ambientediscussione, anche Alvaro Chiacchiera (WWF)che ha sottolineato come “l'area contigua è essenzialeper la gestione del Parco. Il fatto è chela gestione pratica del Parco non ha attratto l'indottoeconomico che ci si aspettava”. Questaproposta di legge unificata, così come presentata,se approvata, prevede che il procedimento direvisione delle situazioni ad oggi esistenti, avverrebbecomunque nel rispetto della disciplinanormativa dettata dalla legge n. 394/1991 edopo la necessaria intesa con il soggetto gestoredell'area naturale e con gli stessi enti locali interessati.Nella relazione contenuta nell'atto, i consiglieriproponenti ricordano che, attraverso lalegge regionale n. 9/1995, sono state istituite learee contigue delle aree naturali protette 'Parcodel Monte Cucco' e 'Parco fluviale del Tevere',per assicurare la conservazione dei valori propridelle aree protette medesime. Questa propostadi legge unificata, sostanzialmente, consentirebbealla Giunta regionale di avviare il procedimentoper la soppressione dell'Area contigua 'Parcodel Monte Cucco entro sessanta giorni decorrentidalla nomina del presidente della costituendaUnione speciale di comuni nel cui territorio saràcompresa l'area contigua medesima.ATTIVITÀ ESTRATTIVE: IL CONTRIBUTOPER LA TUTELA DELL'AMBIENTE SI POTRÀRATEIZZARE DAI 2MILA500 EURO IN SU” -SÌ DELLA II COMMISSIONE AL REGOLA-MENTO DELLA GIUNTA REGIONALELa Seconda Commissione consiliare, presiedutada Gianfranco Chiacchieroni ha espresso parerefavorevole sul regolamento, redatto dalla Giuntaregionale relativo alle modalità di versamento,da parte delle imprese che si occupano delle attivitàestrattive, del contributo per la tutela dell'ambiente.L'organismo di Palazzo Cesaroni, suproposta dei commissari Mantovani e Nevi (PdL)e fatta propria da tutti i consiglieri presenti, haabbassato da 10 mila a 2mila 500 euro il minimodell'importo del contributo per chiedere la rateizzazione.Con questo nuovo regolamento, il pagamentodel contributo avverrà nell'anno successivoall'anno di riferimento dell'attività di estrazione,sulla base, come già annualmente avviene,delle quantità che vengono comunicate attraversoperizia giurata che ciascuna aziendaautorizzata è tenuta a presentare entro il 31gennaio.Perugia, 30 maggio 2012 – Le imprese che sioccupano delle attività estrattive potranno rateizzareil contributo per la tutela dell'ambienteda un importo pari o superiore ai 2mila500 euro.Con questa modifica al Regolamento redattodalla Giunta regionale che prevedeva la soglia a10mila euro (modificata su proposta dei commissariPdL e fatta propria anche dalla maggioranza),la Seconda Commissione consiliare ha e-spresso parere positivo sul documento redattodella Giunta che modifica ed integra quello precedente(n. 8/2008). Hanno votato sì i commissaridi PD (Chiacchieroni, Bottini, Barberini) ePdL (Nevi, Mantovani, De Sio - determinanti iloro voti), mentre per “una questione giuridicoformalee non sostanziale” ha espresso parerenegativo Paolo Brutti (IdV) per il quale, lo spostamentodel pagamento del contributo dovutoper l'attività estrattiva all'anno successivo, rispettoa quanto previsto nel regolamento vigente,può causare una perdita di gettito nel 2012che andrebbe a condizionare il bilancio regionale.Ad illustrare il regolamento sono stati, il dirigenteregionale Andrea Monsignori (Servizioqualità dell'ambiente) e Michele Cenci (Responsabileattività estrattive). Con la legge regionalen. 2/2000 la <strong>Regione</strong> introdusse a carico del titolaredell'attività estrattiva il versamento di uncontributo per la tutela dell'ambiente, variabileper il tipo di materiale e basato sulle quantitàannualmente estratte. L'attuale regolamento invigore prevede una forma di pagamento ritenuto,anche su indicazione delle Province e non solodei titolari delle attività estrattive, particolarmentecomplesso poiché, disciplinando in due rate diacconto ed una a saldo l'importo dovuto, necessariamentedeve fare una previsione di estrazionesu una quantità non conosciuta. Pertanto,accogliendo l'indicazione che viene anche e soprattuttodalle Province, il nuovo regolamentoprevede di effettuare il pagamento nell'anno successivoall'anno di riferimento dell'attività di e-strazione. Tutto ciò sulla base, come già annualmenteavviene, delle quantità che vengonocomunicate attraverso perizia giurata che ciascunaazienda autorizzata è tenuta a presentareentro il 31 gennaio. Verrà pertanto prevista u-n'unica soluzione di pagamento al 31 marzo dell'annosuccessivo a quello di riferimento (anno diescavazione) che, tenendo conto anche delledifficoltà economiche, potrà essere rateizzato conun piano che la ditta potrà richiedere alla Provincia,organo competente per la vigilanza ed il controllodelle quantità annualmente estratte, comunquecontenuto in una massimo di quattrorate. La rateizzazione, prevista dal regolamentoin esame, poteva effettuarsi soltanto per importidovuti superiori a 10 mila euro, mentre, dopo laproposta emersa in Commissione la rateizzazionepotrà aver luogo per importi a partire da 2500euro.ATTIVITÀ ESTRATTIVE: “GRAZIE AL NO-STRO VOTO APPROVATO IN COMMISSIONEIL NUOVO REGOLAMENTO CHE PREVEDE LARATEIZZAZIONE DEL CONTRIBUTO PERL'ATTIVITÀ DI CAVA” - NOTA DI NEVI (CA-POGRUPPO PDL)Perugia, 30 maggio 2012 - “Grazie al voto favorevoledel PdL è stato approvato in Commissioneil nuovo regolamento sulle attività estrattive cheprevede la rateizzazione del contributo per l'attivitàdi cava che molte imprese, a causa dellacrisi, non potevano più pagare”. Così il capogrupporegionale del PdL, Raffaele Nevi a margi-PAG 22
ambientene della riunione odierna della Seconda Commissionedove era all'ordine del giorno il Regolamentoredatto dalla Giunta regionale sulle 'Modalitàdi versamento del contributo per la tutela dell'ambiente'.Nevi esprime soddisfazione ancheper l'approvazione della proposta “del sottoscrittoe del consigliere Mantovani, di diminuire illimite per l'accesso alla rateizzazione da 10 milaa 2mila 500 euro. Grazie a ciò – spiega Nievi -anche i piccoli cavatori potranno beneficiare delladilazione del pagamento già dalla prossima scadenzadel 30 giugno”. “Siamo convinti – concludeNevi - di aver fatto un buon lavoro nell'interessedelle tante imprese umbre e di aver ancorauna volta dimostrato serietà e responsabilitàdi fronte alla ennesima spaccatura del centrosinistra, visto che l'Italia dei Valori ha votatocontro”.“L'AREA CONTIGUA DEL PARCO DEL MONTECUCCO RAPPRESENTA SOLTANTO UN PERI-COLOSO VINCOLO PER LO SVILUPPO DI UNTERRITORIO GIÀ IN FORTI DIFFICOLTÀ” -SMACCHI (PD) DOPO L'AUDIZIONE IN IICOMMISSIONEall'unanimità, alcune settimane or sono, dal <strong>Consiglio</strong>regionale che impegnava la Giunta a metterein campo ogni iniziativa utile a risolvere leproblematiche di questo territorio, oggi diventaquasi consequenziale, per l'Assemblea regionale,andare incontro a tutti questi cittadini umbri eagli stessi comuni di Costacciaro, Sigillo, Fossatodi Vico, Scheggia e Pascelupo che nel 2009, in undocumento congiunto evidenziarono già l'esigenzadi eliminare l'area contigua del Parco del MonteCucco, indicazioni poi fatte proprie dalla ComunitàMontana Alta <strong>Umbria</strong> e dalla stessa Provinciadi Perugia”. “In questo momento – aggiungeSmacchi -, se non risultasse possibile lacompleta soppressione dell'area, auspico chevenga almeno effettuata una riperimetrazioneche ne possa ridurre drasticamente la superficie.Se non si agisce in fretta, i troppi vincoli presentipotrebbero dare un ulteriore, pericoloso schiaffoallo stesso tessuto economico e sociale. Un e-sempio su tutti – conclude - è l'area industrialedi Fossato di Vico che per tre quarti è all'internodell'area contigua del Parco”.Il consigliere regionale del Partito Democratico,Andrea Smacchi esprime soddisfazione per lemanifestazioni di sostegno, emerse stamani inuna audizione in Seconda Commissione, verso laproposta di legge (di cui è primo firmatario) chemira a ridefinire le aree contigue alle aree naturaliprotette. Smacchi evidenzia come, ancorauna volta, i quattro Comuni interessati dall'areacontigua del Parco del Monte Cucco continuino achiederne la cancellazione. E nel rimarcare comel'area in questione “non ha più senso di essererispetto alle originarie destinazioni”, Smacchi ladefinisce “soprattutto ed unicamente un vincoloper moltissime attività, anche minimali del territorio,in un contesto dove la crisi economica staattanagliando con particolare durezza proprioquesta parte marginale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>”.Perugia, 30 maggio 2012 - “Ho notato con soddisfazionecome i quattro comuni interessati dalParco del Monte Cucco siano concordi con quantoprevisto dalla mia proposta di legge e cioè lacancellazione della sua area contigua che non hapiù senso di essere rispetto alle originarie destinazioni”.Lo scrive in una nota il consigliere regionaleAndrea Smacchi (PD) a margine dell'audizionedi stamani, in Seconda Commissionesulla proposta di legge: 'Ridefinizione delle areecontigue alle aree naturali protette' di cui primofirmatario è lo stesso Smacchi, insieme a Buconi(Psi) e Lignani Marchesani (PdL). Per Smacchi,l'area contigua del Parco del Monte Cucco “con ilpassare degli anni è diventata soprattutto edunicamente un vincolo per moltissime attività,anche minimali del territorio. In un contesto –rileva - dove la crisi economica sta attanagliandocon particolare durezza proprio questa partemarginale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>”. Smacchi sottolinea come“soprattutto in considerazione dell'atto votatoPAG 23