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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pregasso ... - Marone a Colori

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E<strong>di</strong>ficio 7: la casa Cristini degli Afrein basso: E<strong>di</strong>ficio 7, la rampa <strong>di</strong> accessoalla corte superioreIl prospetto ovest con il particolare delle aperture alpiano terrain basso: 1795 PCEF, iscrizione su una pietra dellapavimentazioneL’e<strong>di</strong>ficio più rappresentativo del complesso è però costituito dal palazzettoresidenziale, che si sviluppa su due piani più un solaio, postosul lato est della corte. Il prospetto principale mostra le aperture, sia <strong>di</strong>porte che <strong>di</strong> finestre, arricchite da contorni in pietra <strong>di</strong> Sarnico; anchele banchine e i coronamenti sopra gli architravi sono in pietra arenaria,semplicemente modanata ascrivibili al XVII-XVIII secolo. I locali al pianoterra hanno tutti la copertura a volto.Un’ampia rampa, con fondo in ciottoli e scalini centrali in pietra, siappoggia alla facciata e conduce alla corte superiore pavimentata con lastre<strong>di</strong> pietra, una delle quali riporta l’iscrizione 1795 PCEF. L’accesso allacorte superiore può avvenire anche da via Ronchi attraverso un portaleposto all’interno <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio rustico a tipologia <strong>di</strong> barchessa (e<strong>di</strong>ficioaperto utilizzato come deposito con pilastri e struttura lignea del tetto). Ilpalazzetto mostra sulla corte superiore il prospetto meri<strong>di</strong>onale, sul qualesi legge la struttura, oggi parzialmente tamponata, <strong>di</strong> un portico a duecampate con archi a sesto leggermente ribassato che si impostano su duesemipilastri rettangolari ai lati e una colonna circolare centrale in pietra<strong>di</strong> Sarnico. Un altro e<strong>di</strong>ficio a due piani (e<strong>di</strong>ficio 8) contorna la corte inlato est e, nonostante i notevoli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che l’hannointeressato ai piani superiori, conserva al piano terra le identiche caratteristichearchitettoniche e stilistiche delle aperture del corpo <strong>di</strong> fabbricaprincipale.Tutto il comparto compreso tra via San <strong>Pietro</strong> e via Ronchi non presentacaratteri <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong>fensiva, ma evidenzia una destinazioneper lo più <strong>di</strong> tipo agricolo: gli spazi <strong>di</strong> lavoro (stalle, fienili, depositi, locali<strong>di</strong> servizio) e <strong>di</strong> residenza si mescolano denotando un’agricoltura <strong>di</strong> sussistenza,tipica delle contrade montane, legata alla coltivazione degli orti,al piccolo allevamento, alla raccolta <strong>dei</strong> frutti del bosco, siano essi castagneo legname. L’impianto urbanistico, con la stretta vicinanza delle unitàabitative, mette anche in luce la forte coesione che doveva esserci tra gliabitanti, presumibilmente appartenenti al medesimo ceppo parentale. Sicuramenteil nucleo fondamentale della contrada era dato dalla famigliaCristini, come messo bene in evidenza dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Predali presente inquesta pubblicazione.Solo l’agglomerato meri<strong>di</strong>onale, che si attesta attorno alle corti delpalazzetto, mostra una <strong>di</strong>fferenziazione sociale ed economica, forse dovutaall’emancipazione <strong>di</strong> un ramo della stessa casata <strong>dei</strong> Cristini. Probabilmente,tra XVII e XVIII secolo, alcuni componenti della famigliaacquisirono un importante miglioramento delle proprie risorse finanziarie,tale da consentire loro <strong>di</strong> realizzare una <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> pregio con spaziresidenziali e rustici <strong>di</strong> <strong>di</strong>screta qualità architettonica e funzionale 15 . Nonvollero però allontanarsi dalla contrada <strong>di</strong> origine, i cui passaggi e vicolirimanevano sostanzialmente liberi e comuni a tutti i residenti, accostandoall’antico tessuto urbano le nuove costruzioni con lo schema a corte,caratterizzate però da un contorno chiuso con accessi protetti da portoni.<strong>La</strong> tra<strong>di</strong>zione vuole che le strutture del palazzetto fossero un tempo la40 41

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