18veneto• Giugno 2010Redazione di Verona - Direttore dott. Federico Maccadanza - Tel 349 8345014 Redazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662Un giorno a VeronafiereEd a giugno il Vinitaly in RussiaEccoci qui cari lettori <strong>del</strong><strong>Piave</strong> a raccontarvi il Vinitaly“tra le righe” . Misi potrebbe obiettare il ritardogiornalistico di circa un mese emezzo rispetto l’avvenimento,tuttavia, vorrei subito aggiungereche si tratta di un sempliceracconto che ha nulla a che farecon “l’orizzonte temporale <strong>del</strong>lanotizia” perchè Vinitaly nonsignifica solo numeri, contratti,vino e pubblicità. Vinitaly èsolo una parte <strong>del</strong>l’importantissimocommercio <strong>del</strong> vino, unasintesi di un duro lavoro che siprotrae per tutti i mesi <strong>del</strong>l’anno(tra l’altro si svolgerà “VinitalyRussia” il 15 giugno a SanPietroburgo e il 16-17 giugnoa Mosca). Per molti piccolicoltivatori partecipare al Vinitalysignifica sacrificio, annidi sudore e rischio economico.Il servizio che la redazione diVerona ha svolto alla famosissimafiera internazionale <strong>del</strong> vinovuole essere una telecamera nascosta,un occhio, un orecchio,una bocca che racconta la storianascosta, quella che non apparesui giornali perchè genuina ediretta. Si tratta semplicemente<strong>del</strong>la nostra esperienza, <strong>del</strong>racconto <strong>del</strong>la nostra giornatatrascorsa tra gli stands nei padiglionidi Veronafiere.La nostra giornata inizia conl’arrivo a Veronafiere. Scongiuratoil temuto serpentone di automobili,riusciamo a malapenaa trovare parcheggio. 100.000posti auto terminati in poche oree chi arriva in ritardo parcheggiadove può accendendo qualchepolemica tra residenti e Comune.Dopo l’accredito all’ufficiostampa e l’ingresso attraversoun buio corridoio che ricordaun po’ il tunnel sotterraneo checollegava Berlino est a BerlinoOvest, ci dirigiamo verso la salastampa per ritirare la nostra cartellacon tutti gli appuntamentiriservati ai giornalisti (trannequello inerente alle prospettive<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> vino con ilPresidente Napolitano riservatoai soli giornalisti invitati dallaprefettura, ufficiali, questori,vice questori, vice questori aggiunti,ai prefetti, ai viceprefetti,onorevoli ed a tutte le autoritàparticolarmente interessateall’argomento <strong>del</strong> convegno).Finalmente possiamo iniziareil nostro servizio. Restiamopiacevolmente sorpresi dallavarietà di visitatori; la maggiorparte, rigorosamente in giaccae cravatta, fanno da contorno aquei pochi che hanno preferitoil comodo anche se poco eleganteabbinamento magliettapantaloncinocorto. Il Vinitalyè un avvenimento prettamentecommerciale (è una fiera durantela quale si stipulano contrattidi fornitura e si conoscono nuovivini per la vendita alle attivitàcommerciali) tuttavia, nonostantel’eleganza e le apparentipose da veri “buyers”, è facilericonoscere chi è venuto perlavoro e chi per passare un’allegragiornata. Personalmentecredo di aver reso quest’ultimaidea allo stand <strong>del</strong>la Cantina diSoave dove, dopo essermi presentatocome inviato <strong>del</strong> “<strong>Piave</strong>”e aver chiesto una cartellastampa per il mio servizio, miè stato risposto un secco “solooperatori”. Per nulla scoraggiatidal nostro <strong>del</strong>udente inizio,proseguiamo la nostra visita; ciha fatto particolarmente piacerela disponibilità <strong>del</strong>l’aziendaagricola F.lli. “Tedeschi” di Pedemontedi Valpolicella e <strong>del</strong>laresponsabile marketing MariaGARBELLOTTO spaI-31015 CONEGLIANO (TV)Viale Italia, 200 Tel 0438 366411BOTTI E BARILI (BARRIQUES)per affinamento vini e liquori, di qualsiasi legname, capacità e formatiSabrina Tedeschi che, nonostantenon fossimo giornalisti disettore, ci ha aiutato a capire ilfunzionamento <strong>del</strong> marketing,<strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong>la maturazione<strong>del</strong> vino. Vinitaly nonsignifica solo singole aziende;la Camera di Commercio diMessina in collaborazione conla Provincia di Messina, l’OnavMaddalena Corvaglia ed Elisabeta Canalis allo stand<strong>del</strong>la regione Veneto con Franco Manzato, nella edizione<strong>del</strong>lo scorso anno.(Organizzazione nazionale Assaggiatoridi Vino), il progettoStrade <strong>del</strong> Vino <strong>del</strong>la Provinciadi Messina e il consorzio <strong>del</strong>vino Faro hanno organizzato, inseno alla Fiera, uno stand condivisoper tutte quelle aziendeche, per motivi economici, nonhanno avuto la possibilità di partecipareaffittando un singolo ecostoso stand per produttore.L’interessante iniziativa è moltosimile alle “joint venture” localicon le quali più produttori siuniscono e dividono tra loro lespese per il marketing a dimostrazione<strong>del</strong> fatto che, comericordava un piccolo produttorepiemontese con il quale abbiamofamiliarizzato, “il vino puòessere buono… ma se non losai pubblicizzare non sarà maiottimo”.Ma quanto pesa il marketing sulconsumo <strong>del</strong> vino? Con questadomanda lasciamo il Vinitalytra la gente che affolla i cancelliin uscita.Federico MaccadanzaEUGENIO BENETAZZOInvestimenti: che fare?In un periodo di profonda incertezza economicaa livello internazionale e parimenti a livellonazionale, Padova ha voluto essere spuntodi riflessione, per una Tavola rotonda dal titolo- Investimenti: che fare? - con l’autore <strong>del</strong> libro“Padrone <strong>del</strong> Tuo Denaro” di Eugenio Benetazzo“il primo ed unico predicatore finanziario inItalia”.Eugenio Benetazzo laureato in Economia Aziendalee operatore di borsa indipendente come suoledefinirsi in tutti gli svariati incontri e seminari chelo vedono coinvolto nelle maggiori città italiane,offre una lettura attenta alle tante pagine <strong>del</strong>l’altafinanza anticipando scenari anche epocali, ultimoesempio in ordine, la crisi <strong>del</strong> 2008/2009 con unsaggio economico scritto nel 2006 (Duri e Puri,edito da Macro Edizioni).Per orientarci nel progressivo spostamento temporaledi una economia al ribasso, l’autore hacercato di proiettare e rendere pubblico ai piùrisparmiatori il potere di gestire in autonomia ipropri soldi mettendo in guardia dagli sbagli piùcomuni, dall’orientare a giudicare l’operato <strong>del</strong>lapropria banca per smettere di <strong>del</strong>egare in modoincondizionato agli altri.Fiore all’occhiello di Eugenio Benetazzo, il touritinerante con spettacoli di informazione finanziariache attraversa tutta l’Italia, rivolto ad una pluralitàdi interlocutori: Confindustria, UnionApi,Confartigianato, Ordini Professionali, Assessoratialla Cultura, Università pubbliche, Movimentie Forze Politiche, Associazioni di ImprenditoriIndipendenti, Associazioni Culturali, Scuole Superiori...Per un approfondimento <strong>del</strong>la materia si rinviaRedazione di Vicenza - Direttore dott. Matteo Venturini - Tel 349 7850527Primati vicentini.Ce n’è per tutti i gusti!LEGNAMI E SEMILAVORATI:Rovere, Castagno, Faggio Nat Ev, Frassino, Ciliegio eur/amerTiglio, Olivo, Acero, Ontano, Pero, Betulla, Acacia, Noce eur/amerToulipier, Carpino, Pioppo, Noce boliviana, Cedro, Lenga.ELEMENTI PER SERRAMENTIPANNELLI IN CASTAGNO FINGER/JOINT 19 mmTRAVATURE IN CASTAGNO E ROVEREad alcuni testi: “Bancarotta, se conosci puoi scegliere”,“L’Economia allo sbando. Quello che glialtri non dicono…”, “Come investire e salvare ipropri risparmi”, “Banca rotta”, “Scie chimiche-Signoraggio”, “Duri e puri. Aspettando un nuovo1929”.L’incontro si è svolto venerdì 28 maggio a Monselice,(Padova) ore 21.00, presso l’AuditoriumIstituto J.F. Kennedy.Claudia CarraroIl ponte che collega Foza ed EnegoPoche persone sono a conoscenza degli interessantiprimati che la provincia di Vicenzaha l’onore di possedere.Il Ponte Valgàrdena ne è un esempio “mastodontico”!Con una altezza luce di media 175 metri(300 metri per il punto più basso) e con una lunghezzadi bel 282 metri, attualmente è il ponte piùalto d’Italia.Costruito nel 1990, si trova nell’omonima zonadalla quale prende il nome (più precisamentesull’Altopiano dei Sette Comuni) e collega i duepaesi Foza ed Enego. La “Calà <strong>del</strong> Sasso” in fattodi mastodonticità non ne è da meno. Formata daben 4444 gradini, collega il paese Valstagna allafrazione Sasso di Asiago ed è la scalinata più alta<strong>del</strong> mondo.Proseguendo con i record a livello nazionale,sempre sull’Altopiano, troviamo ad Asiago l’osservatorioastronomico contenente lo strumentoottico più grande d’Italia; poco distante, a PioveneRocchette, è stata immatricolata nel 1892 laprima automobile in Italia.Passando ai record legati alla tradizione veneta,la campana più antica <strong>del</strong> Veneto si trova a Lusiana,il campanile Breganze è il terzo campanilepiù alto <strong>del</strong> Veneto (dopo quello <strong>del</strong> Duomo diLendinara e di Piazza San Marco a Venezia) edinfine tutte le malghe vicentine sono le più estesedi tutto il territorio <strong>del</strong>l’arco alpino. Infine laprovincia può esser fiera di aver ospitato il primoFestivalbar (ad Asiago), la prima adunata alpina(nel 1920 sul Monte Ortigara) e di avere un record“al contrario”: il fiume Oliero, uno dei piùcorti fiumi d’Europa!Matteo VenturiniPARCHETTI, LISTONI ED ASSITIDI LEGNI EUROPEI (i più sicuri)Rovere, Castagno, Frassino, Ciliegio, Olmo, Acero, Acacia, ecc.PREZZI IMBATTIBILIsvendesi anche al minutoLEGNA DA BRUCIOsecca e scorzi (ottimi prezzi)
19Giugno 2010 • pordenone - alto livenzabelluno e primierodirettore dott. Fabiano Zucco - tel. 330 611530Tazio Nuvolari eDon Agostino MagarottoIl ricordo di Don Magarotto(fratello <strong>del</strong>l’ex vescovo diVittorio Veneto) è come rievocareun mito, una leggendache equivale ad una medagliad’oro con mille pregevoli motivazionida allibrare ed appuntarealla “bandiera” <strong>del</strong>mondo Salesiano!Anche il suo cuore si è fermato,rimane solo il ricordodi un umile prete che comeDon Bosco ha lasciato unsegno in<strong>del</strong>ebile di ognielementare opera di benecomune e sociale.Voglio parlare poco di Lui,ma parlerò attraverso un suosimile e che era il suo “idolo”e che nominava spesso:Tazio Nuvolari.Fermo nella sua fede, riccodi amabilità, allegro, sensibile,dinamico, irrequieto,talora anche spericolatocome era il suo idolo.Don Agostino ricordavaspesso la sua ultima “MilleMiglia”, quella <strong>del</strong> 1953che al traguardo di Romaera passato per primo, peròera mai scontato il detto che“chi arriva primo a Roma nonsarebbe poi giunto primo al traguardodi Brescia”.E fu così anche per Nuvolariche continuò, spericolato comesempre, la sua corsa pazza, risalendoda Roma al Nord, semprein primissima posizione.Ad un dato punto viaggiava amotore scoperto, il cofano eravolato via, ma lui sempre avanti,forzando il motore. Temevasolo che cominciasse a piovere.Aveva vinto tante gare e bramavadi vincere anche quella: lasua tenacia era più forte <strong>del</strong> motorescoperto. Del resto avevavinto un’altra corsa con il volantespezzato e da lui sostituitocon una chiave inglese.Purtroppo questa volta, ad uncerto punto il motore <strong>del</strong> suocuore cominciò a perdere giri,che più non resse allo sforzo<strong>del</strong>la volontà.Si fermò di schianto ai lati <strong>del</strong>lastrada, sulla quale vedeva sfrecciareveloci i bolidi rombantidei suoi inseguitori.Fu portato in clinica doveebbe modo di sostare e prepararsiper l’ultima corsa:la più importante <strong>del</strong>la suacarriera, quella che l’avrebbeportato poi “in più spirabilaere”: Riconciliato conDio, si avviò verso un trapassosereno.A ragione all’ingresso <strong>del</strong>lachiesa, che accolse la suasalma a Mantova, c’era unostriscione con scritto:“ E adesso correrai più veloceper le vie <strong>del</strong> cielo.”Non voglio parlare <strong>del</strong> mioprofessore (Magarotto) perchèlo vedo ancora qui accantoa me, quando piangevaperchè doveva mettermi5 in latino, quando giocavaa calcio, quando si salivasull’Aiarnola, quando siimitava Tarzan nel fiumeNoncello e tanti tanti ricordiche mi riconducono a scuolacome uno scolaretto e dove siapprendeva anche questo:“Il carro oltrepasso d’erbe ripienoe ne odora la silvestre via,sappi fare anche tu come quelfieno, lascia buone memorie oanima mia”Oreste SteccanellaEquipe Feltre 2007. Judo alla ribaltaFELTRE. Si è svolto nei giorniscorsi presso la palestra <strong>del</strong>lascuola primaria <strong>del</strong> Boscariz diFeltre, la rappresentazione-saggio<strong>del</strong>l’attività svolta dai giovaniatleti <strong>del</strong>la società di judo“Equipe Feltre 2007” ritrattanella foto di Lorenzo Turchet.Le competizioni che hanno vistola partecipazione di atleti agare nazionali dislocate da Brunicoa Messina sono state oltrecinquanta.In sintesi un riassunto<strong>del</strong>le attività-under 23. La partecipazionealla fase di qualificazione per icampionati italiani era inseritanel gruppo triveneto. Finale <strong>del</strong>Campionato Italiano a Cataniacon le atlete Elena Samaria eSasso Laura (7^ classificata conaggiudicazione <strong>del</strong>la cinturanera).-JUNIOR. Qualificazione allafinale <strong>del</strong> Campionato italianodi categoria a Follonica conl’atleta Sasso Laura 9^ classificata.-CADETTI.1^ classificata nellaqualificazione per il Trivenetocon l’atleta Arel Zanella, il 2^posto alla finale <strong>del</strong> campionatoitaliano a Terni, il 9^ postodi Zanella con la nazionale italianadi categoria alla ZagabriaCup in Croazia, il 1^ posto altorneo internazionale “Città diColombo” di Genova, il 1^ postonella classifica <strong>del</strong> Gran Prixa Messina con annessa possibilitàdi disputa <strong>del</strong> campionatoeuropeo Cadetti a Praga con laNazionale Italiana.-“LOTTA ITALIANA” STILELIBERO. Esordio <strong>del</strong>l’atletaGiovanni Pertile ai campionatiitaliani juniores di Bergamo.-ESORDIENTI “A” e “B”. 7^posto nella classifica per societàal campionato regionale per leclassi giovanili raggiungendo iltraguardo per il terzo anno consecutivodi essere tra le miglioridieci società <strong>del</strong> Veneto e prima<strong>del</strong> bellunese laureando campioniregionali nella categoria finoa cintura verde gli atleti NataliManuela, Bolzonello Silvia,Fent Silvia, Bertelle Marco e DeBoni Vettorel Lorenzo; 3° postocome società in rappresentanza<strong>del</strong> Veneto al campionato italiano<strong>del</strong> Centro Sportivo Italianoa Salsomaggiore Terme; 2° postoper l’atleta Giacomo Pertileal torneo internazionale di Tomezzo;partecipazione al GranPrix <strong>del</strong> Veneto.-PRE-AGONISMO. Partecipazionea diversi “criterium”organizzati nelle province diBelluno, Treviso e Trento; stagevacanza insieme ad altri gruppio palestre a scopo aggregativo edi educazione all’accettazione<strong>del</strong>le regoli comuni.Questo il resoconto <strong>del</strong>l’attività<strong>del</strong>la maestra Maria ElenaTurchet impegnata anche nellapromozione e divulgazione <strong>del</strong>lojudo nelle scuole <strong>del</strong> feltrinoe <strong>del</strong> maestro Andrea Bersellini,collaboratore tecnico regionale.Fabiano ZuccoDALLA PRIMANoi e l’economia. Un po’ italiani e un po’ europei,con tutti i difetti <strong>del</strong> caso....Gli Italiani hanno tredifetti: o son troppopessimisti o troppo ottimisti.E, secondo l’ “Economist”,ne hanno un altro ancorapiù grave: “gli italiani hannouna grande fame e una pessimadentatura!” Insomma si riassumeil tutto nella mancanza diequilibrio.In proposito mi viene in menteun amico ebreo, di professionearmatore. Abitava a Londra inun tugurio, una soffitta mal arredatadi un lussuoso condominiocentrale.Il locale conteneva una semplicescrivania con sopra una coperta,a fianco <strong>del</strong>la quale sporgeva unbidone malandato ma sopra ilquale sporgevano sei telefoni amezzo dei quali comandava ladestinazione <strong>del</strong>le sue navi.Ma quello che mi ha colpitodi più, e che ne ho poi chiestospiegazione, erano due scrittestampate in grande, una sullasua destra, l’altra sulla sua sinistrache contenevano questeparole;“NON SEMPRE LA VA’COSI’, ...NON SEMPRE LAVA’ COLA’ ”.Quando gli affari andavanobene guardava la prima stampa,quando andavano male, la seconda.Insomma aveva trovatoun mezzo per crearsii equilibrioe serenità operativa.Non era certo un ammiratore<strong>del</strong>lo Steinbek, conosciutocome lo scrittore <strong>del</strong> doloreuniversale, nè l’uomo <strong>del</strong> libro“Cuore” <strong>del</strong> De Amicis, ma unuomo di alto equilibrio tantoda portarlo a diventare in pochianni uno tra i più affermati armatorie finanzieri.Tornando a noi italiani dobbiamoprendere esempio da questoepisodio perchè abbiamo, piùdegli altri il dono <strong>del</strong>la reazionee <strong>del</strong>l’invenzione e sopratutto<strong>del</strong>l’ innovazione.Noi purtroppo siamo succubi diuna influenza mediatica che ciattanaglia, ci toglie il buonumoree che talora ci toglie la volontàdi reagire.Viene segnalato che la disoccupazioneè giunta ai massimilivelli da otto anni a questa parte(il 12 % in più rispetto ad unanno fa); questi sono i dati provenientida fonti sindacali ma inrealtà è necessaio porci alcunedomande. Quanti sono effettivamentedisoccupati e senzalavoro? Tanti lavorano in <strong>nero</strong>,altri sono andati a coprire gliantichi mestieri: calzolai, arrotini,giardinieri, idraulici, panettieried altri lavori occasionali ecomplementari.Accanto a questi dati Steinbekttianile Camere di Commercio<strong>del</strong> Nord Est (dove si suda e silavora e non si lasciano imputridirele immondizie per mesie mesi con il fetore ed alla vistadei turisti che portano ricchezza)porgono dati che dimostranoche l’azienda Italia cominciaa carburare. Infatti tra gennaioe marzo sono state iscritte ben123.000 unità contro le 4.700rispetto alo stesso periodo <strong>del</strong>l’anno2009. Le aziende piùcolpite sono le manifatturiere difascia bassa perchè essendo noiun Paese importatore, hannopossibilità di crescita solo quelleaziende che hanno il maggiorvalore aggiunto.Da una ricerca svolta tra il 15febbraio e 5 marzo 2010 fattodalla Cassa di Risparmio <strong>del</strong>Veneto fra le aziende di oltre 10dipendenti risulta in netto caloil numero degli imprenditoripessimisti, caratterizzato da unnetto clima di fiducia <strong>del</strong> sistemaproduttivo.Ora, proprio quando si percepivaun vento favorevole sopraggiungononuovi “monsoni”determinati dall’instabilità finanziariaglobale che minacciala reale economia.E qui ce n’è per tutti anche se èormai inutile parlarne in quantosiamo entrati in un clima nebulosoe paludoso in una Europada rifondare dove regna sovranala burocrazia, le lungaggini giudiziarie,la lieviazione dei costie dove si trova però, per ragionidi imperio, il tempo di negareil crocefisso da appendere sulleaule <strong>del</strong>le scuole d’Italia e silascia il libero ed incontrastatoapprodo degli stranieri nelle costed’Italia.Cominciando da Prodi che nonha saputo gestire per il meglio ilconcambio Lira/Euro tanto chenel trenino Europa si stavanoper sganciare i vagoni più fragilidi Grecia, Irlanda e Spagnae forse altri che tengono datiocculti.Nel contesto abbiamo assistitoalla fragilità <strong>del</strong>l’Europa e perpoco il trenino che da temposbuffava finiva per deragliare.E’ risaputo che nell’attività digoverno è necessario: primaprevenire, poi disporre ed infinereprimere. Cosa che la locomotivanon ha fatto e si è limitatasolo ad intervenire, per interessidi alcuni paesi che erano espostifinanziariamente, per evitare losfascio finale.Nel contesto il presidente <strong>del</strong>laBanca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ha gravissimeresponsabilità perchè anzichèprevenire e disporre come faanche il buon padre di famiglia,si è limitato solo a reprimere,allo stesso modo in cui faceva ilcontadino ignorante di una voltache chiudeva le porte quandole mucche erano scappate!Questo è il personaggio vigilee responsabile <strong>del</strong>l’equilibriofinanziario <strong>del</strong>le banche Europee,una specie <strong>del</strong> “ cancelliere<strong>del</strong>lo scacchiere” inglese .La verità innegabile è che ilgiorno 10 maggio l’Europa harischiato lo sfascio in quantonon si riusciva a stabilire un validocriterio di salvataggio per Ipaesi in crisi…Alla fine, nella notte <strong>del</strong> giornodopo ecco uscire dal cilindromagico <strong>del</strong>la Germania un pianodi salvataggio; non potevaessere diversamente in quantoquesta era la nazione più espostaverso la Grecia, trascinandocosì gli altri paesi Europeiche erano molto meno esposti,come l’Italia, la quale è purechiamata a contribire per 81 miliardidi Euro.Ma gli esperti veri, quelli autenticie non i maghi o fattucchieri<strong>del</strong>la pseudo-finanza, che sonoaccreditati dai quartieri <strong>del</strong>l’altafinanza, insegnano che questofenomeno ha solo il paradigmadi una situazione destinata apeggiorare nel tempo.Intanto i paesi Europei hanno<strong>del</strong>iberato il versamento di unpiano d’aiuti di 750 miliardidi euro compresi gli 81 miliardi<strong>del</strong>l’Italia, hanno costituitouna Commissione dotandole unfondo di 60 miliardi euro per interveniresui paesi in difficoltà.Ma quello che è peggio ha pure<strong>del</strong>iberato l’emissione di bonddi 440 miliardi di euro che andrannoad impoverire le casse,già all’asciutto <strong>del</strong>le bancheeuropee!Così la locomotiva Europasbuffando riprende la corsa versol’incognito in una situazionericca di incertezze e minacciatadall’aggressione <strong>del</strong>le altre moneteextra-Euro, perchè è notoche la debolezza di una monetaprovoca il rafforzamento <strong>del</strong>lealtre monete!La svalutazione <strong>del</strong>l’Euro potrebbeessere un’ancora disalvezza per l’Europa perchècreerebbe degli incentivi all’esportazionesempre che regnasseun clima di stabilità,diversamente, cosa molto probabile,creerebbe degli incentivialla speculazione che regnain modo spietato e selvaggio.L’Italia è indirizzata a fare unnuovo salasso alle casse dei cittadinima i politici devono stareattenti, smettere di litigare per ilpotere e qualcosa d’altroche tutti ormai sanno, leggersiinvece i libri di storia che èmaestra di vita! In essa c’è unfatto che potrebbe essere presoin esame dai governanti chenarra la storia di un Re il qualesi serviva di un suo fidatoscudiero per fare dei sondaggi(alla Belusconi) per poi riferireal Sovrano gli umori <strong>del</strong>popolo in occasione <strong>del</strong> nuovoaumento <strong>del</strong>le tasse. Quando loscudiero riferiva che la gentesi lamentava per la pressionefiscale, continuava imperterritoad aumentare le tasse, quandoinvece veniva informato che ilpopolo non si lamentava più....allora provvedeva subito e senzaalcun indugio a diminuire lapressione fiscale.“Intelligenti pauca” mentre glistorici insegnano che le rivoluzionisorgono e provengonosempre dal sud.Oreste Steccanella