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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pregasso ... - Marone a Colori

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Esisteva un “castello” a <strong>Pregasso</strong>?Come già notato in precedenza, la documentazione d’età me<strong>di</strong>evalenon conferma l’esistenza <strong>di</strong> strutture fortificate nell’area <strong>di</strong> <strong>Pregasso</strong>, esistenzainvece suggerita dall’estimo del 1641.Il documento seicentesco ricorda, infatti, una «contrada della Chiusura»e un <strong>Pietro</strong> Marchesi «molinaro sopra le Chiusure» 50 . Ancora nella primametà dell’Ottocento, la mappa del Catasto Austriaco denomina «Strada Comunaledella Chiusura» il tratto della Valeriana che da <strong>Pregasso</strong> conducea Sale Marasino. Il nome «chiusura» può riferirsi allo stretto passaggio checaratterizza il percorso all’altezza dell’incrocio con le strade provenientida Vesto, oppure alla presenza <strong>di</strong> uno sbarramento artificiale, esemplatosul modello delle «chiuse» poste a <strong>di</strong>fesa delle valli alpine in età tardoantica51 .Dalla lettura dell’Estimo si evince, inoltre, che <strong>di</strong>versi personaggi, possessori<strong>di</strong> case nelle contrade <strong>di</strong> <strong>Pregasso</strong>, Ariolo, Vesto e Vestone (Vesto),nonché la Chiesa <strong>di</strong> <strong>Pregasso</strong>, detengono terre in «contrada Sotto Rocca» 52 .I fratelli Guerrini <strong>di</strong> Vesto, in particolare, sono proprietari <strong>di</strong> una «terramontiva, boschiva, corniva, guastiva in contrada <strong>di</strong> Sotto Rocca», confinantea mattina con il «corno <strong>di</strong> santo <strong>Pietro</strong>» 53 . Quest’ultima precisazioneè <strong>di</strong> grande importanza, poiché <strong>di</strong>mostra l’effettiva contiguità tra la suddettacontrada e il dosso della <strong>chiesa</strong>; manifesta, inoltre, la <strong>di</strong>cotomia tra itermini «Rocca» e «corna», con «corna» che fa prevalere l’aspetto geologicodel sito e «Rocca», che rimanda a una fortificazione «su roccia», probabilmentegià <strong>di</strong>smessa o demolita all’epoca, ma <strong>di</strong> cui rimaneva memorianella designazione <strong>dei</strong> luoghi.Tracce <strong>di</strong> murature antiche conservate sul colle<strong>di</strong> San <strong>Pietro</strong>L’altura <strong>di</strong> San <strong>Pietro</strong> si sviluppasoprattutto in lunghezza, con trefronti notevolmente scoscesi. <strong>La</strong> pendenzasi attenua sul versante orientale,scendendo <strong>di</strong> quota fino a unulteriore piccolo salto che precede unpianoro, collegato alla sottostante viaSan <strong>Pietro</strong>. <strong>La</strong> parte sommitale presentaun’area piana su cui fu e<strong>di</strong>ficata,nella seconda metà del Cinquecento,la <strong>chiesa</strong> attuale, realizzata in sostituzione<strong>di</strong> un precedente e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> culto, segnalato alla fine del Trecento eormai in rovina intorno alla metà del XVI secolo 54 .Ad avvalorare l’ipotesi della presenza sulla «rupe» <strong>di</strong> approntamenti <strong>di</strong>fensivie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici connessi vi sono due paramenti murari con caratteristichepeculiari.<strong>La</strong> prima muratura, lunga circa 20 metri e con spessore <strong>di</strong> 70 cm, contornaa est il salto <strong>di</strong> quota del dosso, impostandosi <strong>di</strong>rettamente sul substratoroccioso. È costituita da pietre appena sbozzate, <strong>di</strong>sposte irregolarmente,frammiste a scarsi laterizi e legate con una malta biancastra ricca <strong>di</strong> inclusi.<strong>La</strong> presenza della malta <strong>di</strong>mostra un certo impegno costruttivo e mal siadatta a muri <strong>di</strong> contenimento <strong>di</strong> tipo agricolo 55 .50Polizze 8, 28 (?), 102, 126.51Settia, Castelli e villaggi … cit., p. 43.52Polizze nn. 8, 34, 38, 40, 41.53Polizza n. 38.54Per le vicende della <strong>chiesa</strong> si veda il contributo <strong>di</strong> Roberto Predali nel presente volume.55E. Noventa, A. Valsecchi, D. Vezzoli, Inse<strong>di</strong>amenti e territorio. Monticelli dal Me<strong>di</strong>oevoall’età moderna, in [a cura <strong>di</strong>] G. Archetti e A. Valsecchi, Monticelli Brusati. Dall’abitatosparso al Comune, Brescia, 2009, p. 86.20 21

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