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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pregasso ... - Marone a Colori

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Il Bollani era <strong>di</strong>venutovescovo <strong>di</strong> Brescia dopoaver ricoperto importanticariche pubbliche 6 . Nonmancava dunque <strong>di</strong> buonecapacità politico-amministrative.Non a caso lastoriografia ha in<strong>di</strong>viduatoun modello riformistico incerto grado autonomo rispettoal grande modelloborromaico. Il documento<strong>di</strong> cui ci occupiamo sicolloca nel torno d’anniin cui si svolse la visitaalla <strong>di</strong>ocesi bresciana ed èin<strong>di</strong>cativo della consapevolezzache, tra gli abusicui porre soluzione, v’eratutta una serie <strong>di</strong> malversazionipiù o meno graviconnesse alla gestione delsistema beneficiale.In questa sede si utilizzerannoalcuni documentiche forniscono il quadro<strong>dei</strong> beni <strong>di</strong> cui la parrocchia <strong>di</strong> <strong>Marone</strong> <strong>di</strong>sponeva tra i secoli XV eXVII. A essi saranno affiancate talune in<strong>di</strong>cazioni desunte dalle relazionidelle visite pastorali. Ciò al fine <strong>di</strong> proporre alcuni elementi <strong>di</strong>riflessione intorno al farsi in sede locale del complesso fenomeno chesi può definire per como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinamento controriformistico.Anche se definizioni univoche tendono a semplificare troppo.2. <strong>La</strong> vecchia parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Pregasso</strong>Il primo designamento reca la data del 1450 7 . Non pare casuale la collocazionetemporale del documento. Ne esistono altri dello stesso tipo,collocati nella seconda metà del secolo XV. Pare <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re che la strutturaecclesiastica, uscita da un secolo e mezzo <strong>di</strong> traumi e lacerazioni,sentiva l’esigenza <strong>di</strong> raccogliere le membra <strong>di</strong>lacerate. Mentre si sviluppavauna fondamentale processo <strong>di</strong> costruzione dello Stato della Chiesa 8dai contenuti estremamente avanzati, in sede locale la certificazione delleproprietà appariva opera necessaria e preliminare alla eliminazione <strong>di</strong>interferenze e usurpazioni.Il quadro che ci si propone, pur con le dovute cautele, è quello <strong>di</strong>una proprietà fon<strong>di</strong>aria considerevole. Manca ogni raffronto con il totale<strong>dei</strong> beni immobili della comunità <strong>di</strong> <strong>Marone</strong>, tuttavia vi sono in<strong>di</strong>zi checonfermano l’impressione. Gli appezzamenti che componevano il beneficiodella <strong>chiesa</strong> parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Pregasso</strong> erano più <strong>di</strong> sessanta. Di piccole<strong>di</strong>mensioni, nella maggior parte <strong>dei</strong> casi erano a conduzione <strong>di</strong>retta:sono, infatti, meno <strong>di</strong> una decina le attestazioni <strong>di</strong> pagamento <strong>di</strong> livelli. Aquesto proposito si devono fare delle considerazioni che sono utili ancheper il prosieguo della trattazione. Il riferimento a un terreno su cui eradovuto un pagamento non significa che si trattasse <strong>di</strong> un affitto pagatosull’uso <strong>di</strong> quel pezzo <strong>di</strong> terra. Livelli, o più frequentemente censi eranodegli istituti giuri<strong>di</strong>ci che coprivano <strong>dei</strong> prestiti <strong>di</strong> denaro. <strong>La</strong> cosa funzionavain estrema sintesi nel modo seguente. Coloro che necessitavano <strong>di</strong>denaro, spesso anche per esigenze <strong>di</strong> sopravvivenza in perio<strong>di</strong> calamitosi,si rivolgevano a singoli facoltosi, ai luoghi pii, cioè scuole, confraternite,oratori, cappelle, fabbriche <strong>di</strong> talune chiese. I prestiti erano presentaticome delle cessioni <strong>di</strong> terreno al prestatore, il quale riceveva un canoneannuo commisurato al valore del bene immobile. Ciò fino alla possibileaffrancazione del censo 9 . Spesso molti sacerdoti esercitavano tale attivitàfeneratizia. Vedremo in seguito come ciò sia vero per <strong>Marone</strong>. Le scarnein<strong>di</strong>cazioni contenute nel documento non ci permettono <strong>di</strong> giungere auna conclusione indubbia, anche se vi sono buone possibilità che lafattispecie fosse proprio questa. In ogni caso non si può non concludereche la mole <strong>dei</strong> beni nelle <strong>di</strong>sponibilità della parrocchiale <strong>di</strong> San <strong>Pietro</strong>richiedesse una oculata gestione che richiedeva tra l’altro un considerevoleimpiego <strong>di</strong> tempo.Il parroco attesta inoltre <strong>di</strong> essere in possesso <strong>di</strong> alcuni libri orationales,<strong>di</strong> un libro <strong>dei</strong> salmi, come della strumentazione liturgica minima5APMa, Esemplare <strong>di</strong> designamento de Beni, Dominj <strong>di</strong>retti, e cre<strong>di</strong>ti Livellari della Chiesaparrocchiale <strong>di</strong> <strong>Marone</strong> del 1576. Il documento riporta il decreto del Bollani in premessa.6Domenico Bollani, già podestà della città, fu nominato vescovo <strong>di</strong> Brescia. Sul Bollanisi veda, oltre al classico C. Cairns, Domenico Bollani Bishop of Brixia. Devotion to Churchand State in the Republic of Venice in the sixteenth century, Bibliotheca Humanistica etReformatorica, XIV, Niewkoop, il testo <strong>di</strong> D. Montanari, Disciplinamento in terra veneta,Bologna 1987.7AVBs, 1450 S. Petri de Pregatio. <strong>Marone</strong>.8Cfr. P. Pro<strong>di</strong>, Il sovrano pontefice, Bologna 1982.9Per una puntuale definizione <strong>dei</strong> censi si veda G. Belotti, Censi e livelli: le strutture delcre<strong>di</strong>to fon<strong>di</strong>ario in epoca veneziana, in G. Brentagni, C. Stella [a cura <strong>di</strong>], Cultura arte edartisti in Franciacorta, Seconda biennale <strong>di</strong> Franciacorta. Atti del convegno. 11 settembre1991, Brescia 1993.112 113

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