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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Politica/attualitàPerugia, 7 maggio 2012 - “E' un primato noninvidiabile di cui l'<strong>Umbria</strong> deve liberarsi al piùpresto. Occorre dare subito un segnale incontrovertibilee rassicurare i cittadini sul fatto che leistituzioni non vengono usate come centri di collocamento,magari per persone valutate in basealla vicinanza politica piuttosto che alle propriequalità”. Con queste parole Oliviero Dottorini,capogruppo dell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale,commenta i dati sull’aumento di consulenzee incarichi esterni divulgati dal ministerodella Pubblica Amministrazione, che indicano perl’<strong>Umbria</strong> una crescita del 46 per cento nel 2011rispetto al 2010. “Ha ragione l'assessore Rossi –aggiunge Dottorini - quando afferma che in questodiscorso non rientra, se non marginalmente,l'ente <strong>Regione</strong> che ha ridotto alla cifra di 200milaeuro la spesa per consulenze nell’anno 2011, conuna diminuzione pari ai due terzi rispetto al2010. La questione sembra riguardare piuttostoamministrazioni locali o provinciali e altri enti oagenzie, magari anche dipendenti dalla stessa<strong>Regione</strong>. È altresì discutibile che il ministero presentidati incompleti e approssimativi e ne facciastrumento di propaganda. In ogni caso – conclude- è evidente che i dati descrivono una situazioneintollerabile che deve spingere i livelli amministrativie di governo a uno sforzo al di làdelle colorazioni politiche, assumendo l’obbligo diusare al meglio le risorse umane di cui le istituzionie gli enti dispongono e abbandonando lapratica degli sperperi e degli incarichi inutili”.CONSIGLIO REGIONALE: RIPRESADELL’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE - LE POSI-ZIONI DEI CAPIGRUPPO DI PALAZZO CESA-RONI DOPO LA RIELEZIONE DELL'UFFICIODI PRESIDENZAPerugia, 9 maggio 2012 – Riforme concrete eincisive, sviluppo, nuove politiche regionali e“nuova politica”: queste, con la questione moralea far da sfondo, le parole chiave nelle dichiarazionidei capigruppo consiliari raccolte a marginedella seduta di ieri dell’Assemblea legislativa che,con la rielezione dell’Ufficio di Presidenza, hasegnato la ripresa dell’attività istituzionaledell’Ente. Ma se i contenuti e gli obiettivi chedefiniscono le parole chiave sono comuni, diverseovviamente sono le valutazioni e i ruoli. Nellamaggioranza si registra una sostanziale unità diintenti, pur con qualche distinguo e sottolineatura;nell’opposizione la volontà di svolgere il proprioruolo di garanzia e di proposta, in attesa chela maggioranza scopra le proprie carte.Le posizioni dei gruppi consiliari di maggioranzae opposizione: RENATO LOCCHI (PD): “La ricostituzionedegli organi del <strong>Consiglio</strong> regionale èun fatto importante: due mesi fa il centrodestrasi era sottratto alle proprie responsabilità ma ilcentro sinistra si è fatto carico di approvare ilbilancio. Oggi parte una fase di maggiore impegnoin direzione dell'approvazione della riformadel sistema sanitario, tenendo conto che vengonomeno 140 milioni di euro da qui al 2014. C'èla necessità di un maggior ruolo di Sviluppumbriae occorre varare un nuovo assetto dei poteri in<strong>Umbria</strong>, a partire dalle novità nazionali: le Province,così come le Prefetture e i Tribunali nonsaranno più come li abbiamo conosciuti. Dobbiamogovernare questa fase per evitare chel'<strong>Umbria</strong> ne esca impoverita a causa delle conseguenzedi scelte compiute altrove”. RAFFAELENEVI (PDL): “Adesso che su questione morale enecessità di accelerare le riforme c'è la parola delcentrosinistra, rientriamo nei nostri ruoli di garanzia.Vedremo come si comporterà la maggioranza,soprattutto per quanto riguarda le riforme.Vogliamo che anche in <strong>Umbria</strong> arrivi quelprocesso di cambiamento già iniziato in Italia ein Europa per superare la crisi economica e lesue conseguenze. Bisogna liberare più risorseper lo sviluppo e cercare di abbassare i costi delfunzionamento della macchina pubblica che, in<strong>Umbria</strong>, sono altissimi. Questa è la sfida, che sigiocherà su sanità, trasporti, zootecnia. L'atteggiamentodell'opposizione sarà costruttivo, propositivo,perché anche l'opposizione vuole dareun contributo allo sviluppo della regione”. OLI-VIERO DOTTORINI (IDV): “Abbiano già persotroppo tempo a discutere di avvisi di garanzia earresti, mentre è opportuno discutere provvedimentiseri, tangibili. Abbiamo visto i tentativi diuna parte del Partito Democratico di tentare dicambiare maggioranza, forse perché Monti hafatto scuola, ma intanto le aziende continuano achiudere, i giovani a non lavorare e le famiglierestano alle prese con la crisi che colpisce l'<strong>Umbria</strong>come il resto d'Italia. Occorre lavorare sulleriforme, azzerando le duplicazioni, riducendo leAsl e le spese inutili per fornire servizi migliori aicittadini. Puntiamo anche ad una economia conun futuro sostenibile per la nostra regione. Serviràla volontà di farlo da parte della maggioranzama anche il contributo dell'opposizione. E soprattuttoche non arrivino altri provvedimenti di rinvioa giudizio perché renderebbe la situazioneintollerabile e, agli occhi dei cittadini, finirebbeper delegittimare l'Assemblea”. FIAMMETTAMODENA (PER L'UMBRIA): “Ci sono alcune prioritàperché le manovre fatte dal governo Monti el'assoluta esigenza di riduzione della spesa pubblicaimpongono un cambio di passo alla politicaregionale. Quando è cominciata la legislatura siparlava in generale delle riforme da fare ma oggibisogna anche avere il coraggio di mettere indiscussione la <strong>Regione</strong> in quanto tale, per capirese la spesa pubblica che i cittadini sostengonoper il mantenimento della stessa è giustificata.Lo impongono la situazione politica e la gravecrisi economica che è sotto gli occhi di tutti”.DAMIANO STUFARA (PRC-FDS) : “La ricostituzionedell'Ufficio di presidenza è un dato positivoche restituisce la normale dialettica politica econsente di affrontare le riforme nel momentopiù difficile per i cittadini, con una crisi economicache morde e le misure del governo concretizzatein crescita della tassazione sulle famiglie esulle persone, con nessun intervento su crescitaPAG 47

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