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Ambiente. Futuro nero - Museo del Piave

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12Gran parte <strong>del</strong> petrolioche ha disastrosamenteinvaso il Golfo <strong>del</strong>Messico in seguito al recenteincendio ed all’affondamento<strong>del</strong>la piattaforma estrattiva“Deepwater Horizon” potevaessere recuperato se fosserostate operative alcune grandicisterne da recupero idrocarburida me proposte circa trentaanni orsono e <strong>del</strong>la portata dialmeno 150 mila tonnellate ciascuna.I relativi progetti sono stati pubblicaticirca 25 anni orsono dalsettimanale genovese“La Borsa deiNOLI” e, successivamente,sulnumero di gennaio1993 <strong>del</strong>larivista internazionale“TecnologieTrasporti eMare” e sul mioscienza e tecnicaDisastro ecologico <strong>del</strong> golfo <strong>del</strong> MessicoServono grandi navi “Rec-Oil Multiruolo Veloci”libro “INVITOAL MARE“ editonel 2002 dalla Società C.A.M.Idrografica <strong>del</strong> Lido di Venezia.Erano i tempi <strong>del</strong>la navigazioneastronomica e stimata e deisoli radiogoniometri o dei rilevamentia vista che provocavanodiversi incidenti, collisionie incagli per prevalenti erroriumani.contro l’inquinamento da idrocarburiQuelle petroliere, anche di notevolidimensioni, erano a scafosingolo e non disponevano ancoradei moderni RADAR confunzioni automatiche anticollisione.Le onde emotive dei grandidisastri ecologici tipo quelloche devastò l’Alaska, spinserodiversi cantieri navali allaprogettazione e costruzione dibattelli antinquinamento, ma dimodeste dimensioni per ragionidi difficoltà operative e di contenimentodei costi.Dette spinte emotive si spenserogradualmente e non ebberoGran parte <strong>del</strong> petrolio che ha invasoil Golfo <strong>del</strong> Messico potevaessere recuperato se fossero stateoperative alcune grandi cisterne darecupero idrocarburi da me propostecirca trenta anni orsono.L’interessamento <strong>del</strong> ComitatoImprenditori Veneti <strong>Piave</strong> 2000Il giornale Il <strong>Piave</strong> ha saputo cogliere con saggezza leproposte <strong>del</strong> Capitano Falconi, grande uomo di maree di terra, capace di affrontare qualsiasi situazionedifficile si possa presentare. E fornendo, dopo il disastroambientale nelle coste <strong>del</strong> Messico, una risposta alle problematichedei possibili e immani disastri per incidenti dirottura dei serbatoi <strong>del</strong>le navi cisterna ed oleodotti neimari di tutto il mondo.Il Comitato Imprenditori Veneti <strong>Piave</strong> 2000 invierà subitooltre che al governo italiano ai governanti d’Europa eal presidente degli Stati Uniti Obama questa pagina <strong>del</strong><strong>Piave</strong> tradotta nelle rispettive lingue perché riflettano e siaffettino ad adottare navi in grado di aspirare gli idrocarburi,qualora servisse.Si tratta di attrezzature indispensabili per la salvaguardia<strong>del</strong>l’ambiente marino mondiale.Diotisalvi PerinPresidenteComitato Imprenditori Veneti <strong>Piave</strong> 2000seguito perché l’avvento <strong>del</strong>lenavi cisterna inertizzate e adoppio scafo ed i meravigliosisistemi di navigazione satellitaree di cartografia elettronica,hanno effettivamente ridotto imaggiori pericoli da errori siadi carattere tecnico che umano.Per chi non lo sapesse, dico rapidamenteche la citata “inertizzazione”consiste nel prelevarei gas combusti <strong>del</strong>le ciminieredi scarico dei motori, di raffreddarlie di portarli a riempire tuttigli spazi vuoti <strong>del</strong>le cisterne <strong>del</strong>carico. In tal modo, gli incendi<strong>del</strong> carico o scoppi nelle cisternevuote non possono avvenireper mancanza di ossigeno.Inquinamento daOLEODOTTIIl maggior pericolo di inquinamentodei mari avviene ora dapossibili rotture <strong>del</strong>la fitta retedi oleodotti o da incendied affondamentidi piattaforme cheoperano anche in fondalidi ben 1500 metricome la citata “DeepWaterHorizon”.A questo propositobisogna ricordareche, in oltre 120 annidi traffici petroliferinella <strong>del</strong>icata lagunadi Venezia, il più grave inquinamentoda crude oil si ebbe perl’accidentale perforazione di unoleodotto da parte <strong>del</strong> chiodo diormeggio di un pontone. Gli altriincidenti furono tutti di scarsarilevanza.Appare dunque inopportunoestromettere le petroliere dallalaguna come recita una vecchiadisposizione per portarle adun terminal foraneo collegatoalla zona industriale di portoMarghera mediante oleodotto.Infatti in caso di grande spandimentoforaneo la corrente dimarea di tipo semidiurno porterebbei prodotti galleggiantiall’interno <strong>del</strong>le tre bocchedi porto di Lido, Alberoni eChioggia.Sarebbe un vero disastro forsearginabile mediante il ritmicosollevamento, ogni 6 ore, <strong>del</strong>leparatoie <strong>del</strong> MOSE.Armare al piùpresto alcunenavi REC-OILVisto il crescente consumomondiale di idrocarburi, l’esistenzadi un gran numero dipiattaforme di estrazione e lafitta rete di oleodotti, ritengoche le navi REC OIL MULTI-RUOLO VELOCI siano i solimezzi di rapido intervento ognitempo con reali capacità di recupero.Disponendo almeno di quattronavi di questo tipo dislocate unanel Mediterraneo e le altre trein punti nevralgici a notevoleconcentrazionedi traffico, latutela globaledei mari sarebbemeglio assicurata.Per logica lespese di progetto,costruzionee gestionedi dette navi,dovrebbero esserea carico<strong>del</strong>l’ONU, <strong>del</strong>leCompagniePetrolifere, degliArmatori edegli Istituti diAssicurazione.Le Grandi NaviREC- OIL avranno ampia potenzialitàdi autofinanziamentopotendo ospitare a bordo:1° scuole professionali di varioindirizzo per la formazionedi equipaggi internazionali chealmeno si intendano tra loro; 2°gruppi di ricerche oceanografichee di osservazioni meteo condiffusione di appositi bollettini;3° osservazioni, studi e vaschedi carattere ittiologico; 4° centrimedici di primo intervento perle marine mercantili e militari;5° ospedali per ricovero e curadei marittimi; 5° ospiti pagantie gru, imbarcazioni veloci disalvataggio e dotazioni e materialidiversi per intervenire conurgenza in porti o ambiti litoraneicolpiti da eventi sismici oalluvioni o tempeste.Per chi si intende di mare o perchi come me ha navigato sullepetroliere e pilotato migliaiadi altre navi di diverso generenell’ambito <strong>del</strong>la laguna veneta,queste proposte appaiononaturali.Credo tuttavia che l’onda emotiva<strong>del</strong>le devastazioni <strong>del</strong>le coste<strong>del</strong>la Luisiana ed il possibilecoinvolgimento di altre stupendezone, faccia capire anche aqualsiasi persona l’opportunitàdi realizzare questi importantipresidi di tutela ambientale.Il Capitano Falconi è persona dinamica,cordiale, affabile e rispettosa contutti.Marinaio di lunga e molteplice esperienzavanta 10 anni di navigazioneeffettiva, ben 32 anni di pilota e CapoPilota <strong>del</strong> Porto di Venezia ed altri ventiin qualità di ambientalista con l’aziendaecologica C.A.M. idrografica che hafondato assieme ai suoi figli.Medaglia d’Oro <strong>del</strong>l’importante gruppodei Naviganti <strong>del</strong>l’Istituto Nautico di LaSpezia, Osella <strong>del</strong>la Sensa 1997 - Targad’argento <strong>del</strong>l’ “Associazione Parlamentariamici <strong>del</strong> mare “ per il suo belvolume di Didattica Marittima “ INVITOAL MARE “ . Giornalista pubblicista findal 1978 - Redattore <strong>del</strong>la Rivista Internazionale“ Tecnologie Trasporti e Maredi Genova “ per oltre venti anni, Falconi,gratuitamente, ha tenuto diverse Conferenzepresso Istituzioni, lezioni pratichein diverse scuole a classi riunite, e haideato e avviato il lodevole progetto ditrasformare le mense aziendali in galleried’arte allo scopo di implementarela cultura degli operai sfruttando le pausedei pasti ed un esperto nel ruolo di“inquisitore artistico”. Una cosa socialmentelodevole. Molti altri sono i meriti<strong>del</strong> Capitano Falconi specialmente nelladiffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong> Mare.I poeti e scrittori Veneziani: Attilio Carminatie Giacomo Bernasconi e BrunoBianco, non per nulla, gli hanno dedicatoben 14 poesie ! Cosa si può diredi più?Di Lui, lo Scrittore - editore Decio Lucanoha scritto testualmente: Quest’uomoha precorso i tempi e fa parte di quelgruppo ristretto di Italiani di genio <strong>del</strong>quale dovremo parlare sempre.• Giugno 2010Del resto costerebbero anchepoco se rapportati all’immensocosto dei disastri che le variemaree nere hanno causato in diverseparti <strong>del</strong> Mondo.Gli ingegneri <strong>del</strong>la FINCAN-TIERI, come <strong>del</strong> resto quelli ditanti altri primari cantieri <strong>del</strong>mondo, sono in grado di concretizzarequeste idee a seguitodi auspicabili decisioni politiche<strong>del</strong> nostro mondo globalizzatoe desideroso di accordi, diarmonia e di collaborazioni.Nel Luglio <strong>del</strong> 1991, convocatodal famoso Cantiere NavaleINTERMARINE di Sarzana,nel ruolo di consulente tecnico,ho partecipato alla progettazionedi “navi recoil multiruoloveloci” in configurazione“CA-TAMARANO”e con scafi invetroresina lunghi57 metri e<strong>del</strong>la portata di300 tonnellate.Il bacino nonconsentiva dimensionimaggiori.Siccome, per unbel po’ di temponon si verificaronograndispandimenti diprodotti, ven<strong>nero</strong>meno i deboli accordi politicinazionali e internazionali ed ilprogetto ebbe termine alla realizzazione<strong>del</strong>la prima unitàche fu positivamente adattata anave idrografica.Cap. Ferruccio FalconiLido di VeneziaIl Capitano Falconi, breve biografiaII professor Giorgio Pecorai, ha scritto eripetuto che bisogna considerare la validità<strong>del</strong>le sue proposte per l’istituzionedi un “servizio di pilotaggio d’altura” intutto l’Adriatico per tutelarne la sicurezzacontro i possibili incidenti alle grossepetroliere cariche.Ecco allora che “ IL PIAVE “ visti i disastriambientali <strong>del</strong> Golfo <strong>del</strong> Messico edi pericoli che il nostro Adriatico corre perl’intensità di traffici petroliferi che vi sisvolgono e per le numerose piattaformeche vi operano, ha chiesto al noto Cap.Falconi, anche Console Generale Onorario<strong>del</strong> Regno <strong>del</strong> Lesotho, fattivo collaboratore<strong>del</strong> “Comitato Campane diLepanto e Marco d’Aviano” e Cavalieredi San Marco di esprimersi in materia.Alessandro Bizdirettore responsabileIl <strong>Piave</strong>

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