In certi casi il passaggio della pianta dalla fase<br />

giovanile a quella produttiva può tardare e la<br />

fruttificazione risulta pressoché assente. Le<br />

cause possono essere ambientali (terreni molto<br />

fertili) o dovute alle caratteristiche della pianta<br />

stessa (combinazioni di varietà/portinnesto<br />

molto vigorose). In queste situazioni si deve<br />

cercare in tutti i modi di rallentare l’attività<br />

vegetativa: sospendere le concimazioni azotate,<br />

limitare l’irrigazione ed eseguire una potatura<br />

molto leggera. Nei casi più difficili si può ricorrere<br />

a un intervento specifico, la decorticazione<br />

anulare.<br />

Come il “taglio del caporale” anche la decorticazione<br />

è un intervento che influenza lo sviluppo<br />

della pianta modificando il trasporto e la<br />

ripartizione delle sostanze nutritive. Può essere<br />

applicata su piante giovani e adulte per<br />

equilibrare l’attività vegetativa con quella produttiva.

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