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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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sanitàumbre”. Altra richiesta riguarda il superamentodelle gare di appalto che con il meccanismo delmassimo ribasso e senza prevedere il riassorbimentodi professionalità già sperimentate, determinano“precarizzazione e abbassamento dellaqualità dei servizi, come accaduto nella Asl 1”.Si chiede quindi l’accreditamento delle associazioniche operano sul territorio regionale el’affidamento diretto ad esse del servizio. La delegazionesindacale ha poi sollevato il problemadei venti lavoratori della Cri che nella Asl 2 hannosì ottenuto la proroga dell’appalto di ulteriorisei mesi, “ma senza prospettive per il futuro”.“NECESSARIO CENTRO AUTOTRAPIANTINELLA STRUTTURA COMPLESSA DI ONCOE-MATOLOGIA A TERNI. LE ASSOCIAZIONIPRONTE A FARE LA LORO PARTE” - AUDI-ZIONE IN TERZA COMMISSIONELa Struttura complessa di oncoematologia (Scoet)dell'ospedale di Terni non ha posti letto e ipazienti vengono ricoverati in altri reparti. InTerza commissione audizione delle associazioniche tutelano i malati (Comitato Scoet, Fada, Aull,Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva): chiedono anche per Terni unCentro di autotrapianti, per il quale ci sarebbegià la disponibilità economica, e la possibilità didegenze e day hospital senza dover raggiungerePerugia o Ancona.Perugia, 24 maggio 2012 – Audizione in terzaCommissione sulla necessità di istituirenell’ospedale di Terni un centro di autotrapiantinella Struttura complessa di oncoematologia(Scoet), dove non ci sono posti letto per la degenzae il Day Hospital. Hanno esposto le lororichieste al presidente Massimo Buconi e ai consiglieriregionali presenti i rappresentanti di alcuneassociazioni: Giancarlo Bartoli del ComitatoScoet (Struttura complessa oncoematologia etrapianto) di Terni, Evaldo Millesimi della Fada(Federazione assistenza diversamente abili),Sergio Arzano dell'Aull (Associazione umbra lottaalle leucemie) e Carla Mariotti (Tribunale per idiritti del malato-Cittadinanzattiva). “Nella Strutturacomplessa di ncoematologia dell'ospedaleternano – ha detto Bartoli dello Scoet – i pazientivengono ricoverati nei reparti di Medicina interna,Dermatologia, Malattie infettive o nella clinicamedica universitaria, sistemazioni inadatteper i malati oncologici, che oltretutto hanno unsistema immunitario più debole. Quando abbiamonecessità di ricovero, ed è un caso non infrequenteper certe patologie, i pazienti del territorioternano devono sobbarcarsi trasferte a Perugiao ad Ancona. Perfino Ascoli Piceno, che hauna popolazione e un bacino di utenza molto piùlimitato di Terni, dispone dei servizi che non abbiamo”.Le associazioni tornano a chiedere alla<strong>Regione</strong> di venire incontro alle esigenze di malatiche necessitano di risposte adeguate alla gravitàdelle loro malattie e annunciano la disponibilitàeconomica per realizzare un centro per autotrapiantia Terni, grazie all'impegno di tutte quante,comprese Aucc e Lilt Anmit che non erano presentiall'audizione. Sergio Arzano dell'Aull haricordato l'impegno dell'associazione per il finanziamentodi ricerche presso il centro trapianti diPerugia, e come esso abbia dato grandi risultati:“L'ematologia perugina è andata molto avanti sianella diagnostica che nella terapia – ha detto – econ risorse non eccezionali si può fare moltoanche per Terni, quantomeno far risparmiare iviaggi a Perugia per questi malati”. Per EvaldoMillesimi (Fada) “sono troppo rischiose per i pazientioncologici le degenze in reparti come Dermatologiao Malattie infettive dopo un preleivo dimidollo”. Carla Mariotti (Tribunale per i diritti delmalato-Cittadinazattiva) ha fatto rilevare variedifficoltà anche per gli operatori sanitari: “Lastruttura è esterna al nosocomio e l'assenza diposti letto costringe la specialista oncologica apercorrere 700 metri cinque volte al giorno,sprecando tempo, mentre i pazienti sopportanoquotidianamente le difficoltà di una sala d'attesaquattro metri per quattro, senza aria condizionata,priva di accessi per disabili”. Al termine dell'audizione,il presidente Buconi ha assicurato gliintervenuti sull'opportunità di un nuovo incontrocon l'assessore Tomassoni, ricordando che “c'èuna convenzione in atto, che però risulta inapplicata,per cui – ha detto - cercheremo di esserepiù incisivi, quantomeno di dare risposte piùchiare alle esigenze manifestate”.“APPLICAZIONE LINEE DI INDIRIZZO SULRIORDINO DEI DIPARTIMENTI DI PREVEN-ZIONE DELLE ASL E NOMINA NUOVI COOR-DINATORI ” - INTERROGAZIONE DI MONA-CELLI (UDC)Una interrogazione question time è stata presentatadalla capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli,per sapere quali provvedimenti la Giunta regionaleintende assumere “per sopperire alla disomogeneitàorganizzativa determinata nel contestoregionale a seguito della decisione della Asl 3di procedere alla nomina dei coordinatori delledue aree della prevenzione (sanità pubblica veterinariae sicurezza alimentare), mentre le ASL n.1, 2 e 4 non hanno ritenuto opportuno anticipare,rispetto alla organicità complessiva della riforma,la ridefinizione dell'assetto organizzativodi tali Dipartimenti”.Perugia, 24 maggio 2012 – La capogruppo dell'Udc,Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazionequestion time rivolta alla Presidentedella Giunta <strong>Regionale</strong> “per sapere quali provvedimentiintende assumere per sopperire alladisomogeneità organizzativa determinata nelcontesto regionale a seguito della decisione dellaASL 3 di procedere alla nomina dei coordinatoridelle due aree della prevenzione (sanità pubblicaveterinaria e sicurezza alimentare), mentre le Asln. 1, 2 e 4 non hanno ritenuto opportuno antici-PAG 67

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