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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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Attualità>>• non è possibile eseguire la prova SPT intutti i tipi di terreno,• esiste un’elevata dispersione <strong>dei</strong> valori dicorrelazione Nspt/Vs,• i valori di Vs ottenuti dalla correlazionecon Nspt si discostano talora eccessivamentedai valori misurati in sito(rif. www.geologitoscana.it/varie/comunicati/osservazioniopcm.htm)La cosa assume poi aspetti ancora piùnebulosi, nel caso in cui la tanto agognataclassificazione <strong>del</strong> suolo venga fattaattraverso le Vs30: innanzi<strong>tutto</strong> c’è ancoraoggi (dopo ben 3 anni dall’uscita <strong>del</strong>laprima Ordinanza) un’evidente disaccordonel campo scientifico-professionale, suquale sia la metodologia più giusta perricavare tale parametro: c’è chi propone leprove down-hole, chi la MASW, chi laReMi, chi il dilatometro sismico, chi lapunta conica sismica… insomma, ilprofessionista è costretto a brancolarenell’incertezza più totale, fidandosiciecamente <strong>del</strong> commerciante di turno chevuole propinargli il “suo” metodo, quandoinvece dovrebbe esserci a monte unminimo di controllo, di certificazione daparte di esperti.Siamo sicuri che poi tutti abbiano afferratoil “senso” di questi primi 30 m, ovvero cheil valore di Vs30 va riferito in realtà alla«profondità compresa tra la sommità <strong>del</strong>deposito e lo strato in cui si ha il primosignificativo contrasto di impedenza»?(cit. Prof. Ing.Teresa Crespellani,www.regione.emilia-romagna.it/geologia/forum/sismica).Ma mi spingo ancora oltre: ammesso checi si metta d’accordo sul fatto che è dairresponsabili ricorrere alle correlazionicon le Nspt, che siano definiti una voltaper tutte i criteri per ricavare le Vs30, midite voi se con quelle pochissime (il più<strong>del</strong>le volte una sola) e costosissime indaginipuntuali (chi fa professione si rende conto<strong>del</strong> costo di un carotaggio di 30 m e diprove geofisiche fatte bene), abbiamofinalmente risolto i dubbisull’amplificazione sismica locale? E se apochi metri dal carotaggio sono inpresenza di un netto cambio litologico, taleda provocare pericolosi effetti diamplificazione?Quindi, ricapitolando, il tanto sbandierato“adeguamento sismico” si risolve onell’applicazione di norme ormai vetuste(con l’utilizzo <strong>del</strong> coefficiente epsilon,giustamente definito dagli esperti come il“coefficiente di ignoranza”, e checomunque non tengono affatto contodegli effetti di amplificazione locale) o dinorme grossolane, zeppe diapprossimazioni ed errori. Forse sarebbemeglio risparmiare questi soldi <strong>del</strong>lacollettività, per fare invece qualcosa di piùserio.A peggiorare il <strong>tutto</strong> arrivano poi altre“chicche”:a) sono scomparsi i coefficienti diamplificazione determinati dall’assettomorfologico, che invece erano statiintrodotti dall’OPCM 3431 (una voltache era stata fatta una cosa buona!);b)i valori di Vs30, Nspt e Cu devonoessere «valutati di concerto dal Progettista(!) e dal Committente» (!!!);c) la possibilità di avvalersi “<strong>del</strong>l’esperienza”e <strong>del</strong>le “conoscenze disponibili”, senzaquindi far ricorso ad indagini dirette,«nel caso di costruzioni di modestarilevanza e di zone ben conosciute dal puntodi vista geotecnico»d)il significato <strong>dei</strong> coefficienti parziali per iparametri <strong>del</strong> terreno, che dovrebberosostituire il vecchio “eta” è tutt’altro chechiaro, così come non è affatto chiarocome dobbiamo rapportarci con l’analisiagli Stati Limite.Certo non è facile proporre vie d’uscita aquesto disastro, anche se si potrebbeprovare a fare qualcosa: sono convinto adesempio che, come fatto giustamenteosservare dall’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong>laToscana (rif. www.geologitoscana.it/varie/comunicati/osservazioniopcm.htm)sarebbe opportuno introdurre il concettodi “modesta costruzione”, come per altrogià previsto dall’EC8, che introduce uncoefficiente di riduzione <strong>del</strong>le azioni per lecostruzioni minori (rif.“Italia: Caraibi?”,Ing. Paolo Rugarli). Questo poi con loscopo fondamentale di graduarel’approfondimento <strong>del</strong>le indaginigeognostiche in relazione all’importanza<strong>del</strong>l’intervento edilizio (anche questo giàprevisto dall’EC7 che rapportava i gradi dicomplessità <strong>del</strong>le indagini in funzione <strong>del</strong>lacategoria <strong>del</strong>le opere, rif.“Le nuove normetecniche per le zone sismiche: alcuneosservazioni da una prospettivageotecnica”, Prof. Ing.Teresa Crespellani,www.regione.emilia-romagna.it/geologia/forum/sismica).Tutto ciò per non fare di tutte le erbe unfascio, con le conseguenze che o non si faniente (caso attuale) o si fa male.Lo stesso <strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>la Toscana pervieneinoltre alla conclusione, tutt’altro cheinfondata, che uno studio dicaratterizzazione sismica sia più consononell’ambito di una pianificazioneterritoriale, che questa sì tiene conto ditutte le condizioni al contorno, piuttostoche all’interno di un limitato interventoedilizio.Al termine di tutte queste considerazioni,vorrei sperare che tutti i colleghiconcordino con la Prof. Ing.TeresaCrespellani quando sostiene che «lenormative non possono essere un cantierepermanente in costante trasformazione»(cit.“Difesa dai terremoti e normativetecniche. Un’eredità difficile”, Democraziae Diritto n.3/2005) e che sarebbe alcontrario folle accettare l’idea che «lenorme devono essere cambiate con continuità»(cit. Prof. Gian Michele Calvi,“Era <strong>tutto</strong>previsto” di Bernardo Iovine, dallatrasmissione Report <strong>del</strong> 23/10/05, Rai 3).In definitiva ritengo che tra un anno,quando la Commissione consultiva per ilmonitoraggio renderà noti i suoi risultati,ci si renderà conto che le nuove normesono state praticamente ignorate dalla quasitotalità <strong>dei</strong> professionisti e che è stato fatto“tanto rumore per nulla”.NOTE(1) Docente di Ingegneria <strong>del</strong>l’Università DiPavia e Presidente <strong>del</strong>la Commissione Tecnicache ha redatto l’OPCM 3274.(2) Docente di Ingegneria Geotecnica Sismica<strong>del</strong>l’Università di Firenze.12professioneGeologo 11-2006

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